L’umiltà

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L’umiltà del guerriero non è soltanto quella di non piegare il capo di fronte a nessuno e di non chiedere a nessuno di farlo di fronte a sé. L’umiltà del guerriero è anche quella di saper accettare la propria vita, la propria parte, la propria missione, senza piegarsi e senza recriminare, e cercando di fare del proprio meglio sempre. Con umiltà, perché consapevole di ciò che è e delle forze superiori che lo circondano, ma anche determinato a sfidare se stesso ogni giorno.
Il guerriero, in senso esoterico, non è un guerrafondaio né uno che ingaggia liti sterili con gli altri, ma è un essere umano che accoglie la vita come una sfida a crescere, evolvere e acquisire potere su se stesso.

Samantha Fumagalli

Fiducia in sé

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«La fiducia in sé del guerriero non è la fiducia in sé dell’uomo comune.
L’uomo comune cerca certezza negli occhi di chi ha di fronte, e chiama questo fiducia in sé.
Il guerriero cerca d’essere senza macchia ai propri occhi, e chiama questo umiltà.
L’uomo comune è agganciato agli uomini suoi compagni, mentre il guerriero è agganciato unicamente a se stesso. Forse stai inseguendo l’arcobaleno. Sei alla ricerca della fiducia in sé dell’uomo comune, mentre devi cercare l’umiltà del guerriero. La differenza tra le due è molto importante. La fiducia in sé implica di sapere qualcosa per certo; l’umiltà implica d’essere senza macchia nelle proprie azioni e nel proprio sentire».

L’isola del tonal, Carlos Castaneda