MERCURIO influenza la nostra percezione, l’intelligenza, le capacità di ascoltare, leggere, studiare e imparare, ma anche quelle di comunicare, insegnare e scrivere. Il dio alato del nostro cielo interiore è curioso, veloce, furbo, ed è il fedele messaggero del Sole-personalità, al quale deve riportare ogni informazione, anche allo stato grezzo, senza preoccuparsi di altro.
VENERE individua
l’affettività, la facoltà di creare relazioni emotive durevoli, e
orienta il nostro senso estetico. La dea dell’amore e della bellezza
ci fa innamorare, ci fa commuovere davanti a un paesaggio
meraviglioso o di fronte a un’opera d’arte, ci indica la strada
dell’equilibrio, della serenità e della pace interiore. Venere
influenza la capacità di provare simpatia, empatia e di stringere
amicizie e alleanze diplomatiche.
MARTE rappresenta
lo sviluppo della volontà, il coraggio, l’aggressività e
l’intraprendenza. Il dio della guerra influenza il nostro desiderio
di autodeterminazione, la forza, la facoltà di provare diffidenza e
irritazione, di dire di no e, se necessario, di scatenare tempeste.
Può spingerci a essere crudeli ed egoisti, ma se impariamo a
cavalcare la sua dirompente energia, si dimostrerà un eccellente
alleato per la sopravvivenza.
Ho scoperto di non essere la sola a credere che gli dei non siano scomparsi, benché qualcuno abbia cercato di far credere che fosse così. Anche James Hillman (psicologo junghiano) individua Ermes come nuovo dio.
Ecco cosa sosteneza nel 2001:
“Qualsiasi singola divinità può prevalere, farsi monoteistica, ed Ermes oggi è ovunque. Vola per l’etere, viaggia, telefona, attraversa ogni confine. […]. E poi, naturalmente, c’è il World Wide Web, la rete mondiale di Internet. Per cui siamo in uno stato di intossicazione comunicativa e informatica. Non ha importanza quale sia l’informazione, non ha importanza con chi comunichiamo, lo facciamo e basta e questa è una malattia ermetica – un’overdose, un monoteismo di Ermes”.
Con l’avvento di Cristo è sparito qualsiasi culto collegato alla figura di Zeus-Giove, ma non è minimamente sfumata la figura di Ermes-Mercurio, tutt’altro. La filosofia ermetica è fiorita e si è sviluppata e altrettanto ha fatto la tradizione nordica legata al culto di Odino. Parallelamente al Cristianesimo, queste culture hanno continuato a crescere, senza disconoscere la figura del Cristo, semplicemente contestando l’ordinamento della Chiesa. Perché i culti pagani che regnavano prima, incentrati sulla figura di Zeus-Giove, sono spariti? Semplice, perché l’Era era entrata nella reggenza di Ermes-Mercurio-Odino-Cristo. Gesù, come Ermes, è messaggero divino, come lui nasce in una grotta, come lui diffonde la conoscenza, come lui impugna un bastone, come lui guarisce i malati… Adesso stiamo passando a una nuova Era, dove la reggenza verrà sostituita. E, curiosamente, anche la Chiesa sta scricchiolando…
Sappiamo tutti che il
moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole scandisce i cicli
stagionali e che il moto di rotazione determina l’alternarsi del
giorno e della notte, ma la funzione di quest’astro si spinge ben
oltre. Il flusso energetico solare, che penetra nella biosfera,
mantiene ogni forma di vita presente sulla terra e ne influenza la
vitalità. La sua luce, penetrando attraverso l’occhio umano, regola
l’orologio biologico interno, stabilendo i ritmi circadiani endogeni
e processi fisiologici come il sonno e la fame. La quantità di
irraggiamento solare, che raggiunge il suolo terrestre, svolge
un’azione significativa anche sulle malattie stagionali, tant’è che
nelle zone temperate degli emisferi nord e sud del mondo le influenze
si sviluppano nei periodi invernali e autunnali, mentre nella fascia
equatoriale sono sempre presenti, seppure con intensità ridotta. È
inoltre provato, empiricamente e scientificamente, che l’energia
solare influenza la nostra salute e il nostro umore.
Non è casuale, dunque,
che l’astrologia abbia da sempre attribuito un’importanza centrale a
quest’astro, tanto da conferirgli l’identificazione del nostro io
vitale e della nostra personalità manifesta. Come il Sole è, in
astronomia, al centro del nostro Sistema solare e con la sua forza
gravitazionale tiene legati i pianeti al loro corso, così il Sole
è, in astrologia, il centro di gravità della personalità umana e
costituisce il punto focale di coordinamento degli influssi di tutti
gli altri pianeti.
Il Sole corrisponde alla formazione dell’ego, alla sensazione di essere una persona distinta dalle altre e ci fornisce l’imprinting sull’interpretazione soggettiva del mondo e il focus organizzativo della capacità di scegliere e agire in modo positivo.
La Terra impiega un anno
a compiere un giro completo attorno al Sole e quindi l’astro
soggiorna circa un mese in ognuno dei dodici segni astrologici,
scandendo la nostra vita in un meraviglioso racconto, che parla di
stagioni, di fioriture e avvizzimenti, di lavori ed esperienze da
trasformare in insegnamenti, di dolcezze e rigori elargiti della
natura.
In maniera similare,
anche la Luna esercita un’azione non trascurabile sulla Terra. La
scienza ha ampiamente dimostrato che il nostro satellite influisce a
livello gravitazionale, dove è responsabile di causare vere e
proprie maree atmosferiche, che agiscono sia sugli oceani sia sulla
deformazione terrestre. Le fasi lunari, inoltre, influenzano la
vegetazione, i cicli riproduttivi e lo stato emotivo degli esseri
viventi. E, proprio in virtù delle sue caratteristiche, in
astrologia la Luna identifica la sensibilità emotiva.
La Luna è la
capacità di sentire e di rispondere emotivamente alla vita,
rappresenta l’anima, quel soffio vitale e incorporeo che sgorga
spontaneo dall’inconscio, si impressiona di fronte agli eventi,
risponde alla vita e si gode intensamente ogni singolo istante, sia
esso di entusiasmante amore o di terrificante paura.
Se il Sole-ego è l’unico
che può permetterci di plasmare il nostro mondo, è soltanto la
Luna-anima che può farci splendere gli occhi davanti a tutte le
manifestazioni del Creato, incluse le nostre e le
altrui creazioni.
L’umana
sensibilità è volubile e pronta a rispondere alla vita e la Luna,
infatti, in soli 28 giorni compie il giro completo dello Zodiaco,
sostando poco più di due giorni in ciascun segno.
A completare
l’interpretazione della Luna, in astrologia troviamo anche la Luna
Nera, che indica uno dei due fuochi dell’orbita lunare e viene
esaminata come se fosse un pianeta, anche se non corrisponde a un
vero corpo celeste. Si tratta, infatti, di un punto vuoto, che si
muove rispetto alla Terra seguendo la processione absidale
dell’orbita lunare, e che impiega quasi 9 anni a completare il giro
dello Zodiaco.
La Luna Nera affianca il
simbolismo lunare di anima con il suo significato di lato ombra,
ovvero quella parte dell’inconscio in cui troviamo le parti più
oscure e inquietanti della personalità, come le paure ancestrali, le
esperienze angosciose, gli impulsi di ribellione, gli istinti
repressi, le pulsioni profonde, la sensualità, la libertà
individuale. Insomma, tutti quegli aspetti che lo psichiatra Carl
Gustav Jung raccomandava di rendere coscienti per non soccombere alla
loro dirompente potenza.
Questo punto del cielo è
collegato in modo particolare alla femminilità istintiva, presente
in entrambe i sessi, seppure con espressioni differenti, e alle
pulsioni sessuali. È ciò che possiamo riportare all’archetipo
originario della Grande Madre ed è sostanzialmente un’immagine
interna, che non fa parte della sfera conscia, e per incontrarla
necessita di un viaggio interiore tra le pieghe segrete della nostra
psiche.
Come logica conseguenza
degli influssi del Sole e della Luna, scientificamente dimostrati,
dobbiamo dedurre che tutti i pianeti del nostro sistema solare
producano effetti sulla Terra e sui suoi abitanti, anche se la
scienza non si è ancora occupata di studiarli in maniera
approfondita, e che la Terra stessa influisca sullo stato d’essere
degli altri corpi celesti.
In astrologia, tali
effetti sugli uomini sono stati studiati da millenni, giungendo a
un’interpretazione che è stata suffragata da milioni e milioni di
conferme.
Ogni pianeta riveste
precise funzioni psichiche, che assumono colorazioni e inclinazioni
diverse a seconda della posizione del corpo celeste nel tema natale
individuale. Il segno zodiacale ci dice in quale modalità si esprime
una determinata funzione psichica, la casa ci mostra il suo settore
privilegiato, il suo campo d’azione, e gli aspetti ci raccontano le
alleanze, le frizioni e le opposizioni della nostra interiorità.
Vediamo, dunque, che
Mercurio influenza la nostra percezione, l’intelligenza, le
capacità di ascoltare, leggere, studiare e imparare, ma anche quelle
di comunicare, insegnare e scrivere.
Il dio alato del nostro
cielo interiore è curioso, veloce, furbo, ed è il fedele messaggero
del Sole-personalità, al quale deve riportare ogni informazione,
anche allo stato grezzo, senza preoccuparsi di null’altro.
Abbiamo, poi, Venere,
che individua l’affettività, la facoltà di creare relazioni emotive
durevoli e orienta il nostro senso estetico. La dea dell’amore e
della bellezza ci fa innamorare, ci fa commuovere davanti a un
paesaggio meraviglioso o di fronte a un’opera d’arte, ci indica la
strada dell’equilibrio, della serenità e della pace interiore.
Venere influenza la capacità di provare simpatia, empatia e di
stringere amicizie e alleanze diplomatiche.
Marte rappresenta
lo sviluppo della volontà, il coraggio, l’aggressività e
l’intraprendenza. Il dio della guerra influenza il nostro desiderio
di autodeterminazione, la nostra forza, la facoltà di provare
diffidenza e irritazione, di dire di no e, se necessario, di
scatenare tempeste. Può spingerci a essere crudeli ed egoisti, ma se
impariamo a cavalcare la sua dirompente energia, si dimostrerà un
eccellente alleato per la sopravvivenza.
I primi pianeti sono
piuttosto veloci a percorrere il giro dello Zodiaco, Mercurio e
Venere impiegano infatti un anno, sostando in ogni segno circa un
mese, mentre Marte ci mette due anni. Da qui in avanti, il moto dei
pianeti si fa più lento, andando a imprimere alle nostre vite
influenze più tenaci e durature: Giove completa il giro in 12 anni e
Saturno ne impiega 29.
Dopo
il pianeta rosso, incontriamo Giove, da tutti conosciuto come
il portatore di fortuna, anche se questa è soltanto una piccola
parte della sua funzione, perché Giove, in realtà, simboleggia la
fede nella vita, l’espansione della vitalità, il buon umore. E non è
a caso che, per rafforzare in noi questi istinti primari, Giove
elargisca la buona sorte. Il re degli dèi è un re buono, generoso,
simpatico, un dio che si adopera affinché non venga mai meno la
certezza che la vita meriti sempre di essere vissuta. Il rischio
celato in tanta entusiastica fiducia è quello di non riuscire a
vedere i pericoli del mondo e dare per scontata la fortuna. Serve
equilibrio per mettere a frutto i doni di questo pianeta.
Di
mettere alla prova la nostra fede, invece, se ne incarica Saturno,
ponendo sul nostro cammino prove e ostacoli da superare. Il titano
Crono, signore del tempo, ci insegna a sviluppare
l’autodisciplina, il rigore e la giustizia per indurci a dimostrare
di avere davvero fede nella realizzazione del nostro destino e poter
giungere a un autentico rispetto di noi stessi. Certo, può portare a
momenti di tristezza, può causare sofferenza e imporci cammini
solitari, ma il suo scopo è farci scoprire la nostra vera essenza e
spronarci a essere fedeli a noi stessi.
Dopo Saturno, entriamo
nel campo dei pianeti invisibili a occhio nudo: Urano, Nettuno e
Plutone. Questi tre corpi celesti, anche in virtù del tempo di
soggiorno in ogni segno zodiacale, influenzano maggiormente le
caratteristiche generazionali e le epoche storiche. Urano, infatti,
impiega 80 anni a fare un giro completo, sostando in un segno per
circa 6-7 anni, Nettuno ci mette 164 anni, soggiornando per circa 14
anni in ogni segno, e a Plutone servono addirittura 250 anni per
completare il suo percorso e circa 21 per uscire da un segno.
Ciò non toglie che i tre pianeti cosiddetti lenti abbiano un
influsso anche nella vita del singolo, sia per quanto concerne il
tema natale, sia per i transiti, ma spesso il loro insegnamento si
riesce a mettere a frutto soltanto grazie a un lavoro volontario di
autoanalisi su se stessi.
Urano
simboleggia lo sviluppo dell’individualità in un’ottica più di
ricerca della verità che non di mero egocentrismo o individualismo.
A tale scopo, stimola la capacità di mettere in discussione il
potere precostituito e di rendersi disponibili ai cambiamenti, anche
quelli capaci di rivoluzionare l’esistenza, nell’intento di camminare
la propria autentica missione di vita. In un tema individuale, il dio
del cielo rivela le propensioni a questi impulsi di natura psichica e
spirituale, che per essere rappresentati attivamente necessitano
dell’intervento consapevole del soggetto, altrimenti si limita a
segnalare gli ambiti nei quali saremo soggetti a scossoni o a subire
ribaltamenti di situazioni.
Nettuno
raffigura la coscienza e gli stati alterati di coscienza, la
fantasia, l’intuizione, il misticismo, il sentimento religioso e la
consapevolezza del divino in noi. Fornisce, inoltre, indicazioni
sull’uso o l’abuso di farmaci e droghe. Anche in questo caso, il dio
del mare può limitarsi a segnalare aspetti prevalentemente passivi,
come le reazioni automatiche, le circostanze in cui si rischia di
cadere vittima di illusioni o gli eventi, per lo più nebulosi, con i
quali ci si dovrà confrontare. Ma se si accoglie la sua chiamata,
può diventare un potente alleato per la creatività, perché Nettuno
sa fecondare la fantasia e l’immaginazione come nessun altro pianeta
sa fare e, da abile navigatore dei misteriosi territori
dell’irrazionale, può mostrarci come trascendere l’ego e individuare
un punto d’osservazione esterno a noi.
Per ultimo incontriamo
Plutone, simbolo di morte e rinascita, di trasformazione,
rigenerazione e potere. Per comprendere la funzione di questo pianeta
e la sua “promessa di potere”, dobbiamo imparare a conoscere i
suoi due volti: quello di Ade, temuto signore dell’Aldilà, emblema
della fine di tutte le cose e foriero del giorno del giudizio; e
quello di Plutone, dio della ricchezza, i cui beni sono direttamente
collegati alle risorse del sottosuolo e ai tesori racchiusi nelle
profondità del nostro inconscio.
Il messaggio di Plutone è sostanzialmente una provocazione. Con il suo implicito porci al cospetto dell’ineluttabilità della morte, rende evidente l’assurdità di ogni limitazione e ci sprona a sognare in grande. Spetta a noi il compito di rispondere, e possiamo farlo con pretese di vanagloria, soccombendo alle nostre stesse ossessioni, oppure possiamo accettare di scendere nelle profondità della nostra psiche per imparare a discernere la verità e realizzare senza remore il nostro vero destino.
Consulti
Tema natale (Samantha Fumagalli) Relazione scritta dell’analisi del tema natale astrologico + 1 ora di consulto
Rivoluzione solare con transiti(Samantha Fumagalli) Relazione scritta dell’analisi dei transiti e della rivoluzione solare + 1 ora di consulto
AstroDermo(Samantha Fumagalli + Flavio Gandini) Breve
relazione scritta sulla dinamica planetaria e psicologica da affrontare
(previo colloquio) + 1 ora e 1/2 di sessione di Dermoriflessologia,
mirata sui punti cutanei relativi ai pianeti