Vuoi una vita più felice e aiutare gli altri?

VUOI VIVERE UNA VITA PIÙ PIENA E FELICE E AIUTARE GLI ALTRI A FARE ALTRETTANTO?
Con la DERMORIFLESSOLOGIA puoi.
La Dermoriflessologia® (ideata da Gandini e Fumagalli) è una disciplina olistica dedicata al benessere psicofisico e alla crescita personale, si fonda sull’integrazione di antiche conoscenze esoteriche con le prodigiose scoperte dello scienziato GIUSEPPE CALLIGARIS. Si avvale di una tecnica riflessologica che usa la pelle come specchio del corpo e della psiche e permette di fare un’indagine dello stato energetico e promuovere il riequilibrio psicofisico e l’autoconoscenza.
Per diventare Dermoriflessologo contatta Flavio al 3357065167 (vega@vega2000.it) oppure Stefano al 3396004159 (stefano@lucedaura.it).
Programma completo QUI

L’anima svelata

L’anima svelata è un manuale per conoscere e imparare la Dermoriflessologia®, ma è anche un omaggio alla genialità di un grande scienziato, le cui scoperte sono rimaste ai margini della conoscenza ormai per troppo tempo. Il personaggio in questione è Giuseppe Calligaris, neuropsichiatra italiano del XX secolo che ha dedicato l’intera vita allo studio dell’uomo e dei nessi che collegano il corpo e lo spirito. Grazie alla sua indole immaginifica e alla sua mentalità scientifica l’anima è stata svelata e oggi disponiamo di un codice psicosomatico che dimostra come i pensieri e le emozioni agiscano sul corpo e come le condizioni fisiche influenzino le emozioni e i pensieri. Partendo dalle sue scoperte, gli autori hanno proseguito le ricerche e hanno dato origine alla Dermoriflessologia, una disciplina olistica in grado di instaurare un proficuo dialogo tra conscio e inconscio e promuovere il benessere attraverso semplici stimolazioni cutanee.
Questa è la seconda edizione, aggiornata e ampliata, del libro uscito per la prima volta nel 2006.

Dermoriflessologia®: il Reticolo energetico e i Sistemi cutanei

di Samantha Fumagalli e Flavio Gandini

Su questo corpo, alto otto palmi, è contenuto tutto il mondo”
Buddha

«La superficie cutanea, in tutta la sua estensione, non un suo punto microscopico escluso, rappresenta un grande specchio magico sul quale viene riflesso tutto quanto esiste nel Cosmo inteso in senso più lato, cioè comprendendo non soltanto la Terra e gli astri che girano intorno al Sole, ma anche quegli innumerevoli mondi stellari che gravitano intorno a milioni di altri soli.
L’affermazione è chiara e precisa, ma il lettore non tarda a rivolgerci questa giusta domanda: e le prove? Per fortuna, poiché non si tratta di una dottrina o di speculazioni teoriche ma di realtà controllabili con metodo sperimentale, le prove confermative non mancano».
Così scriveva Calligaris nel suo libro L’Universo rappresentato sul corpo dell’uomo, e noi possiamo confermarlo grazie all’esperienza di oltre vent’anni di sperimentazioni, ricerche e applicazioni della Dermoriflessologia® in migliaia di casi.
La superficie del corpo umano è davvero lo specchio di tutto l’Universo, uno specchio magico che ci collega al micro e al macrocosmo. Su di esso troviamo le proiezioni del corpo, con i suoi organi e i relativi funzionamenti, e dell’anima, con le sue percezioni e sentimenti, ma l’anima, in quanto scintilla dello spirito che tutto permea, è interconnessa con l’intero Creato e l’intero Creato si riflette sulla pelle.
Come sosteneva lo stesso Calligaris, se si caricano, secondo le regole, i diversi sistemi cutanei (punti, linee, placche, campi) sui quali determinate immagini dell’Universo sono proiettate, nella mente dell’uomo vengono evocate tutte le immagini corrispondenti.
Poiché queste immagini sono in numero infinito, anche i sistemi cutanei (con a capo le Placche), sui quali esse vengono proiettate, sono in numero infinitamente grande e dobbiamo immaginare di calcolarle in miliardi. Per questo motivo, spostamenti millimetrici, in alto o in basso, a destra o a sinistra, portano alla formazione e alla delimitazione di un territorio cutaneo differente.
Come infinite sono le immagini vicine o lontane dell’Universo, altrettanto lo sono i piccoli o grandi territori cutanei di riflessione, sia per numero che per forma.
Se la pelle è lo schermo sul quale si proietta il grande cinema dell’Universo, si potrebbe essere indotti a pensare che l’intera superficie sia sempre iperestesica, senza bisogno che l’ipersensibilità localizzata venga rivelata dai nostri mezzi di ricerca e dai nostri esperimenti. In realtà, tutto l’Universo è proiettato in potenza sulla superficie cutanea del corpo umano, così come è proiettato in latenza nel piano cerebrale dell’inconscio.
Con il nostro lavoro (sia quando ci accostiamo a sistemi cutanei noti, sia quando sperimentiamo per scoprirne di nuovi), noi evochiamo un’immagine del Cosmo (mediante una fotografia, un simbolo, la polarizzazione del pensiero, eccetera) e poi procediamo alla ricerca della concatenata Placca cutanea divenuta ipersensibile. Questo procedimento porta alla luce ciò che è nascosto, seppur presente, sul corpo dell’uomo e traduce un’immagine dal piano inconscio a quello della coscienza. Ciò che accade è che l’immagine dell’Universo prescelta passa dal suo stato latente a uno stato efficiente, ovvero da invisibile a visibile.
Ora, se questa procedura si dimostra fondamentale per il reperimento di territori cutanei già noti, la sua applicazione, scrupolosa e ripetuta, è indispensabile quando si tratta di scoprire sistemi cutanei e corrispondenze ancora sconosciuti.

Per scoprire qualcosa, è meglio eseguire esperimenti accurati che impegnarsi in profonde discussioni filosofiche”.
Richard Phillips Feynman, Premio Nobel per la fisica (1965)

La scoperta di nuovi sistemi cutanei
Alla luce di quanto appena esposto, e che già a suo tempo Calligaris aveva spiegato, è lampante il lavoro ciclopico di ricerca e sperimentazione necessario per individuare e isolare nuove immagini del Cosmo sullo schermo cutaneo.
Sebbene sappiamo che Calligaris ha dedicato tutta la vita a quest’opera immensa, è impossibile non provare una meraviglia e un’ammirazione enormi per le migliaia di punti, linee, placche e campi che è riuscito a scoprire e catalogare.
Nel nostro piccolo, qualche Placca e qualche sistema cutaneo lo abbiamo portato alla luce anche noi. Tra questi ricordiamo la nuova funzione come archivio cronologico delle Placche delle Età, la Placca dell’Animale Totem, l’Orbitale del Prenatale e delle Vite precedenti, la sequenza dei Vampiri psichici, le Placche delle Epoche eroiche, l’integrazione e l’ampliamento dell’Orbitale dei Pianeti, la trasposizione del Termometro dei Sentimenti sulle Linee primarie (che ha dato luogo al Dermo-TEA), eccetera. Inoltre, grazie al prezioso contributo di nuovi Dermoriflessologi, abbiamo potuto individuare altri territori, tra cui la sequenza genealogica degli Avi (grazie a un’intuizione di Stefano Botti) e il sistema cutaneo dell’Albero Cabalistico (grazie a un’intuizione di Diego Mattarocci).
Poste a confronto con le innumerevoli mappature di Calligaris, le nostre sono un piccolo contributo alla ricerca, ma siamo ugualmente soddisfatti, sia per l’interessante funzione delle mappe portate alla luce (confermate da centinaia di riprove) sia perché ogni nuova scoperta conferma la veridicità del lavoro di Calligaris e la sua grandissima utilità.
Vorremmo ora spendere due parole a proposito della ricerca sui riflessi dell’Universo ancora inesplorati per chiarire il tipo di lavoro scientifico nel quale ci siamo cimentati, tanto noi quanto il nostro illustre predecessore, e fornire qualche indicazione che può essere interessante e utile per i Dermoriflessologi e per chi si accosta alla materia da neofita.

Nessun uomo ha mai fatto una grande scoperta senza l’uso dell’immaginazione”.
George Henry Lewes, filosofo

La scoperta

Dire come e perché sorge l’idea, e spesso anche la necessità, di scoprire nuove Placche o mappe cutanee non è semplicissimo, perché la ricerca può prendere avvio in molti modi. Accade che un sistema cutaneo si evidenzi tramite dermografia spontanea, durante o dopo una seduta o un percorso di Dermoriflessologia, e questo, per fare un esempio, è il caso della sequenza dei Vampiri psichici. Oppure può succedere che mentre si cerca una Placca nota, se ne rende evidente un’altra adiacente, com’è stato per la Placca dell’Animale Totem. In ambedue i casi, si procede prima a un’indagine accurata per identificare il significato del sistema emerso e successivamente alla verifica su più soggetti in modo da confermarne la validità universale e non soltanto soggettiva o casuale.
Altri tipi di scoperte sono in relazione con un estensione del significato di Placche già catalogate da Calligaris, come è successo per le Placche delle Età, che da semplici indicatori dell’età anagrafica si sono dimostrate veri archivi cronologici del vissuto personale e non solo.
In altre occasioni ancora, grazie a un’intuizione che suggerisce l’esistenza di una particolare mappa cutanea, si inizia un laborioso lavoro di individuazione, partendo da immagini o simboli che permettano di evocare il concetto corrispondente, come abbiamo fatto per l’Orbitale del Prenatale e delle Vite precedenti, per l’Albero Cabalistico, eccetera.
Come si può notare, le scoperte nascono spesso da casi fortuiti, ma tutte, senza eccezione, sono sempre seguite da un lavoro di indagine e conferma. Le riprove sono fondamentali e devono essere eseguite su più soggetti e da più ricercatori.

Una scoperta si dice che sia un incidente che incontra una mente preparata”.
Albert Szent-Györgyi, scienziato

La ricerca scientifica

Come si procede dopo aver scoperto o intuito l’esistenza di un nuovo sistema cutaneo? Bando ai facili entusiasmi, che sono pur sempre un buon motore propulsivo, si deve immediatamente passare agli esperimenti di riprova, che sono indispensabili per poter affermare l’esatta corrispondenza di un riflesso e la sua ripetibilità su più persone.
Il modo migliore per evitare condizionamenti consci o inconsci è quello di procedere con esperimenti scientifici in cieco, vale a dire che il soggetto sottoposto a esame è completamente all’oscuro del risultato che si sta cercando, oppure in doppio cieco, dove sia il soggetto che l’esaminatore non conoscono con precisione l’informazione ricercata.
Resta inteso che, per serietà e correttezza, i soggetti sono sempre volontari e vengono sempre informati di essere in fase di sperimentazione.

Vediamo qualche esempio pratico, in sintesi.
1) Nel caso delle Placche delle Età, dopo aver riscontrato sul campo una funzione più estesa rispetto a quella enunciata da Calligaris, per validare la loro valenza di archivio cronologico abbiamo sperimentato in cieco su un centinaio di soggetti, procedendo come segue. Abbiamo reperito un punto cutaneo relativa a un’età già vissuta dal soggetto (rigorosamente senza informarlo di quale età fosse), quindi abbiamo lasciato agire la stimolazione tramite spirale per un giorno e una notte, e infine abbiamo registrato il feedback del soggetto, che riferiva di aver visto riaffiorare, in sogno o in stato di veglia, ricordi, emozioni e immagini dell’età corrispondente alla Placca stimolata e a lui ignota.
2) Quando abbiamo validato, tramite esperimento in cieco semplice, le Placche dei Vampiri psichici, abbiamo dovuto selezionare persone soggette a vampirismo, ma non le abbiamo informate sulla funzione delle Placche. Dopo la ricerca del punto più sensibile e l’apposizione della spirale in chiusura, abbiamo atteso gli effetti per cinque giorni e i risultati hanno dato una conferma attorno al 90% statisticamente sorprendente.
3) Per quanto riguarda l’Orbitale dei Pianeti, abbiamo potuto sperimentare in doppio cieco, ovvero con sia il soggetto sia il ricercatore all’oscuro di quale pianeta si stava andando a individuare sull’orbitale cutaneo. In pratica, veniva posizionata la foto di un pianeta sul campo cutaneo di scansione dell’immagine e poi si ricercava la Placca iperestesica inscritta nell’orbitale. Il primo esperimento, condotto su circa un centinaio di soggetti, ha dato una conferma superiore all’80%.

Dopo la fase di sperimentazione, che può variare da un minimo di 40-50 test a un massimo di 200, se la validazione viene ampiamente confermata (statistiche che superano il 65-70%), allora la scoperta viene resa pubblica e da quel momento in poi le Placche vengono trattate in migliaia di casi (come è successo per gli esempi appena esposti).

L’Albero Cabalistico

Una ricerca che ha destato grande interesse tra i Dermoriflessologi è stata quella relativa all’Albero Cabalistico o Albero della Vita. Qui occorre fare delle precisazioni, perché l’argomento è effettivamente molto stimolante, ma il lavoro su questo sistema cutaneo si è rivelato delicato e potenzialmente pericoloso.
Le origini di questa scoperta si devono a Diego Mattarocci, che un giorno ci ha chiesto di testare se esisteva una mappa cutanea corrispondente all’Albero Cabalistico, da lui intuita sull’avambraccio destro con orientamento verso il basso (per intenderci, la Corona-Kether si trovava in prossimità della mano, mentre la Terra-Malkuth era vicino al gomito).

Inutile dire che ci siamo lanciati nella sperimentazione subito e con entusiasmo, date le incredibili implicazioni di questa possibile scoperta: un percorso esoterico unico, la corrispondenza con gli ordini angelici, con i pianeti e molto altro ancora.
Il lavoro ha richiesto un’attenta ricerca, su tantissimi soggetti e con molteplici sperimentazioni in doppio cieco (in maniera simile a quella svolta per l’Orbitale dei Pianeti) sia con i simboli delle Sefirot sia con i Pianeti sia con gli Angeli. Il risultato è stato di trovare un Albero della Vita orientato in maniera opposta a quanto suggeritoci all’inizio, ovvero con la Corona-Kether in prossimità del gomito e la Terra-Malkuth nei pressi del polso.
Successivamente alla rilevazione esatta delle dieci Placche che compongono l’Albero, abbiamo proseguito nella ricerca per registrare ciò che dall’invisibile affiorava allo stato cosciente durante e dopo la stimolazione. E anche qui i risultati sono stati eclatanti: l’Albero Cabalistico offre davvero incredibili possibilità di lavoro su se stessi, ma il suo influsso non si esaurisce qui, esso riverbera all’esterno in maniera molto forte e spesso incontrollata, soprattutto se lo si usa per agire nel mondo (provoca effettivi cambiamenti, ma si muove come un boomerang) o come strumento di potere (agisce sulla psiche, giocando brutti scherzi di delirio di onnipotenza ed esponendo al contatto incontrollato con entità invisibili).
Alla luce dei risultati emersi, abbiamo ritenuto più prudente non divulgare questo sistema cutaneo archetipale, che si è dimostrato tanto potente quanto pericoloso.

La tentazione delle Linee primarie

Lavorando sulle Linee primarie per decenni, ci è capitato di cercare di scorgervi (per nostra curiosità o perché sollecitati da alcuni Dermoriflessologi) altre simbologie aggiuntive, soprattutto in relazione con simboli ancestrali o archetipi (divinità, pianeti, segni zodiacali, Sefirot, mondi norreni, eccetera), ma ogni riprova si è rivelata errata.
Un’altra ipotesi, sottopostaci tempo fa da un operatore, che si è rivelata insostenibile è quella dell’esistenza di un’undicesima linea all’interno della mano, precisamente tra pollice e indice, in affiancamento alla Prima interdigitale, che apparirebbe e scomparirebbe in base ai movimenti di abduzione e adduzione del pollice. Questa idea non trova conferma in nessuna sperimentazione pratica ed entra in aperto conflitto con la riproduzione in grande del sistema lineare della mano. Come tutti i Dermoriflessologi sanno, la mano è un frattale del corpo e la Prima Linea interdigitale della mano si trova sul corpo nella linea ascellare destra. E sul corpo non c’è nessun pollice che fa apparire o sparire qualche linea misteriosa.
Tornando alle valenze delle Linee primarie, ribadiamo che, se indagate in cieco semplice attraverso l’uso di simboli e immagini, non hanno mai dato conferma di associazioni aggiuntive che vadano al di là della catena lineare (triplice corrispondenza) pelle-organo-sentimenti.
Dopo svariate prove, che davano tutte risultati soggettivi, e quindi diversi da individuo a individuo, abbiamo capito che il desiderio di creare sovrastrutture sulle Linee è una tentazione della mente logica, che cerca abbinamenti razionali. Ci consola sapere che questa tentazione ha sfiorato anche Calligaris, tanto che, cercando un’associazione tra Linee e pianeti del sistema solare o tra Linee ed elementi costitutivi dei pianeti (minerali, vegetali, animali, eccetera) o tra Linee ed elementi (acqua, aria, fuoco, eccetera), ha scoperto che tutti questi fattori sono scaglionati su punti infinitesimali distribuitiall’interno delle Bande cutanee, specialmentedella I e della VI, in relazione anche alle linee trasversali e a quelle oblique.
Allo stato attuale, dopo innumerevoli ricerche, ci sentiamo di affermare, insieme con Calligaris, che le Linee primarie hanno una loro funzione specifica e precisa e non ammettono sovrastrutture. Ogni associazione posticcia attribuita al sistema lineare non rientra negli studi di Calligaris e non rientra in alcun modo nella Dermoriflessologia. Il motivo di questa affermazione, verificata sperimentalmente, è intuibile nella funzione primaria del Reticolo Energetico.

Il Reticolo energetico

Quanto mai magico e misterioso, il Reticolo energetico riveste tutto il corpo con linee di primo ordine, di secondo ordine, di terzo, quarto, quinto, eccetera. Ciò vuol dire che stiamo parlando di un reticolo, forse infinito, che mette in relazione la nostra anima con la nostra forma fisica e con tutto l’Universo. È l’organo di senso più sensibile in assoluto e percepisce tutte le vibrazioni del Creato, è come un cuore pulsante che risponde al micro e al macrocosmo, è un respiro universale, è l’insieme di filamenti che mette in connessione l’essere umano con il Tutto. Ogni suo punto è un punto di riflessione, ogni suo filo ci unisce con l’Infinito.
La corrispondenza del riflesso cutaneo delle Linee primarie attribuita da Calligaris, ossia di collegamento tra corpo e spirito, è perfettamente allineata con l’essenza stessa del Reticolo ed è l’unica ammissibile e rilevabile.
Su questo reticolo di filamenti longitudinali, trasversali e obliqui possiamo isolare campi vibrazionali più specifici che si riflettono sulla pelle in punti, placche e campi, ma non possiamo sovrastrutturare il sistema lineare, perché esso vibra e cambia in base all’interscambio tra l’Uomo e l’Universo.
Lavorando sulle Linee primarie e secondarie, abbiamo visto come i nostri pensieri e le emozioni producono risposte negli organi interni e lo fanno in maniera soggettiva, ma sappiamo benissimo che anche le condizioni atmosferiche, le maree, i terremoti, i transiti planetari, eccetera inducono dei cambiamenti nel corpo fisico e negli organi, e ancora una volta la risposta è spesso individuale. Non tutti reagiscono nello stesso modo alla pioggia, al sole, al freddo, al caldo, al transito della Luna o a quello di Giove. Già questo basterebbe a dimostrare che nessun collegamento aggiuntivo si può fare tra una Linea e un fenomeno climatico o tra una Linea e un pianeta, eccetera.
Sicuramente le linee del Reticolo vibrano in risposta a tutti i fenomeni, ai simboli, ai pianeti e agli archetipi, ma lo fanno in maniera soggettiva e sulla base di numerosi fattori interni ed esterni che non ci è dato di catalogare. Anche nella ricerca occorre mantenere l’umiltà.

Dermo-TEA e Termometro dei sentimenti
L’ennesima riprova della ricettività del Reticolo energetico, ammesso che ne servisse ancora una, sta nella differenza esistente tra il test della conformazione di nascita effettuato sul Termometro dei sentimenti (costituito da Placche) rispetto a quello eseguito sulle Linee primarie (con l’apposita procedura). Sappiamo che l’individuazione dei punti di forza e di debolezza a livello della costituzione di nascita può subire variazioni, quando una certa caratteristica (capacità o abitudine appresa) viene pienamente integrata e diventa parte di noi. Di conseguenza, sia il Termometro dei sentimenti sia il Dermo-TEA possono cambiare nel tempo. Quello che abbiamo riscontrato, però, è la maggior rapidità di risposta ai cambiamenti del test attitudinale svolto sulle Linee primarie (Dermo-TEA) rispetto a quello effettuato sul Termometro dei sentimenti.

Lavori in corso

dav

La nuova ricerca nella quale siamo impegnati, insieme a Sigfrido Licari, è l’esistenza dell’Albero norreno dei Nove Mondi riflesso sullo schermo cutaneo. Finora siamo riusciti a individuare il sistema cutaneo, composto da nove Placche, sulla parte alta del braccio sinistro e adesso inizia il compito di testarne la ripetitività, gli effetti e le possibilità di utilizzo.
Per il momento non è possibile ipotizzare i risultati finali, ma speriamo che il suo sentiero si riveli percorribile in modo più sicuro rispetto all’Albero Cabalistico.

“Nove mondi ricordo
nove sostegni,
e l’albero misuratore, eccelso
che penetra la terra”.
dal canto di apertura dell’Edda antica

Molti sono ancora i misteri della dimensione metafisica, ma la ricerca ci permette di svelarli a poco a poco e rinnovare così la meraviglia, conservando sempre la capacità di guardare con gli occhi di un bambino.

Buona Vita!

N.B. Fermo restando la libertà (e il merito) di ognuno, è doverosa la seguente nota.
Chiunque abbia un’intuizione o ritenga di aver individuato nuovi sistemi cutanei e desideri che le eventuali scoperte rientrino nella Dermoriflessologia®, è invitato a condividere con noi le proprie idee e ricerche oltre a permetterci di effettuare le opportune sperimentazioni e validazioni.
Questo appello ha due fondamentali ragioni:
1) l’indispensabile confronto dei dati ottenuti;
2) la nostra responsabilità etica e legale del marchio (che ci obbliga a saper rispondere di ciò che entra a far parte della Dermoriflessologia® e che, trasversalmente, tutela anche i Dermoriflessologi).
Il discorso, per ovvi motivi, si estende anche alla Dermoalchimia© e a ogni nostra invenzione.

Accademia di Dermoriflessologia a Montecatini Terme

Dialogare con l’anima attraverso la pelle

Ciclo di formazione per Dermoriflessologi 2018-19
Montecatini Terme

Programma: 7 weekend con esami

Il Codice Psicosomatico (4 weekend)
24-25/11/18 – 2-3/2/19 – 6-7/4/19 – 15-16/6/19
La costituzione quadripartita dell’uomo, le 10 Linee Dermoriflessologiche Primarie, che analizzano 10 flussi d’energia e di memoria, svelando i meccanismi che regolano le corrispondenze psicosomatiche.
Le 96 Linee Dermoriflessologiche Secondarie, che mostrano i sentimenti specifici.
Riflessologia della Memoria (1 weekend)
28-29/09/19

Le Placche delle Età, per entrare in contatto con il Tempo e il Luogo in cui è un evento ha lasciato un segno dentro di noi, e la Dinamica del Ricordo per elaborare il vissuto, abbandonare la carica emozionale e recuperare l’integrità.
Il Potere dei Sogni (1 week-end)
9-10/11/19
L’anima custodisce segreti, aspirazioni e talenti che si svelano nei sogni.Con le Placche oniriche si possono trasformare i sogni in preziosi alleati: imparando a polarizzarli, a ricordarli e a interpretarli!
Sperimentazione e pratica (1 week-end)
30/11-1/12/19 (data da confermare)

Prenotazioni entro il 10 novembre 2018
Informazioni e iscrizioni: GBE Immagini Italiane
Gianita Bucchieri: 348 2263173 – gbeimmaginiitaliane@gmail.com
Dermoriflessologia®: www.psicodermosomatica.it – info@vega2000.it

La Dermoriflessologia® è una disciplina olistica, ideata da Flavio Gandini e Samantha Fumagalli, dedicata al benessere psicofisico e all’evoluzione spirituale, che unisce conoscenze esoteriche con le scoperte dello scienziato italiano Giuseppe Calligaris.
Si avvale di una tecnica riflessologica che interagisce con l’energia psicofisica attraverso semplici stimolazioni cutanee.
La Dermoriflessologia si basa sulla capacità del corpo di conservare memoria del proprio vissuto e su quella della pelle di essere uno specchio fedele di corpo e psiche. Emozioni e pensieri influenzano lo stato fisico, le condizioni fisiche influenzano pensieri ed emozioni. Questa relazione si riflette sulla pelle, dove possiamo individuare i flussi energetici e le memorie cristallizzate nel corpo.
La Dermoriflessologia consente di:
✔ rilevare le condizioni psicofisiche;
✔ inviare segnali a corpo e psiche 
 per indurre risposte di auto-guarigione;
✔ portare alla luce la vera personalità;
✔ promuovere la risoluzione dei traumi e la liberazione dai condizionamenti derivati da episodi stressanti o dolorosi;
✔ stimolare sentimenti positivi;
✔ amplificare e pilotare l’attività onirica;
✔ risvegliare le facoltà superiori.

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La vita come esperienza e ricerca

La vita è una meravigliosa esperienza, che chiede di essere vissuta anche se a volte fa sorgere parecchie domande.
È meravigliosa, perché desta meraviglia, stupore, sorpresa, incanto, entusiasmo, ma fa nascere anche molte altre emozioni che inducono a voler comprendere.
La mia risposta alla vita è vivere e sperimentare con cuore e ragione vigili.
Ovviamente, mi pongo domande e cerco risposte. A volte le trovo, altre volte no. Capita anche che, dopo aver trovato alcune risposte, le metta in dubbio e ricominci a cercare.
Strada facendo, ho scoperto che raramente ci sono risposte assolute e immutabili, perché noi cambiamo, la nostra vita cambia. E cambiano anche le istanze e le risposte di cui abbiamo bisogno.
Amo la ricerca e la intendo come uno strumento di conoscenza, non come uno strumento di competizione, esibizione o potere.
Ho imparato che ciò che apprendiamo lungo il viaggio possiamo condividerlo con gli altri in un arricchimento reciproco, ma non si può e non si dovrebbe imporre la propria visione agli altri. Né si dovrebbe credersi superiore a qualcuno in virtù di una presunta conoscenza.
Perciò, non ho molta fiducia nei detentori di verità assolute, non credo che una persona possa sapere cosa è giusto o sbagliato per un’altra.
Credo, invece, che qualunque idea, credenza o decisione possa (e forse debba) essere sottoposta a periodici esami, e che si debba essere disposti a cambiarla, quando non corrisponde più a ciò che sentiamo e desideriamo.
Per accettare di mettersi in discussione, e non cadere nella tentazione di credersi perfetti, occorrono amore e coraggio. Sentimenti che vanno coltivati.
Amore e coraggio per accettarsi per ciò che si è (simpaticamente imperfetti) e per affrontare la paura di vedere il proprio ego ferito.

Quando mi approccio a una nuova questione, che sia una ricerca, uno studio, un’idea, un’ipotesi, una conoscenza, cerco di farlo con mente aperta e desiderio di imparare.
Mi piace confrontarmi e apprezzo il dialogo, lo scambio di opinioni, il desiderio di crescere insieme e di imparare cose nuove.
Ma, in caso di ricerca, ho difficoltà a relazionarmi con chi è convinto di sapere già tutto oppure sostiene che una certa conoscenza gli è stata impartita dall’Alto. Non c’è dialogo e non può esserci confronto con chi non è disposto a mettere in discussione le proprie credenze e neppure con chi sostiene che le proprie affermazioni sono assolutamente giuste e certe, perché gli sono state rivelate da un Essere Superiore.
Intendiamoci, non metto in discussione che si possa “dialogare con Dio” o con altre entità di dimensioni spirituali. Siamo parte del divino, dell’energia spirituale, e il contatto esiste.
Il fatto è che siamo esseri umani (con caratteristiche, funzioni, capacità, limiti, pregi e difetti) e non radioricevitori sintonizzati infallibilmente sulla parola di Dio e creati apposta per ritrasmetterla inalterata al mondo. Piuttosto, nel momento in cui captiamo un messaggio che ci sembra arrivare da piani di coscienza diversi dal nostro, per onestà con noi stessi e con gli altri, dovremmo assumerci la responsabilità di ciò che pensiamo di aver sentito e capito. Soltanto a quel punto è possibile intavolare un confronto onesto e paritario, e sperare di arrivare a qualche forma di conoscenza.

Anche Galileo Galilei dichiarò: “Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi”, ma non ha preteso di essere creduto per questo, ha continuato a verificare l’esattezza delle sue intuizioni.

Quando ho letto e studiato i libri di Georges Ivanovič Gurdjieff, filosofo, mistico e da molti considerato un maestro spirituale, ho trovato stupenda la sua dichiarazione “Ti chiedo di non credere a nulla che non puoi verificare in prima persona”.

Quando mi sono avvicinata agli eccezionali studi di Giuseppe Calligaris, ho avuto la netta impressione che le sue scoperte fossero frutto di qualcosa di più del suo instancabile lavoro. Sicuramente si è dedicato anima e corpo a quelle ricerche, ma ciò che ha realizzato va ben oltre.
Eppure lui non ha mai preteso di essere creduto perché era stato illuminato da qualcuno lassù. Si è prodigato con passione e dedizione e ha invitato i contemporanei a sperimentare e confermare le sue asserzioni.

Ecco, penso che l’approccio del ricercatore onesto (spirituale o meno) sia questo. E coerentemente con questa mia convinzione, non chiedo a nessuno di credere ciecamente e non sono propensa a credere ciecamente.

La Dermoriflessologia si colloca in questa dimensione, noi l’abbiamo sperimentata e chiediamo di fare altrettanto a chi si avvicina a essa.

Buona vita e buona ricerca a tutti.

Samantha Fumagalli

“La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso”.
Albert Einstein

“La scoperta richiede fortuna, inventiva e intelligenza: una sola di queste qualità non è sufficiente, sono tutte e tre necessarie”.
Goethe

ACCADEMIA DI DERMORIFLESSOLOGIA 2018-19

ULTIMI GIORNI PER PARTECIPARE!!!
ACCADEMIA DI DERMORIFLESSOLOGIA 2018-19
Dialogare con l’ANIMA attraverso la PELLE.
👉 Docente: Flavio Gandini
👉 Dove: Boffalora d’Adda (LO)
👉 Quando: a partire dal 15 settembre 2018
La Dermoriflessologia è una disciplina olistica dedicata al benessere psicofisico e all’evoluzione spirituale, che unisce antiche conoscenze esoteriche con le scoperte
dello scienziato italiano Giuseppe Calligaris.
👉 Il programma didattico prevede: 8 week-end più gli esami (vedi locandina).
👉 Info e iscrizioni Ass. Vega: 335 7065167 – info@vega2000.it – formazione@dermoriflessologia.it
👉 Prenotazioni entro il 3 settembre 2018.

#Dermoriflessologia #Calligaris #formazione

ACCADEMIA DI DERMORIFLESSOLOGIA 2018-19

Dialogare con l’ANIMA attraverso la PELLE.
👉 Docente: Flavio Gandini
👉 Dove: Boffalora d’Adda (LO)
👉 Quando: a partire dal 15 settembre 2018
La Dermoriflessologia è una disciplina olistica dedicata al benessere psicofisico e all’evoluzione spirituale, che unisce antiche conoscenze esoteriche con le scoperte
dello scienziato italiano Giuseppe Calligaris.
👉 Il programma didattico prevede: 8 week-end più gli esami (vedi locandina).
👉 Info e iscrizioni Ass. Vega: 335 7065167 – info@vega2000.it – formazione@dermoriflessologia.it
👉 Prenotazioni entro il 13 agosto 2018.

Lo specchio dell’anima

La Dermoriflessologia è una disciplina olistica dedicata al benessere psicofisico e all’evoluzione spirituale, che unisce antiche conoscenze esoteriche con le scoperte dello scienziato italiano Giuseppe Calligaris. Si avvale di una tecnica riflessologica che interagisce con l’energia psicofisica attraverso semplici stimolazioni cutanee.
La Dermoriflessologia si basa sulla capacità del corpo di conservare memoria del proprio vissuto e su quella della pelle di essere uno specchio fedele di corpo e anima. Emozioni e pensieri influenzano lo stato fisico, le condizioni fisiche influenzano pensieri ed emozioni. Questa relazione si riflette sulla pelle, dove possiamo individuare i flussi energetici e le memorie cristallizzate nel corpo.

La Dermoriflessologia consente di:
✔ rilevare le condizioni psicofisiche;
✔ inviare segnali a corpo e psiche per indurre risposte di auto-guarigione;
✔ portare alla luce la vera personalità;
✔ promuovere la risoluzione dei traumi e la liberazione dai condizionamenti derivati da episodi stressanti o dolorosi;
✔ stimolare sentimenti positivi;
✔ amplificare e pilotare l’attività onirica;
✔ risvegliare le facoltà superiori.

Da Calligaris alla Dermoriflessologia
Da oltre vent’anni abbiamo compiuto numerose ricerche che hanno confermato la validità delle scoperte di Calligaris, sulle Linee e sulle Placche cutanee, ma hanno anche arricchito la materia con procedure sempre più mirate per intervenire sui singoli problemi e hanno portato alla luce nuove Placche e nuovi sistemi cutanei.
Speriamo, con il nostro operato, di aver restituito l’onore che a questo grande scienziato avrebbe dovuto essere tributato quand’era ancora in vita. Se oggi la Dermoriflessologia offre a tutti la possibilità di cambiare vita, promuovendo benessere e autorealizzazione, grazie alla comprensione e al superamento dei propri condizionamenti e limiti, lo dobbiamo anche a lui, il geniale scopritore delle mappe cutanee dalle quali la Dermoriflessologia è partita.
Ci piace immaginare Calligars, dovunque si trovi, gioire insieme a noi di questo dono fatto all’umanità.
Come diceva l’antropologo Carlos Castaneda: «Tutte le facoltà e le potenzialità e le imprese dello sciamanesimo, dalla più semplice alla più stupefacente, sono racchiuse nel corpo umano».
Ed è proprio partendo dal corpo umano che la Dermoriflessologia parte per istaurare un dialogo con l’anima e la dimensione più sottile e misteriosa dell’esistenza.

Il codice psicosomatico
Le corrispondenze delle Linee dermoriflessologiche tracciano un solido collegamento tra psiche e corpo, che permette di comprendere come questi due aspetti si influenzino l’un l’altro. Questa scoperta mette a disposizione di tutti un vero e proprio codice psicosomatico.
Quali sono i principali vantaggi pratici di questo codice?
1. Innanzitutto, partendo da un disturbo fisico o da una malattia, possiamo risalire alla causa originaria di natura psichica, sia essa un’esperienza dolorosa o il protrarsi di un’emozione perturbante o una tendenza caratteriale. Consapevolezza, questa, che ci dà gli strumenti per affiancare alla cura del corpo una cura dell’anima, perché finalmente sappiamo su quali problematiche intervenire.
2. Secondariamente, sapere che anche il problema fisico agisce come restimolatore di sentimenti, ci consente di capire le ragioni degli stati d’animo che proviamo in seguito a un incidente o a un trauma fisico oppure che accompagnano una malattia o una convalescenza. Quante volte ci siamo chiesti da dove viene quella tristezza immotivata o quell’aggressività gratuita o la strana confusione che abbiamo in testa? Bene, il codice psicosomatico ci dà le risposte.
3. Inoltre, conoscendo la facoltà che hanno il corpo e la psiche di influenzarsi reciprocamente, capiamo perché risulta così difficile guarire bene e completamente. Se un dolore dell’anima altera il funzionamento del corpo e provoca una malattia e se quella stessa malattia suscita nell’anima il medesimo dolore, allora ci troviamo davanti a un circolo vizioso dal quale è davvero complicato uscire. Tuttavia, la conoscenza della suddetta dinamica ci mostra anche come intervenire per interrompere questo circolo vizioso e trasformarlo in virtuoso.

Se sei interessato a saperne di più, puoi frequentare l’Accademia di Dermoriflessologia e imparare a mettere in pratica questa meravigliosa conoscenza.

Informazioni: Associazione Vega: 335 7065167 (pomeriggio)
vega@vega2000.itinfo@vega2000.it

Lo specchio dell’Universo

DERMORIFLESSOLOGIA

GIUSEPPE CALLIGARIS spiega con queste parole il superlativo organo di senso che è la PELLE:
«La superficie cutanea del corpo umano rappresenta uno specchio magico, invisibile ma presente, sul quale tutto viene riflesso, dal mondo interno e da quello esterno, entro cornici già preordinate. Su questo specchio è in realtà proiettato tutto l’Universo. Ma questo numero infinito d’immagini non perviene distinto alla coscienza, che ne resterebbe perturbata in mezzo a una confusione caotica. Dal piano del subconscio sale a quello della coscienza soltanto quell’immagine che viene centrata, isolata, rafforzata e illuminata nel cervello umano. Ne risulta perciò che l’uomo può essere chiaroveggente in quanto raccoglie nel suo essere tutto quanto esiste nell’Universo».

Per saperne di più: Il pensiero che guarisce.