Première domenica 28 gennaio, alle 8.00, su YouTube
“Imparare è un’esperienza; tutto il resto è informazione”. Da questa frase di Albert Einstein prendiamo spunto per parlare di giornalismo, informazione e comunicazione. Cosa significa davvero “in-formare” e cosa invece “comunicare”?
E parliamo anche del libro “Cronache di redazione”, che ha come protagonista un giornalista d’assalto, di quelli straordinari che sembrano vivere soltanto nella nostra fantasia, ma che, con un po’ di fortuna, si possono incontrare davvero e in carne e ossa.
Un breve botta e risposta tra Samantha Fumagalli e Flavio Gandini per scoprire insieme qualche segreto dell’Era dell’Acquario, nella quale il Sole e Plutone, entrando nel segno, ci stanno proiettando… Sarà Paradiso o Inferno? Iper-tecnologia o iper-civiltà?
Partendo da un brano di Carl Gustav Jung, affronto il tema dei fenomeni occulti alla luce della superstizione, della scienza, dello scientismo, del fanatismo, delle fantasie del moderno esoterismo e infine di un approccio più sensato.
Nella seconda parte, propongo un caso vero: l’inspiegabile comportamento di un ragazzo che improvvisamente e senza spiegazione manifestava una forza sovrumana per poi cadere nell’oblio. Dalla spiegazione medico-scientifica a quella psicologico-metafisica, fino all’epilogo.
Quando il lato ombra entra in conflitto con la personalità esteriore e quando il livello di pressione è talmente forte da far saltare il tappo per portare alla coscienza la verità interiore.
Il prossimo audio/video sarà sulla psicologia dei fenomeni occulti. Casi strani, eventi apparentemente ispiegabili. Superstizione o realtà? E le interpretazioni? Scienza, scientismo o fanatismo? Sarà un assaggio, ovviamente, perché la materia è estesissima, ma credo proprio che racconterò anche una breve storia… un caso vero alla dottor Jekyll e mister Hyde.
Se l’argomento vi incuriosisce, aspettate i prossimi aggiornamenti e iscrivetevi al canale YouTube di Flavio Gandini
Il 2024 è un anno importante e ce ne
accorgeremo, giorno per giorno, sia a livello individuale sia a
livello mondiale.
Per “viaggiare informati”, o
almeno per prepararsi al viaggio, abbiamo pensato di regalare a tutti
noi una piccola chicca sul nostro canale YouTube: Flavio Gandini.
Ma la nostra intenzione è molto più
ambiziosa: fare un viaggio insieme, lungo 12 mesi.
12 mesi ricchi di contenuti e di
arricchimento reciproco.
Chi vuole salire a bordo della Nave,
può farlo iniziando a iscriversi al canale:
“Il pensiero che guarisce” è la
tesi di laurea del celebre professor Giuseppe Calligaris, medico
chirurgo specializzato in neurologia e psichiatria, docente e
ricercatore universitario.
Le sue scoperte lo collocano a buon
titolo tra i più geniali medici dell’anima.
Egli, infatti, individuò linee e
placche sulla pelle dell’uomo, che mettono in relazione il corpo e lo
spirito, la fisiologia e la psicologia.
Nella sua rivoluzionaria tesi di
laurea, Calligaris mostra come il pensiero agisca sul corpo,
anticipando di svariati decenni le più recenti scoperte.
I suoi studi si sono sviluppati fino ad
approdare all’odierna Dermoriflessologia® (ideata da Samantha
Fumagalli e Flavio Gandini), disciplina olistica per il riequilibrio
psicofisico e l’incremento delle facoltà latenti, che usa la pelle
come specchio dell’anima e del corpo.
Il protagonista, Ernesto Farro, è un cronista. Ha l’anima del reporter, non gli manca il coraggio e ha uno stile tutto suo fatto di ruvida autenticità, fiuto, audacia, lealtà e diplomazia, qualità che lo hanno portato in fretta da un piccolo giornale di provincia al più importante quotidiano d’Italia.Da una decina d’anni, ricopre l’incarico di vicedirettore, ma nulla può imprigionare il suo spirito indomabile e, appena fuori dalla redazione, torna a essere il verace giornalista a caccia di notizie.Seguendo Farro scopriamo il suo incredibile esordio alla Gazzetta di Cicoria, seguiamo le tracce di un lupo assassino, arriviamo sulla scena del crimine in una comune di spiritualisti, finiamo tra le spire di un ambiguo strizzacervelli. In Cronache di redazione le storie sono impregnate di realtà, ma appaiono al limite del fantastico, per effetto all’arte narrativa dell’autore, che sa cogliere le sfumature grottesche nei frammenti di vita per trasferirle sulla pagina e regalarle al lettore, donandogli così un po’ del suo candore e invitandolo a non prendersi troppo sul serio.
Flavio Gandini, scrittore e docente, ha all’attivo diverse pubblicazioni. Con il suo primo romanzo, Cronache di redazione, ha partecipato al Premio Massimo Troisi 2011, ricevendo la Menzione Speciale per la Letteratura Umoristica. Il suo secondo romanzo è L’anno degli eroi.
Riascoltando il podcast del 24 aprile 2023 sul tema “MITOLOGIA NORDICA” con Flavio Gandini, Stefania Nicoletti e Rudy Seery, ho avuto l’impressione di danzare sulla coda di un pavone ammirando, seppur fugacemente, i colori e i disegni di un prodigio della natura oppure, e forse il paragone è anche migliore, mi è parso di scivolare su un ponte arcobaleno, sfiorando sensazioni che andavano dal misterioso al divertente.
Un punto, però, mi è parso troppo veloce e quasi glissato. Un punto che Flavio, con approccio tipicamente mercuriale, ha semplificato, da un lato, e reso ancora più criptico, dall’altro. Mi riferisco alla domanda di Stefania sui concetti di bene e male nella filosofia norrena.
Flavio ha risposto attenendosi alla valutazione di bene e male in termini di umanità, dove l’unico male, in quelle popolazioni, era rappresentato dal tradimento e dall’ignavia. Già questo lascia intendere molto, evidenziando, per esempio, l’assenza di un peccato originale, indice di un “male precostituito”, dal quale tutti dipenderemmo e al quale tutti saremmo soggetti.Tradimento e ignavia additano come unici peccati dell’umanità il non agire per viltà o indolenza e il tradire se stessi, i propri valori e, per estensione, gli altri.
Ma quello che, a mio avviso, è particolarmente interessante è il fatto che nella cosmogonia norrena il bene e il male, semplicemente, non esistono. Si tratta di concetti molto più vicini a quelli orientali di yin e yang piuttosto che a quelli di alcune religioni monoteiste, che vedono in Dio e nel diavolo le due personificazioni di bene e male.
Nella concezione nordica non esiste un Dio e un suo oppositore, bensì esiste un’Entità superiore onnipervasiva, dalla quale “sgorgano” due forze opposte e complementari, necessarie alla manifestazione, al movimento e alla vita. Due forze che nascono insieme, simultaneamente, dalla scissione del Tutto indistinto. Una è fredda, oscura, femminile, grembo di ogni possibilità allo stato latente. L’altra è calda, luminosa, maschile, capace di rendere manifesto ciò è in potenza. Opposte, certo, perché svolgono funzioni antitetiche, eppure complementari, perché l’una senza l’altra sarebbero inutili.
Bene e male, quindi, non esistono. Esistono nel mondo degli uomini, dove vigono il giudizio e il limite, ma non sul piano spirituale e divino.
Tra le innumerevoli aree riflesse che si trovano sulla pelle del corpo umano esiste anche quella che si riferisce alla cosmologia norrena. Si tratta infatti di simboli e archetipi antichissimi, che se riscoperti possono essere utilizzati anche in chiave riflessologica. Ne parliamo in questa puntata insieme a Flavio Gandini, studioso di esoterismo e spiritualità e di metodi naturali per il benessere psicofisico, ideatore con Samantha Fumagalli della Dermoriflessologia. Trattiamo la simbologia runica e la mitologia norrena, approfondendone vari aspetti, tra cui le similitudini tra le divinità nordiche e quelle elleniche, così come l’alfabeto norreno e le sue similitudini con quello etrusco.