L’energia può essere femminile o maschile.
Quella femminile è lunare, notturna, spaziale, ricettiva, morbida, pacifica, eccetera.
Quella maschile è solare, diurna, temporale, attiva, dura, combattiva, eccetera.
Entrambe sono indispensabili.
Né belle né brutte. Semplicemente indispensabili.
Nel mondo naturale sono presenti entrambe queste forme di energia, equamente distribuite.
In una civiltà sana servirebbero entrambe, ma l’osservazione della nostra società ci dimostra che le cose non stanno così. La nostra società è fortemente sbilanciata verso un tipo di energia maschile e quindi è una società maschilista e patriarcale, autoritaria, impositiva, guerrafondaia, discriminatoria, violenta.
Da decenni si fa un gran parlare di superare il maschilismo con la “parità di genere”, ma non è possibile cambiare i paradigmi di una società patriarcale e maschilista semplicemente mettendo qualche donna in una posizioni di potere.
La “parità di genere” è uno specchietto per le allodole, una mistificazione bella e buona.
Le donne che oggi occupano posizioni di comando, di potere o prestigio, in qualsiasi ambito, sia esso sociale, politico o economico, sono generalmente donne che si sono adeguate alla mentalità maschilista e patriarcale esistente. L’hanno fatta loro e si sono, di fatto, trasformate in “sesso forte”.
Sono arriviste, spavalde, dominanti, spregiudicate, agguerrite, spietate, e non hanno portato nulla di nuovo nella gestione della società.
Credere che donne come Ursula von der Leyen o Angela Merkel rappresentino il femminile è ridicolo. Queste sono, a tutti gli effetti, uomini in gonnella.
Se vogliamo una società più equa, è l’intero sistema che va ripensato.
In questo panorama, però, mi sono accorta di un segnale importante, scaturito dagli ultimi anni di drammatica follia, un segnale di autentico riscatto dell’energia femminile.
L’attuale Resistenza ha un’impronta fortemente femminile.
Viaggia sulle note della natura, della vera solidarietà e della riscoperta dei valori legati alla terra e, per estensione, dei principi collegati all’archetipo della Grande Madre.
È una Resistenza pacifica e al contempo determinata e inarrestabile come l’acqua, altro elemento femminile per eccellenza.
Ma è anche una Resistenza guerriera, che sa mettere in campo il meglio dell’energia maschile: la creatività, l’attivismo, l’intraprendenza, il coraggio.
Lo vedo tutti i giorni negli occhi, nei cuori e nelle azioni di chi difende il proprio diritto di Essere Umano!
La Nuova Era potrà scaturire soltanto da qui: da una autentica collaborazione dell’energia femminile con quella maschile.