L’equinozio, con il suo magico e
precario equilibrio tra luce e oscurità, segna il passaggio
dall’estate all’autunno e l’ingresso nel periodo retto dal segno
della Bilancia.
Cogliere l’effimera essenza dei questo transito è la chiave per capire i compiti che spettano alla Bilancia: accettare, comprendere, scegliere.
Accettare la coesistenza di luce e
ombra.
Comprendere la necessità di due forze
antagoniste e complementari.
Imparare a scegliere.
Esperienze e conquiste che tutti noi
dobbiamo compiere, e attraverso le quali la Bilancia ci guida con la
sua saggezza.
Nel cerchio dello Zodiaco, questo è il
primo segno che deve confrontarsi con l’arrivo dell’oscurità e con
la dimensione degli altri.
Con l’arrivo sella stagione
autunno-invernale, l’individuo ha un primo contatto con le tenebre e
le domande sorgono spontanee: perché? a cosa servono? come
comportarsi di conseguenza?
Se esistono luce e tenebre, vuol dire
che c’è alternanza e quindi c’è polarità. Esisto io, ma anche
l’altro. Esiste il chiaro, ma anche lo scuro. Esiste l’espansione, ma
anche la contrazione.
E, se esistono due opzioni, esiste
anche la possibilità di scelta.
Il motto della Bilancia è proprio
questo: “io scelgo”.
La scelta implica l’elemento del
dubbio. Non è più tempo per dividere istintivamente il mondo in
bene o male, amico o nemico, adesso è necessario capire le
motivazioni di entrambi, per poter valutare e scegliere
consapevolmente.
La dialettica tra i segni nasce proprio
qui: nella prima opposizione dello Zodiaco, tra Ariete e Bilancia.
Tra la folgorante ascesa verso l’estate e l’implacabile discesa verso
l’inverno, tra la rovente esaltazione del Sole e la fredda
esaltazione di Saturno, tra il trionfo della vitalità e il dominio
dell’intelligenza. Un’intelligenza che non ha nulla a che vedere con
la velocità, la versatilità e la curiosità mercuriale, bensì si
incentra sulla ragione saturnina.
In questa stagione, non si può più
dare nulla per scontato e non si possono accettare affermazioni
indiscutibili. Per capire l’antagonismo dei cicli della creazione,
occorre la ragione. Occorre sondare le dinamiche del Creato, entrare
nel mondo degli “altri” e ascoltarne le ragioni, prima di poter
esprimere un giudizio.
La Bilancia, quindi, ci insegna a
soppesare per comprendere e, soltanto dopo, decidere.
Per sopravvivere all’inverno, bisogna
saper scegliere. Scegliere con chi unire le forze, scegliere quali
semi tenere e quali scartare per le prossime stagioni, scegliere cosa
dovrà vivere e cosa morire.
A tale scopo, la Bilancia eredita i
criteri utilitaristici della Vergine e li espande a un livello
superiore, aggiungendo criteri estetici.
Il modello della Vergine prevede la
conservazione dell’utile, affinché il corpo sopravviva, il modello
della Bilancia contempla anche la conservazione del bello, affinché
l’anima e la speranza abbiano nutrimento.
La Vergine ci mostra la strada verso il
perfezionamento, la Bilancia verso l’equilibrio.
In questi giorni, la forza vitale cede
il passo a considerazioni più pacate. Per primo, vediamo sorgere il
dubbio, senza il quale non potrebbe nascere il desiderio di ascoltare
le argomentazioni delle parti in causa, in un secondo momento si fa
largo la valutazione dei pro e dei contro, per giungere poi
all’elaborazione di principi etici e al rispetto di diritti di equità
per tutti.
Equilibrio, armonia e riconciliazione
degli opposti sono le parole chiave di questa fase, in cui bisogna
comprendere profondamente che non c’è luce senza ombra e viceversa.
La Bilancia ci invita, così, ad accogliere in noi la legge della
creazione, perché questa è la vita e non ha senso ribellarsi. La
sfida è riuscire nell’intento con mente e cuore sereni. Perché,
ammettiamolo, non è facile mantenere la calma, mentre i piatti della
bilancia ondeggiano sotto il peso di due forze alterne.
Ecco, dunque, l’importante
trasformazione della coscienza a cui questo periodo, posto sotto
l’egida della Bilancia, ci instrada: il raggiungimento di
un’intoccabile armonia interiore.
Mentre impariamo che luce e buio, gioia
e tristezza si alternano naturalmente, comprendiamo anche che il
punto d’arrivo è raggiungere la calma, l’accettazione serena.
Più facile a dirsi che a farsi!
Eppure la Bilancia ci mostra che
tollerare il paradosso è possibile. Accettare persone opposte,
filosofie opposte, alternative opposte. Tutte giuste, nessuna giusta.
Si tratta di un’operazione delicata, e
il rischio è quello di rimanere in stallo.
Se tutte le parti hanno diritto di
esistenza, se nessuna parte ha ragione in assoluto, allora com’è
possibile operare una scelta? Perché, ricordiamolo, la scelta di uno
esclude l’altro.
E qui vediamo all’opera l’ultimo grande
insegnamento delle energie scaturite dall’equinozio d’autunno e
incanalate nella simbologia della Bilancia: nessuna scelta, nessun
percorso, sono assolutamente corretti, quindi l’unica possibilità è
accettare la vita, il rischio, l’errore e… saltare! Perché senza
scelta e senza impegno, la vita non è altro che una lunga, sterile
attesa.
Buona Vita e buone scelte!
Samantha