Klaus Schwab sostiene che grazie alla moderna tecnologia e all’intelligenza artificiale si potrà passare a breve da una modalità predittiva, che cerca di prevedere il futuro, a una prescrittiva, che scrive il futuro in anticipo.
Dal canto suo, Yuval Noah Harari è convinto che la felicità non risieda nella qualità e nel senso della vita, ma nella manipolazione biochimica dell’uomo e afferma: “Costruire narrazioni che funzionano non è facile. La difficoltà non risiede tanto nel raccontare una storia, quando nel convincere tutti gli altri a crederla vera. E tuttavia, quando ci si riesce, ciò conferisce a Sapiens un immenso potere, poiché fa sì che milioni di estranei cooperino e agiscano in direzione di obiettivi comuni”.
Dunque, dobbiamo districarci tra spacciatori di pillole della felicità e pusher di copioni di vita. Compito non semplice, ma possibile. E per farcela abbiamo una necessità assoluta di conoscenza e verità.