Astrologicamente, l’IO è indicato dalla I casa e l’ALTRO dalla VII casa.
L’Ascendente: l’Io
Il Discendente: l’Io che incontra l’Altro
La I casa (Ascendente) corrisponde al segno dell’Ariete, per il quale l’Altro è visto tendenzialmente come un potenziale pericolo e quindi come un “nemico” da affrontare.
La VII casa (Discendente) corrisponde alla Bilancia, segno per eccellenza della mediazione tra gli esseri umani, della cooperazione e della ricerca di equilibrio.
Curiosamente, alla Bilancia-casa VII corrisponde anche la legge, così le relazioni risultano regolate e disciplinate da leggi (vedi il matrimonio, le associazioni, le società, eccetera), quasi che non ci sia modo migliore o più sicuro per “incontrare l’altro”.
Questa base relazionale si sviluppa poi nelle case e nei segni cosiddetti sociali, ma sempre troviamo dei bizzarri risvolti della medaglia. Per esempio, nella casa 9-Sagittario abbiamo lo slancio di andare oltre il proprio entourage, di scoprire nuove culture, di avvicinarsi allo “straniero”, ma l’altra faccia della medaglia è il colonialismo di cui è pregno questo settore dello Zodiaco. C’è sicuramente apertura, ma anche desiderio di indottrinamento e di “dominio”.
Proseguendo nel cerchio dello Zodiaco, vediamo che nella casa 11, corrispondente al segno dell’Acquario, nasce una nuova relazione con l’altro: l’Amicizia. Ma anche qui, sappiamo che l’Amicizia presuppone affinità, ossia un’intesa superiore caratterizzata da ideali comuni, da simpatia, da congenialità, e non si rivolge a tutti indiscriminatamente.
Insomma, sembra che “l’altro da te” sia sempre una questione spinosa da affrontare. Che si tratti del diverso per sesso, razza, cultura, mentalità, aspetto, capacità, che sia alieno o straniero, l’Altro appare come un territorio minato su cui camminare.
E lo vediamo nella Storia, nei millenni che ci riportano narrazioni di guerre, conquiste, sottomissioni, lotte per la supremazia, schiavitù, contrasti sociali, ideologici e politici, liti familiari, fratricidi, discriminazioni, ghettizzazioni, patriarcato contro matriarcato, eccetera.
E lo vediamo, ancora oggi, nel goffo e avvilente tentativo di sbandierare false ideologie di inclusione e di uguaglianza sociale, politica, economica. Niente di più ipocrita, visto che l’Altro, inteso come “diverso”, viene censito, appellato e schedato proprio allo scopo di non farlo più essere “diverso”. E niente di più simulato, visto che l’Altro, inteso come “straniero”, deve venire soggiogato al potere di chi propaganda il totalitarismo proprio allo scopo di non farlo più essere “straniero” per tradizioni, società, politica, economia.
Eppure l’astrologia ci mostra uno Zodiaco circolare, un inizio e una fine che coincidono e formano un tutt’uno. Ciò invita a creare una vera armonia interiore, che includa tutti i segni, tutti i settori, la luce e l’oscurità, e per estensione l’umanità intera. Anche perché il cerchio zodiacale è uno schema da trascendere, non una gabbia di cui essere prigionieri. Ma questo è un processo individuale, che porta anche ad accogliere l’Altro in sé, per ciò che è e non per ciò che vorremmo che fosse. Quindi senza costrizioni o storpiature, senza violenza o forzatura, e senza etichette.
Quando ogni essere umano sarà capace di accettare il proprio essere ricco e sfaccettato, fluido e in trasformazione, meraviglioso e sorprendente, e saprà accettare che anche l’altro è un essere ricco e sfaccettato, fluido e in trasformazione, meraviglioso e sorprendente, allora smetterà di giudicare, di apporre etichette e di forzare un’inclusione fasulla. Allora ognuno potrà brillare come le stelle nel firmamento e sarà uno spettacolo grandioso.
P.S. Ovviamente ho semplificato le nozioni di astrologia, che hanno molti altri significati ma che richiederebbero un libro intero per essere sviscerate e ancora non basterebbe.
Samantha Fumagalli