L’eroe accende torce fiammeggianti nelle oscure strade del mondo, perché gli uomini possano vedere. Ed è proprio quello che fanno i protagonisti di questo romanzo, anche se a loro insaputa.
Sei ex compagni di scuola vengono convocati, insieme a una misteriosa figura che rimane nell’ombra, da uno stimato psichiatra per compiere un’impresa epica quanto ambigua, perché sotto la facciata di una rapina si cela un segreto destinato a cambiare per sempre le loro vite.
E forse anche quella dell’intrepido lettore. Leggi tutto “L’anno degli eroi”
Tra fantasia e realtà
Confesso, nella folle stesura di un nuovo romanzo, ho dato vita a otto personaggi di cui non riesco più a liberarmi. Me li trovo accanto mentre cammino lungo il fiume, quando cucino e a volte anche al lavoro… Non so dire se sono diventati compagni di vita o presenze ingombranti, ma propendo per la prima, data la simpatia che ho per loro.
Fatto sta, che ho deciso di presentarli al mondo.
Astuti come serpenti, puri come colombe
SIATE ASTUTI COME SERPENTI E PURI COME COLOMBE
Matteo 10,16
Una frase che ha spesso destato qualche perplessità nei lettori…
Per questo abbiamo deciso di condividere il seguente commento (non nostro), che ci sembra davvero interessante in chiave non solo teologica e religiosa, ma anche umana e spirituale.
Consigliamo di trovare cinque minuti per leggerlo tutto.
«Perché Gesù aggiunge “astuti come serpenti?”
È molto interessante perché questo dà una visione del tutto realista della vita del cristiano nel mondo: ci vogliono purezza, fede, certo, ma anche intelligenza, perché il cristiano non deve essere né imbecille né gonzo. Cristo stesso non si lascia crocifiggere per debolezza, perché dice: “La mia vita nessuno me la toglie, ma io la depongo da me” (Giovanni 10,18); lo fa volontariamente, con cognizione di causa, sapendo quel che fa. Lasciarsi mettere i piedi in testa non è una gran bella testimonianza. Senza dubbio bisogna saper dare, ma dare non è lasciarsi prendere. Gesù non dice: “Se ti prendono il mantello, lasciati prendere la tunica” ma “da’ la tunica” e “Se ti percuotono sulla guancia sinistra lasciati percuotere anche sulla destra” ma “porgi la destra”. Ecco la posizione attiva del cristiano, e ci vuole certamente dell’intelligenza per evitare la possibile perversione della dolcezza e dell’amore. La mollezza e la debolezza non sono costruttive. L’Evangelo non è un incitamento alla passività, al contrario invita a una certa intelligenza attiva. E tuttavia bisogna dare tutto, anche la vita, non bisogna mai staccarsi dall’ideale di purezza né perdere in qualsiasi modo l’anima. La colomba deve temperare senza sosta il serpente e viceversa.
Fare il bene è estremamente complicato. Ne conosciamo globalmente il senso, ma in pratica bisogna essere saggi per non mancare di discernimento. Non bisogna lasciarsi andare ai propri buoni sentimenti e alla propria generosità senza conservare l’intelligenza di fare la cosa giusta nel modo giusto. Bisogna domandarsi se il nostro gesto sarà creatore o perverso per la persona a cui è destinato.
All’inverso è bene in questo mondo dimostrare intelligenza ed efficienza, anche nelle nostre buone opere, ma è essenziale saper conservare una dimensione di ideali, di approfondimento personale, di attenzione all’altro per non perdere il senso di quel che facciamo.
La grande difficoltà della vita del cristiano è proprio salvaguardare l’equilibrio tra l’intelligenza e la fede. Cristo non chiede al cristiano di ritirarsi dal mondo ma di agire e quindi partecipare al suo funzionamento, e nello stesso tempo di non perdere i propri ideali.
Il cristiano è quindi sempre combattuto tra il serpente, intelligente e terra terra, e la colomba, che si libra nei cieli. Se è troppo serpente è schiacciato nella polvere, se è troppo colomba evapora. Ci sono questi due poli antinomici, inconciliabili, tra cui il cristiano è in tensione. Ma forse è proprio questo che lo rende attivo e luminoso, come la luce che scaturisce quando sono presenti due poli elettrici opposti. Un solo polo, pur se molto potente, non produce nulla. È la dialettica della sua vita che rende il cristiano ricco e fecondo. Certamente non è una situazione confortevole ed è sempre un po’ come Cristo, combattuto tra queste due realtà, crocifisso tra il verticale della fede e l’orizzontale del buon senso terrestre.
Ma è allora che il cristiano può diventare la Luce del Mondo».
Auteur: Évangile et liberté
Sei tu il pilota!
Bene e male, luce e ombra
“Che cosa sarebbe il tuo bene se non ci fosse il male, e come apparirebbe la terra se non ci fossero le ombre? Le ombre nascono dagli oggetti e dalle persone. Ecco l’ombra della mia spada. Ma ci sono le ombre degli alberi e degli esseri viventi. Non vorrai per caso sbucciare tutto il globo terrestre buttando via tutti gli alberi e tutto ciò che è vivo per godere nella tua fantasia della nuda luce?”
Il maestro e Margherita, Mikhail Bulgakov
Equinozio d’Autunno 2019
Le età eroiche
Vi auguro di essere eretici
Vi auguro di essere eretici.
Eresia viene dal greco e vuol dire scelta.
Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso,
è colui che più della verità ama la ricerca della verità. Leggi tutto “Vi auguro di essere eretici”
Il principio di complementarietà
Le 5 bilance del benessere
Comprendere pienamente il principio di complementarietà è fondamentale per trarre i benefici maggiori dal lavoro con la Dermoriflessologia al fine di ripristinare l’equilibrio complessivo individuale. Ogni circuito energetico relativo ciascuna Linea Primaria (che mette in relazione pelle-fisico-psiche) non è a sé stante, ma direttamente connesso a un altro circuito base che si comporta da complementare. Di conseguenza, l’impianto fisico e quello psichico si basano su ciò che figurativamente possiamo immaginare come cinque bilance dal duplice aspetto (uno emozionale e uno organico).
La Legge dei Complementari
Il primo procedimento da mettere in pratica durante una seduta di Dermoriflessologia (incluso l’autotrattamento) consiste nell’individuare quali Linee o Placche Primarie si mostrano ipersensibili, sia sul palmo sia sul dorso della mano destra, e una volta annotati i risultati, passare al trattamento, che consiste nella stimolazione di Linee o Placche complementari rispetto a quelle evidenziate dall’indagine, in modo da avviare il meccanismo di riequilibrio.
La zona da trattare in risposta a un malessere si ricava grazie alla Legge dei Complementari, che indica le zone cutanee connesse con gli organi e i sentimenti capaci di ristabilire l’equilibrio alterato.
Se, per esempio, trovassimo ipersensibile l’area cutanea collegata al fegato e all’aggressività, lavoreremmo su quella connessa con l’intestino e con l’amore, che sono rispettivamente l’organo e il sentimento complementari.
Nel caso trovassimo iperestesica soltanto la zona dell’organo, quindi in questo caso del fegato, e decidessimo di intervenire soltanto sul complementare fisico, ovvero l’intestino, sarà opportuno ricordare che anche l’equilibrio tra aggressività e amore verrà rimesso in gioco, essendo questi sentimenti direttamente collegati ai due organi in questione.
Per maggiori informazioni sulla Dermoriflessologia:
Email: formazione@dermoriflessologia.it
Cell: 335 7065167
Libro: Le 5 bilance del benessere, Gandini e Fumagalli, Amrita Edizioni
Impara da tutti
«Impara da tutti, ma sii sempre tu il tuo punto di riferimento».
Samantha Fumagalli