Umorismo e equilibrio

Coltivare sempre un salutare umorismo.
Per non prendere tutto troppo sul serio, per saper ridere delle nostre contraddizioni e degli scherzi della vita, per non perdere la compassione umana che spesso all’umorismo si associa, per camminare in equilibrio tra luce e ombra, tra giorno e notte…

E come disse Gandhi: «Il senso dello humor è l’asta che dà equilibrio ai nostri passi, mentre camminiamo sulla fune della vita».

L’OZIO è davvero il padre dei vizi?

Con il termine ozio si intende l’astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo, o anche abitualmente per indole pigra. Ma esiste anche un’interpretazione, più vicina a quella che il termine aveva in latino, dove “otium” era il tempo libero dalle occupazioni della vita politica e dagli affari pubblici (cioè dai “negotia“) e che pertanto poteva esser dedicato alle cure della casa, del podere, oppure agli studi e altre attività più amene. Da qui il senso generico di periodo di quiete, di riposo, che interrompe le abituali fatiche.
Quindi, se per ozio intendiamo indolenza, pigrizia, apatia e accidia, un certo grado di parentela con i vizi lo troviamo di sicuro. Ma se guardiamo al significato più profondo e autentico, l’ozio è un momento prezioso da coltivare e anche da moltiplicare.
Qualche spunto di riflessione ce lo offrono molti personaggi. Come Robert Louis Stevenson, l’autore del romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, che scrive: «L’attività frenetica, a scuola o in università, in chiesa o al mercato, è sintomo di scarsa voglia di vivere. La capacità di stare in ozio implica una disponibilità e un desiderio universale, e un forte senso d’identità personale».
Oppure Milan Kundera: «Nel nostro mondo l’ozio è diventato inattività, che è tutt’altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca».
Perché, come spiga bene Victor Hugo: «Un uomo non è ozioso se è assorto nei propri pensieri; esiste un lavoro visibile e uno invisibile».
Quindi, per concludere, direi…
Per rendere la nostra vita migliore, coltiviamo ozio di alta qualità!

Parlare con gli animali


Se parli con gli animali, loro parleranno con te e vi conoscerete.
Se non parli con loro, non potrai conoscerli.
E ciò che non si conosce fa paura.
Quando qualcosa fa paura, l’uomo la distrugge.
Anche quando è dentro di sé.

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È un atto magico, indimenticabile, illuminante!

L’umiltà che eleva

Se ti pieghi ti conservi,
se ti curvi ti raddrizzi,
se t’incavi ti riempi,
se ti logori ti rinnovi,
se miri al poco ottieni
se miri al molto resti deluso.
Per questo il santo preserva l’Uno
e diviene modello al mondo.
Non da sé vede perciò è illuminato,
non da se s’approva perciò splende,
non da sé si gloria perciò ha merito,
non da sé s’esalta perciò a lungo dura.
Proprio perché non contende
nessuno al mondo può muovergli contesa.
Quel che dicevano gli antichi:
se ti pieghi ti conservi,
erano forse parole vuote?
In verità, integri tornavano.
Lao-Tse
dal “Tao te Ching”

I draghi e le fiabe

«Il bambino non sa che esistono i draghi perché è scritto nelle favole. Il bambino sa già che esistono i draghi, ma legge nelle favole che i draghi possono essere sconfitti».
Gilbert Keith Chesterton, scrittore

E con la Dermoriflessologia si impara a domare i draghi e a farseli amici. Mica poco, no?

Il codice psicosomatico

Le corrispondenze delle Linee dermoriflessologiche tracciano un solido collegamento tra psiche e corpo, che permette di comprendere come questi due aspetti si influenzino l’un l’altro. Questa scoperta mette a disposizione di tutti un vero e proprio codice psicosomatico.
Quali sono i principali vantaggi pratici di questo codice?
👉 1. Innanzitutto, partendo da un disturbo fisico o da una malattia, possiamo risalire alla causa originaria di natura psichica, sia essa un’esperienza dolorosa o il protrarsi di un’emozione perturbante o una tendenza caratteriale. Consapevolezza, questa, che ci dà gli strumenti per affiancare alla cura del corpo una cura dell’anima, perché finalmente sappiamo su quali problematiche intervenire.
👉 2. Secondariamente, sapere che anche il problema fisico agisce come restimolatore di sentimenti, ci consente di capire le ragioni degli stati d’animo che proviamo in seguito a un incidente o a un trauma fisico oppure che accompagnano una malattia o una convalescenza. Quante volte ci siamo chiesti da dove viene quella tristezza immotivata o quell’aggressività gratuita o la strana confusione che abbiamo in testa? Bene, il codice psicosomatico ci dà le risposte.
👉 3. Inoltre, conoscendo la facoltà che hanno il corpo e la psiche di influenzarsi reciprocamente, capiamo perché risulta così difficile guarire bene e completamente. Se un dolore dell’anima altera il funzionamento del corpo e provoca una malattia e se quella stessa malattia suscita nell’anima il medesimo dolore, allora ci troviamo davanti a un circolo vizioso dal quale è davvero complicato uscire. Tuttavia, la conoscenza della suddetta dinamica ci mostra anche come intervenire per interrompere questo circolo vizioso e trasformarlo in virtuoso.

Se sei interessato a saperne di più, puoi frequentare l’Accademia di Dermoriflessologia e imparare a mettere in pratica questa meravigliosa conoscenza.

Informazioni: Associazione Vega: 335 7065167 (pomeriggio)
vega@vega2000.it – info@vega2000.it

Ognuno è un genio

«Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido».
Albert Einstein

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Delinea il TAO

Il Tao che può essere detto
non è l’eterno Tao,
il nome che può essere nominato
non è l’eterno nome.
Senza nome è il principio
del Cielo e della Terra,
quando ha nome è la madre
delle diecimila creature.
Perciò chi non ha mai desideri
ne contempla l’arcano,
chi sempre desidera
ne contempla il termine.
Quei due hanno la stessa estrazione
anche se diverso nome
ed insieme sono detti mistero,
mistero del mistero,
porta di tutti gli arcani.

Lao-Tse
da Tao Te Ching