L’umiltà

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L’umiltà del guerriero non è soltanto quella di non piegare il capo di fronte a nessuno e di non chiedere a nessuno di farlo di fronte a sé. L’umiltà del guerriero è anche quella di saper accettare la propria vita, la propria parte, la propria missione, senza piegarsi e senza recriminare, e cercando di fare del proprio meglio sempre. Con umiltà, perché consapevole di ciò che è e delle forze superiori che lo circondano, ma anche determinato a sfidare se stesso ogni giorno.
Il guerriero, in senso esoterico, non è un guerrafondaio né uno che ingaggia liti sterili con gli altri, ma è un essere umano che accoglie la vita come una sfida a crescere, evolvere e acquisire potere su se stesso.

Samantha Fumagalli

L’altro da me

Astrologicamente, l’IO è indicato dalla I casa e l’ALTRO dalla VII casa.

L’Ascendente: l’Io

Il Discendente: l’Io che incontra l’Altro

La I casa (Ascendente) corrisponde al segno dell’Ariete, per il quale l’Altro è visto tendenzialmente come un potenziale pericolo e quindi come un “nemico” da affrontare.

La VII casa (Discendente) corrisponde alla Bilancia, segno per eccellenza della mediazione tra gli esseri umani, della cooperazione e della ricerca di equilibrio.

Curiosamente, alla Bilancia-casa VII corrisponde anche la legge, così le relazioni risultano regolate e disciplinate da leggi (vedi il matrimonio, le associazioni, le società, eccetera), quasi che non ci sia modo migliore o più sicuro per “incontrare l’altro”.

Questa base relazionale si sviluppa poi nelle case e nei segni cosiddetti sociali, ma sempre troviamo dei bizzarri risvolti della medaglia. Per esempio, nella casa 9-Sagittario abbiamo lo slancio di andare oltre il proprio entourage, di scoprire nuove culture, di avvicinarsi allo “straniero”, ma l’altra faccia della medaglia è il colonialismo di cui è pregno questo settore dello Zodiaco. C’è sicuramente apertura, ma anche desiderio di indottrinamento e di “dominio”.

Proseguendo nel cerchio dello Zodiaco, vediamo che nella casa 11, corrispondente al segno dell’Acquario, nasce una nuova relazione con l’altro: l’Amicizia. Ma anche qui, sappiamo che l’Amicizia presuppone affinità, ossia un’intesa superiore caratterizzata da ideali comuni, da simpatia, da congenialità, e non si rivolge a tutti indiscriminatamente.

Insomma, sembra che “l’altro da te” sia sempre una questione spinosa da affrontare. Che si tratti del diverso per sesso, razza, cultura, mentalità, aspetto, capacità, che sia alieno o straniero, l’Altro appare come un territorio minato su cui camminare.

E lo vediamo nella Storia, nei millenni che ci riportano narrazioni di guerre, conquiste, sottomissioni, lotte per la supremazia, schiavitù, contrasti sociali, ideologici e politici, liti familiari, fratricidi, discriminazioni, ghettizzazioni, patriarcato contro matriarcato, eccetera.

E lo vediamo, ancora oggi, nel goffo e avvilente tentativo di sbandierare false ideologie di inclusione e di uguaglianza sociale, politica, economica. Niente di più ipocrita, visto che l’Altro, inteso come “diverso”, viene censito, appellato e schedato proprio allo scopo di non farlo più essere “diverso”. E niente di più simulato, visto che l’Altro, inteso come “straniero”, deve venire soggiogato al potere di chi propaganda il totalitarismo proprio allo scopo di non farlo più essere “straniero” per tradizioni, società, politica, economia.

Eppure l’astrologia ci mostra uno Zodiaco circolare, un inizio e una fine che coincidono e formano un tutt’uno. Ciò invita a creare una vera armonia interiore, che includa tutti i segni, tutti i settori, la luce e l’oscurità, e per estensione l’umanità intera. Anche perché il cerchio zodiacale è uno schema da trascendere, non una gabbia di cui essere prigionieri. Ma questo è un processo individuale, che porta anche ad accogliere l’Altro in sé, per ciò che è e non per ciò che vorremmo che fosse. Quindi senza costrizioni o storpiature, senza violenza o forzatura, e senza etichette.

Quando ogni essere umano sarà capace di accettare il proprio essere ricco e sfaccettato, fluido e in trasformazione, meraviglioso e sorprendente, e saprà accettare che anche l’altro è un essere ricco e sfaccettato, fluido e in trasformazione, meraviglioso e sorprendente, allora smetterà di giudicare, di apporre etichette e di forzare un’inclusione fasulla. Allora ognuno potrà brillare come le stelle nel firmamento e sarà uno spettacolo grandioso.

P.S. Ovviamente ho semplificato le nozioni di astrologia, che hanno molti altri significati ma che richiederebbero un libro intero per essere sviscerate e ancora non basterebbe.

Samantha Fumagalli

L’umiltà del guerriero

particolare coperetina libro Carlos Castaneda

«L’umiltà del guerriero non è l’umiltà del mendicante. Il guerriero non abbassa la testa dinanzi a nessuno, ma nello stesso tempo non permette a nessuno di abbassare la testa dinanzi a lui. Il mendicante, invece, si butta in ginocchio e si umilia davanti a chiunque giudichi superiore, ma nello stesso tempo pretende che chiunque gli sia inferiore si umili davanti a lui.
Per questo ti ho detto prima che non posso sapere quel che sembra bene a un maestro. Io conosco soltanto l’umiltà del guerriero, e questa non mi permetterà mai di schiavizzare qualcuno».

Queste parole di Castaneda hanno risuonato in me già nel lontano 1990, quando ho letto “L’isola del tonal” per la prima volta. Non solo le condivido in pieno, ma le sento profondamente affini e vere per me, da sempre. Le voglio condividere oggi, perché credo che il tempo dei guru, dei maestri, dei leader, persino dei personaggi di spicco delle élite che plagiano il pensiero altrui e degli influencer, sia finito o quanto meno stia volgendo al termine. Non so dire se questi ruoli spariranno del tutto, ma di sicuro l’evoluzione umana è giunta al punto di in cui deve sviluppare l’anima cosciente, in preparazione del Sé spirituale, e questo è un processo che non può essere imboccato sulla scia di nessuno e a chiunque cammini su questo percorso verrà spontaneo non fare più affidamento su guru, maestri e imbonitori di folle. Ciò non esclude l’aiuto reciproco, la collaborazione e l’insegnamento, ma sempre con umiltà, l’umiltà del guerriero che non si inchina e non chiede a nessuno di inchinarsi.

Samantha Fumagalli

Chi vuole essere il Signore dell’Anello “intelligente”?

Ieri sera in TV hanno paragonato lo smart ring, ossia l’anello “intelligente” che legge i parametri vitali, che assiste nello sport e nel sonno, che interagisce con il telefono, il comunter e con la casa domotica, all’anello del libro di Tolkien “Il Signore degli anelli” da cui è stato tratto anche il famoso film. Lo Smart Ring sarebbe, a detta del giornalista, un Anello del Potere.

Un parallelo che mi è risultato grottesco nonché frutto di genuina ignoranza, dato che il celebre anello non ha portato bene a nessuno.
Era un anello che corrompeva l’animo di chiunque lo possedesse, un anello che simboleggiava il potere, ma che non dava altro che miseria, tormento, attaccamento. In una parola, dava mostruosità.

Gollum ha tenuto l’anello per molto tempo, eppure non ne ha tratto alcun potere.

Nel romanzo, l’anello (e tutto ciò che rappresenta) deve essere distrutto e, alla fine, verrà inghiottito dal fuoco del Monte Fato.
Fato.
Destino.
Vi dice qualcosa?

Quindi, che senso ha questo paragone? Di sicuro è frutto di stupidità, ma siccome credo che il caso non esista, mentre esiste il Fato, credo anche che un’energia superiore abbia guidato le parole dello stolto conduttore verso un paragone davvero intelligente (sicuramente più intelligente di lui).

Ergo, non tutto è come sembra. Bisogna guardare oltre, sempre.

Flavio Gandini

Fiducia in sé

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«La fiducia in sé del guerriero non è la fiducia in sé dell’uomo comune.
L’uomo comune cerca certezza negli occhi di chi ha di fronte, e chiama questo fiducia in sé.
Il guerriero cerca d’essere senza macchia ai propri occhi, e chiama questo umiltà.
L’uomo comune è agganciato agli uomini suoi compagni, mentre il guerriero è agganciato unicamente a se stesso. Forse stai inseguendo l’arcobaleno. Sei alla ricerca della fiducia in sé dell’uomo comune, mentre devi cercare l’umiltà del guerriero. La differenza tra le due è molto importante. La fiducia in sé implica di sapere qualcosa per certo; l’umiltà implica d’essere senza macchia nelle proprie azioni e nel proprio sentire».

L’isola del tonal, Carlos Castaneda

Luna Nuova in Leone 16 agosto 2023

La Luna Nuova, che si verifica con la congiunzione al Sole, è sempre un momento di nuovi inizi, di semi che possiamo piantare in vista del processo di manifestazione. Semi che poi andranno sviluppandosi con il crescere della Luna stessa, fino alla piena realizzazione di ciò che si vuole vedere concretamente nella propria vita. Questo processo raggiunge il suo apice il 31 agosto con la Luna Piena in Pesci.

La Luna Nuova in Leone parla di un importante processo volitivo volto all’espressione di noi stessi, della nostra creatività, del desiderio di mostrarci per ciò che siamo. È una spinta del cuore e del sé superiore (entrambi simboli del Leone) che, grazie alla congiunzione con Venere, stimola a portare alla luce ciò che ci piace e che riteniamo degno del nostro amore. La funzione di Venere è infatti proprio quella di far muovere in direzione di ciò che fa stare bene con noi stessi e con gli altri e adesso, con la quadratura a Urano e Giove, invita anche a riconsiderare il valore personale, a rivendicare ciò che sentiamo di meritare e affermare la nostra libertà di scelta.

Fin qui tutto bene, ma la Luna Nuova è anche congiunta a Lilith (Luna Nera) e ciò tende a far emergere il lato ombra, gli impulsi, l’attaccamento alla materia, le emozioni torbide e le paure. Ciò può creare qualche deformazione nei sentimenti e nella percezione stessa del nostro valore e, considerando la velocità suggerita da Urano, potrebbe mettere a repentaglio certe stabilità sull’onda di emozioni poco cristalline così che i risultati potrebbero non essere quelli sperati. Meglio rallentare un po’ il processo e sostenere l’impulso creativo con la riflessione e il buon senso.

Questo panorama si rivela un’ottima occasione per fare chiarezza in noi, specialmente per portare alla coscienza l’oscurità interna e trasformarla in energia superiore, capace di nutrire e sostenere il superconscio a livello astrale. Inoltre, le forza-ombra del basso possono essere governate e trasmutate in energie disponibili a dare vita a nuovi progetti, positivi e felici. Per farlo, però, occorre non lasciarsi guidare dalla fretta e dagli impulsi, ma usare la volontà con intenzione e senza la paura di guardare in faccia le proprie ombre. Allora sì, questa azione diventa una magica danza acrobatica in cui si governano le energie brute della natura interiore a vantaggio dell’evoluzione spirituale e materiale.

1° Agosto, Luna Piena in Acquario

Il 1° agosto 2023, la Luna piena in Acquario, opposta al Sole, sprigiona l’impulso a sollevarsi al di sopra della mentalità comune per individualizzare le forze dello Spirito.

È il momento del raccolto, di portare alla luce la propria vera essenza e affermare la propria volontà. Ma è anche una Luna che si prepara a calare e quindi porta a rivolgere lo sguardo all’indietro per esaminare le proprie emozioni, le speranze e le paure, l’imperturbabilità e la rabbia, oltre alle dinamiche sociali e relazionali (sempre in vista del traguardo da raggiungere).
È una Luna che invita a spezzare l’abitudine di compiacere il prossimo per essere amati e accettati o per semplice quieto vivere, e che stimola al contrario a scegliere di seguire le proprie vere inclinazioni.

Questa spinta si configura in un quadro astrale in cui Saturno in Pesci chiede di mettere ordine nel caos, di comprendere le leggi spirituali per tradurle in pratica, mentre Mercurio in Vergine, posto tra Venere e Marte, preme affinché i desideri, relativi al proprio benessere, sfocino in decisioni volontarie e attive sotto il coordinamento dal pensiero e non in modalità puramente istintiva.

In questa prima fase, l’opposizione al Sole obbliga a non occuparsi troppo della propria personalità pubblica, nonostante questa possa godere di un momento di intensa creatività (Sole in Leone), ma il 16 agosto la Luna Nuova in Leone sarà congiunta al Sole e porterà in emersione una nuova personalità, più originale, soddisfacente e fedele a se stessa.

La spinta di questa Luna piena è forte, a tratti dirompente, ma se opportunamente cavalcata può dimostrarsi molto positiva. Ciò nonostante, nella giornata del 1° agosto, consiglio di non lanciarsi in imprese rischiose, di non prendere decisioni irrevocabili sull’onda di un potenziale entusiasmo, di non sottoporsi a operazioni. L’influsso di questa Luna, infatti, va prima accolto interiormente e poi messo a frutto nelle due settimane successive, così da coronare un buon risultato con la Luna nuova del 16 agosto.

Buon Agosto!

Sul crepuscolo della civiltà e sull’Età dell’Acquario

Le epoche oscure ci sono sempre state, età durante le quali la civiltà sembra sparire, inghiottita nelle voragini del nulla. Ma non è così, la civiltà resta un elemento presente, può essere soltanto in germe, può venire conservata nelle grotte o tramandata oralmente, ma la fiamma della civiltà non muore mai e nessuna generazione deve poi ripartire da zero.
Il degrado dell’élite può segnare il declino di una civiltà e le rivoluzioni possono distruggerne la superficie, ma la civiltà, intesa come complesso di culture spontanee, tradizioni, valori associativi e principi organizzati della collettività, non si spegne mai e trova il modo per passare di mano in mano, verso le generazioni future, per rinascere e rinnovarsi.
Così, per esempio, è stato per la Russia, apparentemente spazzata via e, in poco tempo, risorta sotto gli occhi stupiti del mondo occidentale.
Le stelle continuano a brillare nei creativi che hanno appreso il segreto della compartecipazione, la civiltà continua a vivere nella sua essenza al pari di un firmamento. Essa opera attraverso la visione di quegli individui che sono sufficientemente puri e forti da portare la torcia fiammeggiante della civiltà.
È così che entreremo nell’Età dell’Acquario.