Indignarsi

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Ha davvero senso indignarsi davanti a una rappresentazione teatrale?

Il teatro è finzione, si mette in scena una storia, un’interpretazione. L’opera può essere una tragedia o una commedia, ma mai si pretende che sia vera, imparziale, oggettiva.

Perché parlo di teatro e di indignazione? Sono forse impazzita?

No, almeno non credo.

Ne parlo perché tutto quello che stiamo vivendo e vedendo negli ultimi anni sta spalancando gli occhi di chi credeva in una realtà illusoria.

Si vive in un mondo creato da chi detiene il potere sugli altri.

Ci si muove sulla piattaforma di un gioco deciso da pochi. Da un élite che ha venduto una rappresentazione teatrale come fosse la realtà, che ha disegnato credenze false, accettate dai più come vere.

Qualche esempio?

L’idea dello Stato come ente territoriale sovrano.

L’idea di Repubblica come cosa pubblica.

L’idea di Diritti umani inalienabili.

L’idea di un sistema di informazione che informi la gente.

L’idea di vari Premi (Nobel, letterari, eccetera) assegnati per merito e in modo imparziale.

Il mito del self-made man come sogno liberale.

L’idea di una Legge uguale per tutti.

Mi fermo, ma potrei riempire un rotolo maxi di carta igienica…

Sono tutte idee create per far credere alla rappresentazione in atto e avere attori e comparse disposti a recitare inconsapevolmente un copione scelto da altri.

La farsa sta dimostrando il suo vero volto ogni giorno che passa e non c’è bisogno che io faccia una carrellata per dire dove e quando e come. Chi ha occhi per vedere, ha già visto.

Un’ultima dimostrazione, che il re è nudo, ci arriva dall’ennesimo atto discriminatorio nel confronti di Adania Shibli, scrittrice palestinese, che vive tra Cisgiordania e Inghilterra.

Pluripremiata e acclamata dalla critica, finché il suo nome faceva gioco a certi interessi politici, si vede ora negare il premio LiBeraturpreis 2023 alla Fiera del Libro di Francoforte per il suo libro “Un dettaglio minore”. Motivo? Ovviamente le sue origini palestinesi e la guerra in Israele (il romanzo racconta di una ragazza palestinese catturata dai soldati israeliani durante l’estate del 1949).

Dopo gli autori russi, ecco il turno di quelli palestinesi.

Cosa deve succedere ancora per capire che hanno sempre venduto illusioni?

Non ci si illuda, ancora una volta, che il nuovo scenario e il nuovo copione saranno diversi.

Adesso è in corso una guerra mondiale per decidere quali saranno i nuovi autori e registi, ma sempre di teatro si tratterà.

In questi pochi anni di Apocalisse, i veli cadono e chi vuole può vedere, ma alla fine, siatene certi, verrà allestito un nuovo palcoscenico e per chi ha perso l’occasione di vedere non ci sarà una nuova chance.

Indignarsi a teatro ha dunque senso?

Samantha Fumagalli

Terremoti e Astrologia

Il 5 ottobre 2023 ho scritto un post sulla prevedibilità dei terremoti attraverso l’astrologia.

Tra le varie valutazioni, avevo scritto:
“Il 10 ottobre 2023, per fare un altro esempio che potremo verificare a breve, Marte in Bilancia e Saturno in Pesci saranno in antiscia tra loro. Inoltre, Marte sarà in quadratura a Plutone e la Luna in opposizione a Saturno. L’indicazione è però estesa all’intera Terra e non a regioni specifiche.”

A conferma del fatto che la zona geografica è difficilmente identificabile, ma il verificarsi del terremoto è più probabile, riporto i dati del 10 ottobre 2023:

– Un forte terremoto di magnitudo 5.8 è avvenuto nella zona: Jujuy Province, Argentina, il 10 ottobre 2023 a una profondità di 237 km.

– Un sisma meno forte, di magnitudo 2.7, è stato registrato a San Giorgio Piacentino, in provincia di Piacenza, a una profondità di 20 chilometri.

Adesso stiamo a vedere cosa succederà tra il 25 e il 28 ottobre.

Samantha Fumagalli

Degrado

Se guardiamo alla saggezza e alla spiritualità che avevano gli antichi popoli “barbari” (virgolettato perché intesi appunto in ottica antica, relativa all’Impero Romano) e guardiamo il risultato di oggi, possiamo tranquillamente dire che quello che si autofenisce come “occidente civilizzato e democratico” è diventato davvero un mostro.
Un mostro di idiozia, di distruzione, di inciviltà.
Difficile sentirsi ancora “a casa” in un luogo del genere.

Per superare la paura serve il coraggio o la conoscenza?

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Partiamo dal fatto basilare che il termine “coraggio” compare come contrario di “paura”, ma non fermiamoci qui e spingiamoci oltre per capire meglio. Consideriamo, in primis, il significato etimologico di “paura”. Qui la ricostruzione più accettata è che derivi dal latino “pavire” ossia “battere la terra”, dalla radice indoeuropea “pau-” che indica il senso del “battere”.

La paura, dunque, sembrerebbe derivare dall’essere percosso, abbattuto, atterrito, e infatti la paura scuote, spaventa, come un terremoto interiore, e di fronte alla paura si attiva la reazione del combattere o fuggire (ciò che si ritiene nocivo).

Igor Sibaldi sostiene che il coraggio non è l’antidoto della paura perché quando si fa qualcosa di coraggioso, la paura ha già vinto, è già presente. Sibaldi scrive: “Nel coraggio facciamo soltanto ciò che la paura ci impedirebbe di fare: e in tal modo lasciamo che la paura limiti le nostre possibilità d’azione”. Nella sua visione, la paura si non sconfiggerebbe affrontandola, ma con la conoscenza che porterebbe a essere più grandi di essa.

C’è qualcosa di vero in questo, ma a mio parere c’è anche un inganno intrinseco, che parte dal fraintendimento del concetto autentico di coraggio.

Il coraggio non è il paradigma di violenza che l’immaginario comune associa alla sfera cavalleresca e militaresca. Il coraggio non è mettere a rischio se stessi in uno scontro per affrontare il nemico. Il coraggio è ben lontano dalla stupidità che spesso governa simili sfere. Il coraggio non è audacia (osare), non è temerarietà (agire in modo sconsiderato) e non è ardimento (l’essere duro).

Cos’è allora il coraggio?

La parola deriva dal latino: cor = cuore.

Coraggio è agire con cuore, è seguire una via che abbia un cuore, è avere in sé una speciale forza d’animo che non lascia sbigottiti di fronte al pericolo, ma neanche induce a buttarsi a casaccio in imprese sciocche e prive di valore.

Il coraggio è una virtù ad ampio spettro, legata al cuore e ai nobili intenti e sentimenti.

Ora vi domando, è davvero possibile, come sostiene Sibaldi, perseguire una conoscenza che renda più grandi della paura, SENZA il coraggio?

Secondo me, no.

E il perché è semplice: la sfera intellettiva senza cuore (che tradotto significa una conoscenza priva di coraggio) è sterile e spesso è proprio indotta dalla paura, perché cerca goffamente di dominare (non di superare) la paura irrazionale con la razionalità. Alla lunga, ciò sfocia in nozioni che non si traducono in atti concreti, si tratta, cioè, di una conoscenza che rimane a livello di parole, perché manca il cuore e il coraggio per camminarle, quelle parole.

In ultima analisi, la paura si supera con il coraggio di guardare in faccia ciò che ci spaventa, sia esso un fantasma interiore o un ostacolo esteriore, con la volontà di comprendere il senso vero e profondo della paura e poi nell’ampliare la nostra conoscenza per andare oltre.

La conoscenza, da sola, può generare inetti. Inetti che parlano bene, ma razzolano a caso.

Samantha Fumagalli

Luna Nuova in Bilancia – 14 ottobre 2023 – con eclissi solare anulare

LUNA NUOVA in Bilancia
14 ottobre 2023
con eclissi solare anulare (visibile in America)

Mi dispiace non avere il tempo per fare un’analisi approfondita di questa Luna Nuova, ma due parole sull’energia in movimento ci tengo a condividerle.
È un momento in cui porre a dimora i semi di ciò che vogliamo vedere germogliare con l’arrivo della primavera (è la prima Luna Nuova dell’autunno) ed è un lavoro che deve partire dal profondo, dal passato, da ciò che ci portiamo dietro sia come doni sia come limiti karmici (la Luna è congiunta al Nodo Sud), per trasformare entrambi in qualcosa di nuovo.
Trasformare gli ostacoli in esperienza e superare la zona confort dei talenti.
Non sempre ciò che sembra “negativo” lo è. Può diventare “positivo” se ne facciamo tesoro e lo trasformiamo in carburante per crescere e andare oltre.
Non sempre ciò che sembra “positivo” lo è. Se non lo usiamo attivamente per agire, realizzare, evolvere, diventa “negativo” perché si trasforma in una zona di confort dalla quale è difficile uscire.
Questa Luna ci invita a trasformare, ma prima dobbiamo valutare le zone d’ombra e quelle di luce con uguale giustizia (Luna in Bilancia) e capire come trarre il meglio da entrambe.
Servono intelligenza, coraggio, amore, ponderazione.
Serve la forza e l’acume di tagliare il superfluo per sottoporre i nostri sogni alla prova della fattività (Marte trigono a Saturno).
Serve una vera comprensione del termine “potere” (Luna, Sole, Mercurio in quadratura a Plutone).
Potere, che è il potere di fare, di agire, di manifestare la propria libertà.
Potere, che non è il potere sugli altri, non è tirannide, non è manipolazione.
È potere personale.

Buona semina!

Luna piena in Ariete del 29 settembre 2023

La Luna piena in Ariete del 29 settembre 2023 coincide con la festa dell’Arcangelo Michele.

Nel periodo equinoziale dell’anno, quando luce e tenebre figurano in equilibrio, prima dell’inizio della fase più intima e spirituale, la Luna piena, massima espressione delle forze esteriori, si trova in Ariete, quasi a indicare la spada di Michele, contrapposta alla bilancia, indicata dal Sole nel segno della Bilancia.

Spada e bilancia sono i due simboli dell’Arcangelo, archetipo della forza esercitata in nome della giustizia. E qui vediamo che il governatore della Luna, Marte, si trova proprio in Bilancia, congiunto al Nodo lunare Sud, quindi intento a domare la coda del Drago. E lo fa sostenuto da bel sestile a Venere, sottolineando l’importanza di esercitare la forza in modo congiunto alla clemenza.

Direi che la Carta del Cielo di questa Luna piena illumina davvero la figura dell’Arcangelo Michele, esortando ognuno di noi a incontrare le forze oscure, interiori ed esteriori, e uscirne trasformati positivamente e quindi vincitori.

La vera evoluzione umana

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Mi preoccupa un po’ una nuova tendenza new age che veicola un approssimativo messaggio di “ascensione” molto rassicurante, ma che a mio parere potrebbe celare non pochi riferimenti alla realtà virtuale e al metaverso oltre ad avere un effetto narcotizzante sulla coscienza. Questo si aggiunge a fantomatici “risvegli” di massa, alla “luce” che sta arrivando e annullerà ogni tenebra e altre affermazioni di siffatta natura.

Questa è veramente l’epoca del Sé spirituale, che proseguirà per parecchi secoli, durante la quale l’umanità può (e sottolineo può perché non è un processo scontato che avviene da solo o ad opera di luminose presenze angeliche) superare la dimensione egoica e passare dall’Io al Sè spirituale, facendo ritorno alla percezione dei mondi spirituali, ma in modo cosciente e consapevole.
E ci sono davvero potenti forze spirituali che stanno favorendo questo processo, riversandosi sulla Terra, ma non svolgono da sole tutto il lavoro. È indispensabile un duro lavoro da parte del singolo, perché si tratta di un’evoluzione individuale.

Pochissimi colgono e usano queste forse che, tra l’altro, vengono spesso carpite anche da forze ostacolatrici.

Per fare realmente un percorso ispirato alla resurrezione spirituale, occorrono un serio atteggiamento etico (che non sia motivato soltando da esigenze materiali) e il distacco dalla mentalità dominante.Il tutto e subito, il pressapochismo, la faciloneria, le spinte anestezzanti, la dabbenaggine, i giudizi affrettati… sono tutti elementi di disturbo e fallimento.

Impegno, etica e autentica conoscenza spirituale sono gli unici capisaldi per chi vuole davvero cavalcare la nuova epoca. Tutto il resto, a mio avviso, sono chiacchiere, distrazione, intrattenimento.

Flavio Gandini