La Storia

Quasi mai l’umanità, per andare da A a B, percorre la strada dritta. Di solito incontra bivi, deve scegliere, affronta salite e discese in un percorso tortuoso e quasi mai le cose sono come appaiono.

Ciò che sembra sbagliato, a volte, fa avanzare.
Ciò che sembra giusto, a volte, fa retrocedere.
A volte, accade il contrario.
Altre volte ancora, tentativi scoordinati portano all’affiorare di idee, proposte, soluzioni e novità positive.

Criticare tutto a prescindere è, a mio avviso, maldestro, anche se spesso ci si azzecca, perché la strada è lastricata di errori.

Scegliere è avveduto, perché è l’unica arte che abbiamo.

Saggio sarà, poi, vedere con mente aperta e cuore cristallino.

Evoluzione o involuzione?

Per evolvere e svilupparsi verso una condizione migliore l’umanità deve mirare a obiettivi elevati, nobili di cuore e di pensiero.

Da decenni assistiamo, invece, allo scempio del pensiero dominante che “se gli altri fanno schifo, possiamo farlo anche noi e forse facciamo un po’ meno schifo”.
Lo abbiamo sentito dai politici corrotti e che rubavano (“lo fanno tutti”) fino ad arrivare, oggi, dove la guerra della Russia in Ucraina fa schifo, quindi le guerre dell’occidente fanno un po’ meno schifo, le oligarchie orientali fanno paura, quindi quelle occidentali la fanno un po’ meno, l’espansione dell’oriente verso l’occidente è deprecabile, quindi l’occidente che vuole inglobare l’oriente non è così male…

Inviterei a uscire da questo pensiero involutivo e distruttivo: non è questa l’unica realtà.

Si può fare di meglio.
Bisogna voler fare di meglio!

Sistema geocentrico e sistema eliocentrico

Il sistema geocentrico è un modello astronomico che pone la Terra al centro dell’Universo, con gli altri corpi celesti che ruoterebbero attorno a essa.

Ci viene raccontato (e fatto studiare) che questo fosse il modello delle civiltà antiche, ma la realtà è ben diversa.

Ci sono, infatti, documenti che attestano come già nella prima metà del III secolo a.C. Aristarco di Samo avesse elaborato un primo modello del sistema eliocentrico, rifacendosi a precedenti ancora studi dell’età pre-classica e di Ermete Trismegisto.

La stessa astrologia, che anticamente era anche astronomia, è fondata su un sistema eliocentrico fin dagli albori

La teoria eliocentrica fu dunque scartata per circa due millenni, in favore di quella geocentrica, e venne infine riconosciuta dopo il 1600-1700 con molta difficoltà, viste le numerose “polemiche” subite a questo proposito da Niccolò Copernico (1473-1543), Galileo Galilei (1564-1642) e Giovanni Keplero (1571-1630).

Il sistema copernicano, già “vecchio” di quasi duemila anni, richiese un lungo secolo di contrasti, prima che la “nuova fisica” e la religione fossero capaci di accettarlo, grazie anche ai successivi studi di Isaac Newton (1687) e, ancora dopo, nel 1750, di Alexis Clairault.

Fu nel 1757 che la Congregazione dell’Indice ritirò il decreto che vietava tutti i libri che insegnavano il movimento della Terra (anche se il Dialogo di Galileo e un paio di altri libri continuavano a essere esplicitamente inclusi) e soltanto nel 1820 la Congregazione del Sant’Uffizio decretò il permesso di trattare il movimento della Terra come un dato di fatto, rimuovendo ogni ostacolo per i cattolici.

Secondo l’ipotesi di Aristarco di Samo (III sec. a. C.) erano i pianeti a compiere le loro rivoluzioni intorno al Sole (eliocentrismo) e non intorno alla Terra (geocentrismo), modello ripreso anche da Plutarco e Simplicio e citato nel mito della caverna di Plutone, che poneva il Sole al centro, simbolo del Principio in Ermete Trismegisto.

Il modello di Aristarco coincide poi con quello proposto da Copernico 18 secoli dopo.

La scienza moderna ha quindi ripreso un discorso rimasto misteriosamente in sospeso per millenni?

Con quale presunzione ci chiede, oggi, fede cieca?

Con quale presunzione etichetta l’astrologia come stupida superstizione?

Accademia di Dermoriflessologia 2022-23

Sono APERTE le ISCRIZIONI
per l’ANNO ACCADEMICO DI DERMORIFLESSOLOGIA 2022-23

Accademia di Dermoriflessologia 2022-23 a Boffalora d’Adda (Lo)

Docente: Flavio Gandini (ideatore della Dermoriflessologia®)

Per informazioni:
formazione@dermoriflessologia.it – vega@vega2000.it
Tel: 335/7065167 (Flavio)

La Dermoriflessologia è una disciplina olistica dedicata al benessere psicofisico e all’evoluzione spirituale, che unisce antiche conoscenze esoteriche con le scoperte dello scienziato italiano Giuseppe Calligaris. Si avvale di una tecnica riflessologica che interagisce con l’energia psicofisica attraverso semplici stimolazioni cutanee.

La Dermoriflessologia si basa sulla capacità del corpo di conservare memoria del proprio vissuto e su quella della pelle di essere uno specchio fedele di corpo e anima. Emozioni e pensieri influenzano lo stato fisico, le condizioni fisiche influenzano pensieri ed emozioni. Questa relazione si riflette sulla pelle, dove possiamo individuare i flussi energetici e le memorie cristallizzate nel corpo.

La Dermoriflessologia consente di:

✔ rilevare le condizioni psicofisiche;

✔ inviare segnali a corpo e psiche per indurre risposte di auto-guarigione;

✔ portare alla luce la vera personalità;

✔ promuovere la risoluzione dei traumi e la liberazione dai condizionamenti derivati da episodi stressanti o dolorosi;

✔ stimolare sentimenti positivi;

✔ amplificare e pilotare l’attività onirica;

✔ risvegliare le facoltà superiori.

Il programma didattico prevede 8 week-end più gli esami:

La costituzione energetica (2 week-end)
10-11/9/2022 (in presenza) – 15-16/10/2022 (online)

La costituzione quadripartita dell’uomo, le 10 Linee Primarie, che analizzano i flussi d’energia e di memoria, svelando i meccanismi delle corrispondenze psicosomatiche.

La simbologia emotiva (1 week-end)
19-20-/11/2021 (online)

Le immagini simboliche che offrono la possibilità di dialogare con l’inconscio.

Il Codice Psicosomatico (2 week-end)
7-8/1/2023 (online) – 15-16/4/2023 (in presenza)

Le 96 Linee Secondarie e le Placche cutanee mostrano e riequilibrano i sentimenti specifici.

Il Potere dei Sogni (1 week-end)
11-12/2/2023 (online)

Le Placche oniriche trasformano i sogni in alleati. Si polarizzano, ricordano e interpretano.

Riflessologia della Memoria (1 week-end)
13-14/5/2023 (in presenza)

Le Placche delle Età e L’albero degli Eroi attivano il contatto con il Tempo e il Luogo, la Dinamica del Ricordo promuove l’elaborazione del vissuto emozionale.

Sperimentazione, pratica, esami (1 week-end)
17-16/6/2023 (in presenza)

Laboratorio e approfondimenti.

Sede: Associazione Vega, via Pietro Nenni 28/4, Boffalora d’Adda (LO)

PRENOTAZIONI ENTRO IL 31 AGOSTO 2023

Associazione Vega: 335 7065167 (pomeriggio)
Email: formazione@dermoriflessologia.it – info@vega2000.it

La fine di un mondo e l’inizio di uno nuovo

“QUELLO CHE IL BRUCO CHIAMA FINE DEL MONDO,
IL RESTO DEL MONDO LO CHIAMA FARFALLA”
Lao Tzu

Gli ultimi anni hanno messo in luce una realtà che non incontra il favore di tutti, una realtà dove un “sistema organizzato” sta manovrando pesantemente per attuare cambiamenti sociali, culturali, economici, politici e tecnologici, che coinvolgono la vita di tutti i cittadini.
Alcuni individui erano già abbastanza preparati a questa “fine di un mondo”, perché avevano creato una propria vita fuori dal “sistema” e hanno, pertanto, potuto rispondere velocemente sia dal punto di vista psicologico sia dal punto di vista pratico.
Altri, invece, sono stati travolti dagli eventi e da una serie di emozioni molto forti che li hanno costretti a decidere se aderire alla guida del “sistema” oppure resistere.

Chi ha scelto di resistere, lo ha fatto per rivendicare la propria libertà, l’autodeterminazione, la volontà di vivere secondo principi umani e spirituali al posto che secondo criteri disumani e tecnocratici. Molti di questi individui, non preparati a questa “fine di un mondo”, si sono trovati allo sbando.

I problemi emersi sono molti e diversi: la famiglia, il lavoro, i figli, le relazioni…
Qualcuno ha perso il lavoro oppure, pur conservandolo tra mille peripezie, oggi vorrebbe cambiarlo, perché non lo sente più adatto a sé e perché si sente esposto ai ricatti del potere.
Alcuni hanno intrapreso tentativi di strade alternative per l’educazione del figli.
Moltissimi non si riconoscono più nella società, si guardano attorno e si sentono alieni in una terra straniera e ostile.

La realtà, però, è più rosea di quel che sembra. Ogni “fine di un mondo” prepara l’inizio di un mondo nuovo. Sta a chi ha scelto di resistere il compito di creare la nuova realtà sulla base di principi di umanità e spiritualità. Per chi vuole e accetta di cogliere questa occasione, si apre una splendida avventura.

La domanda che molti si fanno, a questo punto, è: costruire dentro al “sistema” o fuori dal “sistema”?
Bene, siamo sinceri, operare all’interno del sistema è una scelta fallimentare. Il sistema è organizzato da tempo immemore, è esperto nel proprio gioco, ha strumenti pressoché infiniti e, cosa ancor più importante, ha deciso sia gioco sia il territorio sia le regole.
In una parola: questa è la loro guerra.

Davvero vogliamo sprecare il nostro tempo in una guerra che non ci appartiene?
Non sarebbe più saggio (e anche più divertente) creare qualcosa di nuovo, fuori dagli schemi, liberi da un’ingerenza che ci farebbe soltanto disperdere energie?
Per chi lo vuole, la “fine del mondo” è già stata, ora si tratta di diventare farfalla!

Gli strumenti, psicologici e pratici, ci sono.
Ne parleremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane…

Ascoltare

“Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai.”
Ernest Hemingway

È vero! Mi chiedo spesso come possa mancare la curiosità di conoscere persone, luoghi, cose nuove; eppure sono molti quelli che si accontentano delle loro quattro mura, mentali e fisiche. Non ascoltano, neanche quando fanno domande, come se le risposte fossero già scritte nella loro testa, e restano lì, imprigionati in un piccolo mondo, perdendosi la meraviglia della scoperta.

E invece il mondo è talmente vario, che una sola vita non basta ad abbracciarlo tutto.

Mi affascinano gli individui, con le loro storie, i loro perché, i punti di vista, le conoscenze e le scelte di vita. Mi affascinano le città, le architetture, le case, l’urbanistica, specchio di un’umanità ricca di tradizioni e cultura. Mi affascina la natura, con le sue infinite manifestazioni e la sua infinita saggezza. Mi affascinano gli animali, con la loro immensa ricchezza.

Guardare, toccare, ascoltare, annusare il mondo e gustare la vita in tutte le sue sfumature… questo è esistere…

Buona giornata!

Samantha Fumagalli

Sei vie

“Dove regna grande odio, è il vincolo della rinascita infernale;
dove regna grande avarizia, è il vincolo dei Mani (preta);
dove regna grande stupidità, è il vincolo dei bruti;
dove regna grande passione, è il vincolo della nascita umana;
dove regna grande invidia, è il vincolo dei titani (asura);
dove regna grande orgoglio, è il vincolo degli Dèi.

Questi sono i sei avvincenti legami della non-liberazione.

Avere una grande fede, è una via alla Liberazione;
avere fiducia in Maestri provati, è una via alla Liberazione;
consacrarsi a un puro voto, è una via alla Liberazione;
andare per montagne selvagge, è una via alla Liberazione;
vivere in solitudine, è una via alla Liberazione;
praticare l’azione magica, è una via alla Liberazione.

Queste sono le sei vie della Liberazione conseguita con vari mezzi.”

Milarepa

Luna piena in Capricorno

13 luglio 2022

È una Luna di terra, dura, ma che offre risvolti interessanti, ricevendo gli influssi dei due pianeti governatori del segno: Saturno e Urano.
Saturno conferisce logica alle intuizioni lunari. Urano dona uno spiccato senso dell’opportunismo.

Possiamo usare questo momento per decifrare proficuamente i segnali che arrivano dalla nostra sensibilità animica e cogliere al volo qualche buona occasione.

È anche un buon momento per fare pulizia di ciò che non serve più e per affinare gli strumenti di autodifesa in un’ottica di sviluppo futuro, stando attenti, però, a non chiudersi troppo nel proprio guscio e a non inaridirsi nei confronti delle semplici emozioni del quotidiano.

Per quelli impegnati in un’impresa ardita sarà l’occasione per picchi esplosivi di emozione, per uno slancio lunare-marziale molto speciale.

Buona luna piena!

Riflessioni alternative sul perdono

Il significato del termine “perdonare”, nel vocabolario Treccani, recita:

“Non tenere in considerazione il male ricevuto da altri, rinunciando a propositi di vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, e annullando in sé ogni risentimento verso l’autore dell’offesa o del danno”.

Corretto.

Ma da cosa nasce l’esigenza di perdonare?
Nasce dal fatto di aver considerato qualcosa come un male, un’offesa o un danno.E perché è stata considerata in questo modo?
Probabilmente perché se ne è sofferto e si reputa che abbia lasciato strascichi psicologici o fisici che limitano la propria vita. E forse anche perché l’autore del presunto danno perpetua ancora l’offesa.

Ma spostando l’attenzione su altre situazioni dell’esistenza, possiamo accorgerci che la valutazione cambia. Per esempio, quando ci si tuffa nel mare mosso, si considerano le onde come un affronto personale? O se la pelle si scotta al sole o si irrita per aver toccato inavvertitamente l’ortica, ci si arrabbia e si pensa di aver subito un danno? No. Le onde sono una prerogativa del mare, il sole scalda e può scottare, l’ortica è urticante per sua natura.

Di fronte a questo genere di problemi, non nasce il bisogno di perdonare alcunché, né il mare, né il sole, né l’ortica. Loro sono semplicemente ciò che sono e noi impariamo a trattare con loro o a evitarli, se non ci piacciono.
Sempplicemente, l’esperienza insegna e ne facciamo tesoro.

Quindi, quando si impara, si cresce e si migliora, dopo aver vissuto una situazione difficile o dopo aver avuto rapporti con una persona che ha causato problemi o danni, non c’è bisogno di perdonare niente e nessuno. Anzi, se vogliamo, ci sarebbe da ringraziare, perché l’esperienza ci ha messo alla prova, arricchito e migliorato.

Non è che il rancore e il desiderio di punizione, e la conseguente necessità di perdonare, nascono dalla nostra stessa incapacità?
L’incapacità di accettare le cose e le persone così come sono, senza volerle cambiare a tutti i costi.
L’incapacità di imparare, cambiare e migliorare in prima persona.
L’incapacità di fare meglio, quando non si apprezza ciò che ha fatto qualcun altro.
L’incapacità di assumersi la responsabilità della propria vita.

Capire le cause di un problema non serve a trovare un colpevole, ma una migliore risposta alla vita.

Samantha Fumagalli