Semi di luce

Insieme a Flavio Gandini scopriamo le enormi potenzialità racchiuse nei sogni, potenzialità che ci sono naturalmente offerte dall’innata capacità di sognare e lasciare campo libero all’inconscio. Quando scivoliamo nel sonno, il corpo si rilassa e la mente allenta la presa sulla realtà, permettendo all’anima di sondare territori inesplorati e sperimentare diversi livelli di consapevolezza. Da questa dimensione, la parte più profonda di noi può mandarci segnali, farci sapere quali sono le più autentiche aspirazioni, metterci al corrente di problemi che la razionalità non riesce a riconoscere, suggerirci soluzioni creative e offrirci intuizioni e chiarimenti.

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Il Tema natale non è un “consulto”

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Un consulto astrologico personale è quando si affronta una tematica particolare, si risponde a un quesito, si valuta come sciogliere un nodo o come risolvere un problema che continua a ripresentarsi nella vita o quando si dà un’occhiata alle spinte astrali per l’imminente futuro o per un determinato evento o alle forze in gioco in un rapporto, sia esso familiare, di coppia, lavorativo, eccetera.

Un Tema natale, invece, è molto di più.

UN TEMA DI NASCITA È PER LA VITA. È l’analisi accurata e approfondita della carta astrale di un individuo, in cui si osservano e si studiano moltissimi elementi per estrapolare la personalità, il temperamento, le qualità dell’anima, le dinamiche familiari, i talenti, le possibilità, i limiti, le capacità lavorative, le doti intellettive, le relazioni interpersonali e quelle sentimentali, la gestione del denaro, i pericoli, le aspirazioni, il destino, il ruolo sociale, il successo e altro ancora.

Il Tema natale è la mappa astrale di un essere umano e di una vita intera e non può ridursi a un’oretta di consulto.

In un’oretta di consulto si può tracciare qualche pennellata di un Tema di nascita, portando in evidenza gli aspetti più salienti, ma non si farà mai il quadro completo.

A essere sincera, neanche con 10 pagine scritte fitte fitte si potrà dire tutto di un individuo e della sua vita, sia perché una Carta astrale si presta a moltissimi approfondimenti sia perché bisogna vedere come risponde il singolo ai suggerimenti degli astri e quindi, anche qui, si può andare oltre e più in profondità.

Come diceva Tommaso d’Aquino: “Astra inclinant, non necessitant”, cioè “gli astri predispongono, ma non costringono”.
E anche su questa verità ci sarebbe molto da dire…

Samantha Fumagalli

La Voce degli Astri

Anno nuovo, vita nuova!

Oggi inauguro il mio canale YouTube

La Voce degli Astri 🥳

Se avete piacere, venite a curiosare… siete i benvenuti!

intanto vi lascio il primo video, dove parlo di

ASTRI E NUOVA ERA – DAL PASSATO AI GIORNI NOSTRI

Un viaggio per comprendere meglio i tempi contemporanei.
Un viaggio nelle Ere astrologiche, a partire da quella del Leone per finire con quella dell’Acquario, passando per le Ere del Cancro, dei Gemelli, del Toro, dell’Ariete fino a quella che stiamo salutando, ossia l’Era dei Pesci. La processione degli equinozi determina un passaggio epocale che influenzerà l’umanità per oltre duemila anni. Vediamo insieme i simboli, la storia, i cambiamenti, le caratteristiche, i miti e molto altro.

Buona serata e buona vita!

L’astrologia è “solo” scienza?

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Sarebbe ora e sarebbe giusto che l’astrologia si liberasse dalla frustrante aura di insensatezza e ridicolaggine che la avvolge e che, per lo più, le deriva dalla larghissima diffusione di oroscopi da rotocalco e astrologi da varietà, che sono francamente da prendere come un puro passatempo e con allegra ironia.
Il desiderio di riscatto, mi pare di notare, sta però infervorando gli animi di molti studiosi e praticanti, i quali cercano di rivendicare la scientificità dell’astrologia, dileggiando chi rispetta questa disciplina come arte e sapere antico, ancor prima che come scienza, e che ne conferma il valore simbolico, e non soltanto statistico.
Con ciò non nego che l’astrologia sia una scienza, in quanto il suo sistema è congruo con quanto viene definito “scienza”. Riporto dalla Treccani alla voce relativa: “sapere, dottrina, insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente a partire da principi fissati univocamente e ottenute con metodologie rigorose, secondo criteri propri delle diverse epoche storiche”.
E l’astrologia risponde a tutto questo. Ma l’astrologia è molto di più, perché l’astrologo, grazie al sistema di simboli, può accedere a percezioni del reale che altrimenti resterebbero al di fuori del suo sapere cosciente. Il linguaggio astrologico può aiutare a compensare alcune mancanze dell’organizzazione cosciente della mente e spingere la conoscenza verso livelli più alti, che si avvalgono dell’intuito e del sapere metafisico.
Cercare di ridare lustro all’astrologia, rivendicandone soltanto la scientificità e la validità statistica, equivale a sminuirla, togliendole quel valore aggiuntivo che le è proprio.Parlare soltanto di “metodo scientifico”, di “casistica”, di “ripetibilità”, di “statistica”, di “rigore”, è riduttivo.
È tutto vero, per carità, senza i fattori appena elencati, l’astrologia rischierebbe di finire preda di interpretazioni aleatorie, confermando le accuse dei suoi detrattori.
Tuttavia, rivendicare per l’astrologia un approccio meccanicistico e materialistico nel tentativo di farla accettare, significa svenderla al ricatto scientista, lo stesso che ha svilito l’ars medica, facendola passare dalla scienza che studia l’uomo nel suo insieme e persegue il suo benessere (“lo scopo dell’arte medica è la salute, il fine è ottenerla”) alla “scienza che studia le malattie” e che oggi si vede sempre più suddivisa, parzializzata e specializzata, perdendo così di vista “l’universo uomo”.

Samantha