“Il potere è sempre pericoloso.
Attrae i peggiori e corrompe i migliori.
Il potere viene dato solo a coloro che sono pronti ad abbassarsi per raccoglierlo.”
Categoria: Benessere
La fine di un mondo e l’inizio di uno nuovo
“QUELLO CHE IL BRUCO CHIAMA FINE DEL MONDO,
IL RESTO DEL MONDO LO CHIAMA FARFALLA”
Lao Tzu
Gli ultimi anni hanno messo in luce una realtà che non incontra il favore di tutti, una realtà dove un “sistema organizzato” sta manovrando pesantemente per attuare cambiamenti sociali, culturali, economici, politici e tecnologici, che coinvolgono la vita di tutti i cittadini.
Alcuni individui erano già abbastanza preparati a questa “fine di un mondo”, perché avevano creato una propria vita fuori dal “sistema” e hanno, pertanto, potuto rispondere velocemente sia dal punto di vista psicologico sia dal punto di vista pratico.
Altri, invece, sono stati travolti dagli eventi e da una serie di emozioni molto forti che li hanno costretti a decidere se aderire alla guida del “sistema” oppure resistere.
Chi ha scelto di resistere, lo ha fatto per rivendicare la propria libertà, l’autodeterminazione, la volontà di vivere secondo principi umani e spirituali al posto che secondo criteri disumani e tecnocratici. Molti di questi individui, non preparati a questa “fine di un mondo”, si sono trovati allo sbando.
I problemi emersi sono molti e diversi: la famiglia, il lavoro, i figli, le relazioni…
Qualcuno ha perso il lavoro oppure, pur conservandolo tra mille peripezie, oggi vorrebbe cambiarlo, perché non lo sente più adatto a sé e perché si sente esposto ai ricatti del potere.
Alcuni hanno intrapreso tentativi di strade alternative per l’educazione del figli.
Moltissimi non si riconoscono più nella società, si guardano attorno e si sentono alieni in una terra straniera e ostile.
La realtà, però, è più rosea di quel che sembra. Ogni “fine di un mondo” prepara l’inizio di un mondo nuovo. Sta a chi ha scelto di resistere il compito di creare la nuova realtà sulla base di principi di umanità e spiritualità. Per chi vuole e accetta di cogliere questa occasione, si apre una splendida avventura.
La domanda che molti si fanno, a questo punto, è: costruire dentro al “sistema” o fuori dal “sistema”?
Bene, siamo sinceri, operare all’interno del sistema è una scelta fallimentare. Il sistema è organizzato da tempo immemore, è esperto nel proprio gioco, ha strumenti pressoché infiniti e, cosa ancor più importante, ha deciso sia gioco sia il territorio sia le regole.
In una parola: questa è la loro guerra.
Davvero vogliamo sprecare il nostro tempo in una guerra che non ci appartiene?
Non sarebbe più saggio (e anche più divertente) creare qualcosa di nuovo, fuori dagli schemi, liberi da un’ingerenza che ci farebbe soltanto disperdere energie?
Per chi lo vuole, la “fine del mondo” è già stata, ora si tratta di diventare farfalla!
Gli strumenti, psicologici e pratici, ci sono.
Ne parleremo nei prossimi giorni e nelle prossime settimane…
Curarsi con il cibo: la sete e la fame
Potrà apparire strano, ma non è raro confondere lo stimolo della sete con quello della fame.
La parte del cervello responsabile di interpretare i due segnali è infatti la stessa, ma i sintomi sono diversi ed è opportuno riuscire a identificarli.
Tra i sintomi della disidratazione ci sono: lentezza, spossatezza, vertigini, secchezza oculare, bocca secca, mal di testa, nausea, pelle secca, costipazione.
Tra i sintomi della fame ci sono: irritabilità, debolezza, stomaco che brontola, nausea, mal di testa.
Alcuni sintomi sono comuni, ma la fame arriva, di solito, gradatamente, mentre la sete può indurre uno stimolo abbastanza veloce.
Per evitare di confondere i due stimoli, un buon sistema è quello di bere regolarmente durante la giornata, così da mantenere il corpo idratato. Un altro sistema per riconoscere se si tratta di fame o di sete è bere un bicchiere d’acqua quando insorge lo stimolo: se,dopo qualche minuto, il desiderio di mangiare persiste, allora probabilmente è fame.
Curarsi con il cibo: il caldo e la pressione
Questo post è dedicato a chi ha la pressione bassa. Soltanto a chi ha la pressione bassa, mi raccomando!
Naturalmente non è necessario che la pressione bassa sia un problema grave, ci sono parecchie persone che vivono benissimo lo stesso, perché è constituzionale. Addirittura è considerata una condizione salutare.
Ma può trasformarsi in un fastidio, quando il caldo è così elevato e dura tanto a lungo. Può portare stanchezza, lentezza ed energie inferiori rispetto al solito.
In questi casi, un utile aiuto arriva dal rosmarino, tonico eccezionale, che ha anche la prerogativa di alzare un po’ la pressione.
Si mette a bollire un litro di acqua, al bollore si aggiunge qualche rametto di rosmarino fresco (4-6 rametti), si spegne il fuoco e si lascia riposare per circa 15 minuti. Si filtra, si imbottiglia e si conferva in frigorifero per 2-3 giorni.
Come tonico è sufficiente berne mezzo bicchiere una-due volte al giorno.
Dopo il pasto è anche un digestivo
La foto è solo indicativa, perché i rametti non vanno messi in bottiglia.
Ascoltare
“Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai.”
Ernest Hemingway
È vero! Mi chiedo spesso come possa mancare la curiosità di conoscere persone, luoghi, cose nuove; eppure sono molti quelli che si accontentano delle loro quattro mura, mentali e fisiche. Non ascoltano, neanche quando fanno domande, come se le risposte fossero già scritte nella loro testa, e restano lì, imprigionati in un piccolo mondo, perdendosi la meraviglia della scoperta.
E invece il mondo è talmente vario, che una sola vita non basta ad abbracciarlo tutto.
Mi affascinano gli individui, con le loro storie, i loro perché, i punti di vista, le conoscenze e le scelte di vita. Mi affascinano le città, le architetture, le case, l’urbanistica, specchio di un’umanità ricca di tradizioni e cultura. Mi affascina la natura, con le sue infinite manifestazioni e la sua infinita saggezza. Mi affascinano gli animali, con la loro immensa ricchezza.
Guardare, toccare, ascoltare, annusare il mondo e gustare la vita in tutte le sue sfumature… questo è esistere…
Buona giornata!
Samantha Fumagalli
Sei vie
“Dove regna grande odio, è il vincolo della rinascita infernale;
dove regna grande avarizia, è il vincolo dei Mani (preta);
dove regna grande stupidità, è il vincolo dei bruti;
dove regna grande passione, è il vincolo della nascita umana;
dove regna grande invidia, è il vincolo dei titani (asura);
dove regna grande orgoglio, è il vincolo degli Dèi.
Questi sono i sei avvincenti legami della non-liberazione.
Avere una grande fede, è una via alla Liberazione;
avere fiducia in Maestri provati, è una via alla Liberazione;
consacrarsi a un puro voto, è una via alla Liberazione;
andare per montagne selvagge, è una via alla Liberazione;
vivere in solitudine, è una via alla Liberazione;
praticare l’azione magica, è una via alla Liberazione.
Queste sono le sei vie della Liberazione conseguita con vari mezzi.”
Milarepa
Luna piena in Capricorno
13 luglio 2022
È una Luna di terra, dura, ma che offre risvolti interessanti, ricevendo gli influssi dei due pianeti governatori del segno: Saturno e Urano.
Saturno conferisce logica alle intuizioni lunari. Urano dona uno spiccato senso dell’opportunismo.
Possiamo usare questo momento per decifrare proficuamente i segnali che arrivano dalla nostra sensibilità animica e cogliere al volo qualche buona occasione.
È anche un buon momento per fare pulizia di ciò che non serve più e per affinare gli strumenti di autodifesa in un’ottica di sviluppo futuro, stando attenti, però, a non chiudersi troppo nel proprio guscio e a non inaridirsi nei confronti delle semplici emozioni del quotidiano.
Per quelli impegnati in un’impresa ardita sarà l’occasione per picchi esplosivi di emozione, per uno slancio lunare-marziale molto speciale.
Buona luna piena!
Riflessioni alternative sul perdono
Il significato del termine “perdonare”, nel vocabolario Treccani, recita:
“Non tenere in considerazione il male ricevuto da altri, rinunciando a propositi di vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, e annullando in sé ogni risentimento verso l’autore dell’offesa o del danno”.
Corretto.
Ma da cosa nasce l’esigenza di perdonare?
Nasce dal fatto di aver considerato qualcosa come un male, un’offesa o un danno.E perché è stata considerata in questo modo?
Probabilmente perché se ne è sofferto e si reputa che abbia lasciato strascichi psicologici o fisici che limitano la propria vita. E forse anche perché l’autore del presunto danno perpetua ancora l’offesa.
Ma spostando l’attenzione su altre situazioni dell’esistenza, possiamo accorgerci che la valutazione cambia. Per esempio, quando ci si tuffa nel mare mosso, si considerano le onde come un affronto personale? O se la pelle si scotta al sole o si irrita per aver toccato inavvertitamente l’ortica, ci si arrabbia e si pensa di aver subito un danno? No. Le onde sono una prerogativa del mare, il sole scalda e può scottare, l’ortica è urticante per sua natura.
Di fronte a questo genere di problemi, non nasce il bisogno di perdonare alcunché, né il mare, né il sole, né l’ortica. Loro sono semplicemente ciò che sono e noi impariamo a trattare con loro o a evitarli, se non ci piacciono.
Sempplicemente, l’esperienza insegna e ne facciamo tesoro.
Quindi, quando si impara, si cresce e si migliora, dopo aver vissuto una situazione difficile o dopo aver avuto rapporti con una persona che ha causato problemi o danni, non c’è bisogno di perdonare niente e nessuno. Anzi, se vogliamo, ci sarebbe da ringraziare, perché l’esperienza ci ha messo alla prova, arricchito e migliorato.
Non è che il rancore e il desiderio di punizione, e la conseguente necessità di perdonare, nascono dalla nostra stessa incapacità?
L’incapacità di accettare le cose e le persone così come sono, senza volerle cambiare a tutti i costi.
L’incapacità di imparare, cambiare e migliorare in prima persona.
L’incapacità di fare meglio, quando non si apprezza ciò che ha fatto qualcun altro.
L’incapacità di assumersi la responsabilità della propria vita.
Capire le cause di un problema non serve a trovare un colpevole, ma una migliore risposta alla vita.
Samantha Fumagalli
Gli influssi degli astri
Sappiamo tutti che il moto di rivoluzione della Terra attorno al Sole scandisce i cicli stagionali e che il moto di rotazione determina l’alternarsi del giorno e della notte, ma la funzione di quest’astro si spinge ben oltre. Il flusso energetico solare, che penetra nella biosfera, mantiene ogni forma di vita presente sulla terra e ne influenza la vitalità. La sua luce, penetrando attraverso l’occhio umano, regola l’orologio biologico interno, stabilendo i ritmi circadiani endogeni e processi fisiologici come il sonno e la fame. La quantità di irraggiamento solare, che raggiunge il suolo terrestre, svolge un’azione significativa anche sulle malattie stagionali, tant’è che nelle zone temperate degli emisferi nord e sud del mondo le influenze si sviluppano nei periodi invernali e autunnali, mentre nella fascia equatoriale sono sempre presenti, seppure con intensità ridotta. È inoltre provato, empiricamente e scientificamente, che l’energia solare influenza la nostra salute e il nostro umore.
Non è casuale, dunque, che l’astrologia abbia da sempre attribuito un’importanza centrale a quest’astro, tanto da conferirgli l’identificazione del nostro io vitale e della nostra personalità manifesta. Come il Sole è, in astronomia, al centro del nostro Sistema solare e con la sua forza gravitazionale tiene legati i pianeti al loro corso, così il Sole è, in astrologia, il centro di gravità della personalità umana e costituisce il punto focale di coordinamento degli influssi di tutti gli altri pianeti.
Il Sole corrisponde alla formazione dell’ego, alla sensazione di essere una persona distinta dalle altre e ci fornisce l’imprinting sull’interpretazione soggettiva del mondo e il focus organizzativo della capacità di scegliere e agire in modo positivo.
La Terra impiega un anno a compiere un giro completo attorno al Sole e quindi l’astro soggiorna circa un mese in ognuno dei dodici segni astrologici, scandendo la nostra vita in un meraviglioso racconto, che parla di stagioni, di fioriture e avvizzimenti, di lavori ed esperienze da trasformare in insegnamenti, di dolcezze e rigori elargiti della natura.
In maniera similare, anche la Luna esercita un’azione non trascurabile sulla Terra. La scienza ha ampiamente dimostrato che il nostro satellite influisce a livello gravitazionale, dove è responsabile di causare vere e proprie maree atmosferiche, che agiscono sia sugli oceani sia sulla deformazione terrestre. Le fasi lunari, inoltre, influenzano la vegetazione, i cicli riproduttivi e lo stato emotivo degli esseri viventi. E, proprio in virtù delle sue caratteristiche, in astrologia la Luna identifica la sensibilità emotiva.
La Luna è la capacità di sentire e di rispondere emotivamente alla vita, rappresenta l’anima, quel soffio vitale e incorporeo che sgorga spontaneo dall’inconscio, si impressiona di fronte agli eventi, risponde alla vita e si gode intensamente ogni singolo istante, sia esso di entusiasmante amore o di terrificante paura.
Se il Sole-ego è l’unico che può permetterci di plasmare il nostro mondo, è soltanto la Luna-anima che può farci splendere gli occhi davanti a tutte le manifestazioni del Creato, incluse le nostre e le altrui creazioni.
L’umana sensibilità è volubile e pronta a rispondere alla vita e la Luna, infatti, in soli 28 giorni compie il giro completo dello Zodiaco, sostando poco più di due giorni in ciascun segno.
A completare l’interpretazione della Luna, in astrologia troviamo anche la Luna Nera, che indica uno dei due fuochi dell’orbita lunare e viene esaminata come se fosse un pianeta, anche se non corrisponde a un vero corpo celeste. Si tratta, infatti, di un punto vuoto, che si muove rispetto alla Terra seguendo la processione absidale dell’orbita lunare, e che impiega quasi 9 anni a completare il giro dello Zodiaco.
La Luna Nera affianca il simbolismo lunare di anima con il suo significato di lato ombra, ovvero quella parte dell’inconscio in cui troviamo le parti più oscure e inquietanti della personalità, come le paure ancestrali, le esperienze angosciose, gli impulsi di ribellione, gli istinti repressi, le pulsioni profonde, la sensualità, la libertà individuale. Insomma, tutti quegli aspetti che lo psichiatra Carl Gustav Jung raccomandava di rendere coscienti per non soccombere alla loro dirompente potenza.
Questo punto del cielo è collegato in modo particolare alla femminilità istintiva, presente in entrambe i sessi, seppure con espressioni differenti, e alle pulsioni sessuali. È ciò che possiamo riportare all’archetipo originario della Grande Madre ed è sostanzialmente un’immagine interna, che non fa parte della sfera conscia, e per incontrarla necessita di un viaggio interiore tra le pieghe segrete della nostra psiche.
Come logica conseguenza degli influssi del Sole e della Luna, scientificamente dimostrati, dobbiamo dedurre che tutti i pianeti del nostro sistema solare producano effetti sulla Terra e sui suoi abitanti, anche se la scienza non si è ancora occupata di studiarli in maniera approfondita, e che la Terra stessa influisca sullo stato d’essere degli altri corpi celesti.
In astrologia, tali effetti sugli uomini sono stati studiati da millenni, giungendo a un’interpretazione che è stata suffragata da milioni e milioni di conferme.
Ogni pianeta riveste precise funzioni psichiche, che assumono colorazioni e inclinazioni diverse a seconda della posizione del corpo celeste nel tema natale individuale. Il segno zodiacale ci dice in quale modalità si esprime una determinata funzione psichica, la casa ci mostra il suo settore privilegiato, il suo campo d’azione, e gli aspetti ci raccontano le alleanze, le frizioni e le opposizioni della nostra interiorità.
Vediamo, dunque, che Mercurio influenza la nostra percezione, l’intelligenza, le capacità di ascoltare, leggere, studiare e imparare, ma anche quelle di comunicare, insegnare e scrivere.
Il dio alato del nostro cielo interiore è curioso, veloce, furbo, ed è il fedele messaggero del Sole-personalità, al quale deve riportare ogni informazione, anche allo stato grezzo, senza preoccuparsi di null’altro.
Abbiamo, poi, Venere, che individua l’affettività, la facoltà di creare relazioni emotive durevoli e orienta il nostro senso estetico. La dea dell’amore e della bellezza ci fa innamorare, ci fa commuovere davanti a un paesaggio meraviglioso o di fronte a un’opera d’arte, ci indica la strada dell’equilibrio, della serenità e della pace interiore. Venere influenza la capacità di provare simpatia, empatia e di stringere amicizie e alleanze diplomatiche.
Marte rappresenta lo sviluppo della volontà, il coraggio, l’aggressività e l’intraprendenza. Il dio della guerra influenza il nostro desiderio di autodeterminazione, la nostra forza, la facoltà di provare diffidenza e irritazione, di dire di no e, se necessario, di scatenare tempeste. Può spingerci a essere crudeli ed egoisti, ma se impariamo a cavalcare la sua dirompente energia, si dimostrerà un eccellente alleato per la sopravvivenza.
I primi pianeti sono piuttosto veloci a percorrere il giro dello Zodiaco, Mercurio e Venere impiegano infatti un anno, sostando in ogni segno circa un mese, mentre Marte ci mette due anni. Da qui in avanti, il moto dei pianeti si fa più lento, andando a imprimere alle nostre vite influenze più tenaci e durature: Giove completa il giro in 12 anni e Saturno ne impiega 29.
Dopo il pianeta rosso, incontriamo Giove, da tutti conosciuto come il portatore di fortuna, anche se questa è soltanto una piccola parte della sua funzione, perché Giove, in realtà, simboleggia la fede nella vita, l’espansione della vitalità, il buon umore. E non è a caso che, per rafforzare in noi questi istinti primari, Giove elargisca la buona sorte. Il re degli dèi è un re buono, generoso, simpatico, un dio che si adopera affinché non venga mai meno la certezza che la vita meriti sempre di essere vissuta. Il rischio celato in tanta entusiastica fiducia è quello di non riuscire a vedere i pericoli del mondo e dare per scontata la fortuna. Serve equilibrio per mettere a frutto i doni di questo pianeta.
Di mettere alla prova la nostra fede, invece, se ne incarica Saturno, ponendo sul nostro cammino prove e ostacoli da superare. Il titano Crono, signore del tempo, ci insegna a sviluppare l’autodisciplina, il rigore e la giustizia per indurci a dimostrare di avere davvero fede nella realizzazione del nostro destino e poter giungere a un autentico rispetto di noi stessi. Certo, può portare a momenti di tristezza, può causare sofferenza e imporci cammini solitari, ma il suo scopo è farci scoprire la nostra vera essenza e spronarci a essere fedeli a noi stessi.
Dopo Saturno, entriamo nel campo dei pianeti invisibili a occhio nudo: Urano, Nettuno e Plutone. Questi tre corpi celesti, anche in virtù del tempo di soggiorno in ogni segno zodiacale, influenzano maggiormente le caratteristiche generazionali e le epoche storiche. Urano, infatti, impiega 80 anni a fare un giro completo, sostando in un segno per circa 6-7 anni, Nettuno ci mette 164 anni, soggiornando per circa 14 anni in ogni segno, e a Plutone servono addirittura 250 anni per completare il suo percorso e circa 21 per uscire da un segno. Ciò non toglie che i tre pianeti cosiddetti lenti abbiano un influsso anche nella vita del singolo, sia per quanto concerne il tema natale, sia per i transiti, ma spesso il loro insegnamento si riesce a mettere a frutto soltanto grazie a un lavoro volontario di autoanalisi su se stessi.
Urano simboleggia lo sviluppo dell’individualità in un’ottica più di ricerca della verità che non di mero egocentrismo o individualismo. A tale scopo, stimola la capacità di mettere in discussione il potere precostituito e di rendersi disponibili ai cambiamenti, anche quelli capaci di rivoluzionare l’esistenza, nell’intento di camminare la propria autentica missione di vita. In un tema individuale, il dio del cielo rivela le propensioni a questi impulsi di natura psichica e spirituale, che per essere rappresentati attivamente necessitano dell’intervento consapevole del soggetto, altrimenti si limita a segnalare gli ambiti nei quali saremo soggetti a scossoni o a subire ribaltamenti di situazioni.
Nettuno raffigura la coscienza e gli stati alterati di coscienza, la fantasia, l’intuizione, il misticismo, il sentimento religioso e la consapevolezza del divino in noi. Fornisce, inoltre, indicazioni sull’uso o l’abuso di farmaci e droghe. Anche in questo caso, il dio del mare può limitarsi a segnalare aspetti prevalentemente passivi, come le reazioni automatiche, le circostanze in cui si rischia di cadere vittima di illusioni o gli eventi, per lo più nebulosi, con i quali ci si dovrà confrontare. Ma se si accoglie la sua chiamata, può diventare un potente alleato per la creatività, perché Nettuno sa fecondare la fantasia e l’immaginazione come nessun altro pianeta sa fare e, da abile navigatore dei misteriosi territori dell’irrazionale, può mostrarci come trascendere l’ego e individuare un punto d’osservazione esterno a noi.
Per ultimo incontriamo Plutone, simbolo di morte e rinascita, di trasformazione, rigenerazione e potere. Per comprendere la funzione di questo pianeta e la sua “promessa di potere”, dobbiamo imparare a conoscere i suoi due volti: quello di Ade, temuto signore dell’Aldilà, emblema della fine di tutte le cose e foriero del giorno del giudizio; e quello di Plutone, dio della ricchezza, i cui beni sono direttamente collegati alle risorse del sottosuolo e ai tesori racchiusi nelle profondità del nostro inconscio.
Il messaggio di Plutone è sostanzialmente una provocazione. Con il suo implicito porci al cospetto dell’ineluttabilità della morte, rende evidente l’assurdità di ogni limitazione e ci sprona a sognare in grande. Spetta a noi il compito di rispondere, e possiamo farlo con pretese di vanagloria, soccombendo alle nostre stesse ossessioni, oppure possiamo accettare di scendere nelle profondità della nostra psiche per imparare a discernere la verità e realizzare senza remore il nostro vero destino.
Consulti
Tema natale (Samantha Fumagalli)
Relazione scritta dell’analisi del tema natale astrologico + 1 ora di consulto
Rivoluzione solare con transiti (Samantha Fumagalli)
Relazione scritta dell’analisi dei transiti e della rivoluzione solare + 1 ora di consulto
AstroDermo (Samantha Fumagalli + Flavio Gandini)
Breve
relazione scritta sulla dinamica planetaria e psicologica da affrontare
(previo colloquio) + 1 ora e 1/2 di sessione di Dermoriflessologia,
mirata sui punti cutanei relativi ai pianeti
Astrologia e AstroDermo
L’astrologia ha sempre esercitato un fascino speciale sull’umanità e, da oltre cinquemila anni, ha chiamato a sé le più grandi civiltà del passato, le menti più brillanti, gli studiosi più geniali. Si pensi alla civiltà babilonese, a quella egizia o indiana e naturalmente quelle a noi più prossime come la greca e la romana, senza dimenticare che anche i Cinesi e i Maya hanno guardato al cielo per leggervi i segni del destino, elaborando discipline che, seppur simbolicamente diverse dalla nostra, ne condividono i criteri e i principi.
Nell’ambito del singolo possiamo ricordare personaggi del calibro di Tolomeo, Pitagora, Talete, Galilei, Keplero, Paracelso, Ermete Trismegisto, San Tommaso D’Aquino, Bacone, Sant’Agostino, il Parmigianino, Cagliostro, Giordano Bruno, Newton, Campanella e molti altri.
Quest’arte antica richiede passione, studio, apertura mentale, logica e intuizione.
Nei lunghi anni di studio, mi ha mostrato di essere ben più di un sistema previsionale.
Grazie a questa scienza possiamo:
- mettere in atto una profonda analisi psicologica auto-conoscitiva,
- comprendere il cammino che la nostra anima ha deciso di intraprendere,
- vedere le dinamiche interiori da affrontare,
- scoprire i nostri talenti e i nodi karmici da sciogliere,
- prepararci alle sfide da affrontare anno per anno.
Quanti segreti ci mostrano le stelle!
…e non mi stanco mai di addentrarmi nei prodigiosi meandri di un tema natale, scoprire gli straordinari poteri conferiti all’Anima… i talenti di cui è dotata… il cammino che si è prefissata…
È magia. Magia allo stato puro!
Samantha Fumagalli
Consulti
Tema natale (Samantha Fumagalli)
Relazione scritta dell’analisi del tema natale astrologico + 1 ora di consulto
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AstroDermo (Samantha Fumagalli + Flavio Gandini)
Breve relazione scritta sulla dinamica planetaria e psicologica da affrontare (previo colloquio) + 1 ora e 1/2 di sessione di Dermoriflessologia, mirata sui punti cutanei relativi ai pianeti