Non tutto quel che luccica…

“Normare” il “diverso”.
Includerlo forzatamente.
Censirlo.
Tutte caratteristiche del lato “oscuro” della famigerata Età dell’Acquario. Decenni in cui quest’epoca è stata presentata come portartice di libertà, spiritualità, risveglio delle coscienze e chi più ne ha più ne metta… invece, come sempre, c’è l’altra faccia della medaglia. Quella della paura e del controllo.
E cosa c’è di meglio che dare un nome e un numero a ciò che risulta “strano”, “diverso”, “alternativo”?
Ma questa non è libertà.
Questo è di nuovo controllo.
E sfocerà nell’intolleranza.
Chi uscirà dal censito, dalla catalogazione di razza, genere, eccetera, verrà spazzato via. O almeno questo è il tentativo…

E non riuscirà.

Pensieri in libertà

(senza offesa per nessuno)

Con l’avvento di Cristo è sparito qualsiasi culto collegato alla figura di Zeus-Giove, ma non è minimamente sfumata la figura di Ermes-Mercurio, tutt’altro. La filosofia ermetica è fiorita e si è sviluppata e altrettanto ha fatto la tradizione nordica legata al culto di Odino. Parallelamente al Cristianesimo, queste culture hanno continuato a crescere, senza disconoscere la figura del Cristo, semplicemente contestando l’ordinamento della Chiesa.
Perché i culti pagani che regnavano prima, incentrati sulla figura di Zeus-Giove, sono spariti?
Semplice, perché l’Era era entrata nella reggenza di Ermes-Mercurio-Odino-Cristo.
Gesù, come Ermes, è messaggero divino, come lui nasce in una grotta, come lui diffonde la conoscenza, come lui impugna un bastone, come lui guarisce i malati…
Adesso stiamo passando a una nuova Era, dove la reggenza verrà sostituita. E, curiosamente, anche la Chiesa sta scricchiolando…

8 marzo 2023

Ti chiamano Ecate,
dea dai molti nomi,
Mene,
Artemide lanciatrice di dardi,
Persefone,
Signora dei cervi,
luce nel buio,
dea dai tre suoni,
dea dalle tre teste,
Selene dalle tre voci,
dea dal triplo volto,
dea dal triplo collo,
dea delle tre vie,
che tiene la fiamma perpetua in tre contenitori,
tu che offri la tripla via
e che regni sulla tripla decade.

Radice di luce

YAM, DIOSCOREA BATATAS, RADICE DI LUCE

“Questa pianta, la disocorea batatas, ha la particolarità di conservare la Luce Eterica nelle sue radici; e questa Luce Eterica sarà indispensabile per la gente in futuro….”
Rudolph Steiner

Rafforza le funzioni cognitive
Rafforza la memoria
Migliora il lavoro intellettuale
Può assistere nelle depressioni stagionali
Aiuta la concentrazione mentale
Favorisce il “metabolismo della Luce”
Aiuta a superare stress ambientali e culturali
Favorisce la salute di reni, polmoni e il metabolismo delle ghiandole surrenali
Diminuisce la tendenza alle infiammazioni
Favorisce la salute della vista
Favorisce una ritmica digestione
Aiuta a superare l’effetto dell’elettro-smog

Secondo la Medicina Cinese
Tonifica Milza e Stomaco (sintomi come diarrea, spossatezza, sudori spontanei, e mancanza di appetito).
Tonifica i polmoni (sintomi come tosse cronica, respiro ansimante dovuto a deficienze polmonari).
Tonifica i reni (sintomi come frequenti minzioni, perdite vaginali o eiaculazioni precoci causate da debolezza di reni).
In generale viene usato quando il problema è una “perdita di fluidi”
Rischiara l’intelletto e prolunga la vita

Quando è opportuno eludere…

Tutto si muove sulla scia di una gigantesca operazione psicologica che genera ipnosi di massa.
Fa parte del nuovo che avanza, della nuova Era.
E durerà secoli…
E, come sempre, ci sono e ci saranno sfide, gioie e dolori.
C’è sempre una posta in gioco, ed è di natura spirituale.

Nelle Ere, l’essere umano forma le funzioni dell’anima:
senziente, affettiva-razionale, cosciente.

E ogni volta c’è un oppositore, che ha la funzione di promuovere, attraverso l’attrito, uno di questi sviluppi.
Lucifero, Arimane, Asura.

Oggi è il tempo degli spiriti Asurici.

E quando domina l’azione di ILLUDERE, ovvero in-ludere, dal latino, portare nel gioco (il “loro”), la risposta non è lo scontro, la rivoluzione, la guerra.
La risposta è ELUDERE, ovvero e-ludere, dal latino, uscire dal gioco, prendersi gioco dell’oppositore. Sia esso in forma spirituale o materiale.

Buon elusione!

L’eco di un incantesimo…

“Nel passato ci sono le ceneri, nel presente il fuoco che ci dà l’ardore di scrivere il futuro”
da L’incantatrice

Amalia è solo una bambina, quando la morte della nonna Ofelia sconvolge la sua vita e segna per sempre il suo destino. La ritroviamo oggi, ormai trentaduenne, insegnante in una scuola d’arte, alle prese con una strisciante insoddisfazione di fondo e un tragico incidente, accaduto nel liceo dove insegna.
Il presente incalza e le domande sul suo oscuro passato si moltiplicano: cos’è successo davvero a Ofelia? Perché sua madre è sparita? Chi è veramente Dorotea? E perché nessuno vuole parlare?
Amalia accetta la sfida che la vita le sta lanciando e decide di intraprendere una ricerca sulla sua storia familiare. Tra vecchi bauli, strani amori, certezze che si sgretolano e un viaggio imprevisto, risalirà il misterioso ramo materno della famiglia e farà luce sulle sue origini, ma soprattutto scoprirà chi è veramente: non la persona banale che credeva, ma una creatura speciale.

Dermoriflessologia: i circuiti energetici

Possiamo paragonare le Linee dermoriflessologiche a circuiti di energia che scorrono nel nostro corpo. Quando i circuiti sono liberi, lo scorrere è equilibrato, continuo, armonico; quando i circuiti si intasano, il flusso si blocca o scorre in maniera discontinua o disarmonica.

Una Linea si può definire libera quando non manifesta ipersensibilità, perciò sia l’organo sia il sentimento lavorano in maniera equilibrata.

Se il flusso è ostacolato, la Linea diviene più sensibile, segnalando quelli che possiamo chiamare “blocco energetico” o “buco energetico”.

Nel primo caso, si tratta solitamente di un ristagno di energia conseguente a traumi, paure, costrizioni, resistenze, difficoltà di adattarsi o di riuscire a trasformare una situazione che crea disagio e fa soffrire.

Nel secondo caso, si tratta soprattutto di un vuoto di energia dovuto a shock intensi, rapporti interpersonali caratterizzati da dipendenze o vampirismo psichico, lavori stressanti protratti nel tempo, preoccupazioni e stati ansiosi logoranti.

Al di là di questa schematica classificazione, per forze di cose riduttiva, il risultato si traduce in uno stato di non equilibrio che genera malessere. Se riscontriamo ipersensibilità a carico di una Linea, sappiamo che il flusso dell’energia è discontinuo e che il sentimento e l’organo fisico corrispondenti stanno lavorando in maniera anomala, creando ristagni di energia (concentrazioni di forze non bene utilizzate) o scaricando la vitalità (mancanza di forze).

Questo stato non deve necessariamente far allarmare, perché può prodursi in modo passeggero, allorché certe funzioni (psicologiche, spirituali o organiche) devono svolgere, per un tempo limitato, un lavoro superiore alla norma.

Con la Dermoriflessologia possiamo agevolare il ritorno a uno stato armonico, sia nei casi transitori sia in quelli che perdurano da tempo.

Il sesso è un atto d’amore

Il genere biologico e l’orientamento sessuale sono questioni personali, da rispettare nella piena libertà individuale, non da influenzare o manipolare con bieche propagande.
Quello che andrebbe spiegato è che l’atto sessuale è un atto biologico e un atto d’amore.
Come atto biologico, serve alla riproduzione.
Come atto d’amore, serve lo spirito.
Forzare l’educazione sessuale (che educazione non è, perché si tratta di indottrinamento), soprattutto nei più giovani, con teorie che snaturano la biologia e i sentimenti, porta l’atto sessuale a un livello bassissimo di materialismo, un livello di mera soddisfazione del piacere del corpo. Un livello inferiore a quello animale, che compie quest’atto con fini biologici riproduttivi.
È un orientamento materialista, razionalista, scientista, in totale antitesi con lo sviluppo dell’anima e dello spirito.

Educare davvero, nel senso etimologico del termine di “tirar fuori”, vuol dire dare valore ai sentimenti e lasciare che ognuno segua il proprio sviluppo spontaneo e il proprio cuore. Così che l’atto sessuale sia, prima di tutto, un atto d’amore.