“Sapere di essere esattamente chi si è sempre creduto di essere;
questa consapevolezza è un potere,
così straordinario da creare una distanza incolmabile
rispetto a chi non lo possiede…”
Pietro De Angelis
Categoria: Attualità
Luna Nuova in Scorpione 13 novembre 2023 ore 9.27
di Samantha Fumagalli
Nyx, misteriosa divinità della notte, mi ha spronato a condividere il quadro astrale di questa Luna Nuova in Scorpione. Ed eccomi qui, ubbidiente all’imperativo.
In effetti, si tratta di una fase importante dell’anno, sia sotto il profilo individuale sia sotto quello mondiale, perché molte forze si stanno muovendo per fare emergere le zone d’ombra personali e collettive.
Esaminerò prima la sfera soggettiva, ovvero ciò che ognuno può fare per usare al meglio queste forze, poi mi occuperò brevemente del piano mondiale.
La Luna Nuova si verifica a 20°43′ di Scorpione, congiunta al Sole, a Marte (governatore del novilunio) e alla stella fissa di Zuben Elschemali, in opposizione a Urano a 21°04′ di Toro e in trigono a Nettuno retrogrado al 25° di Pesci.
Come sappiamo, la Luna Nuova identifica il seme di una nuova fase che crescerà con il disvelarsi della Luna fino a manifestarsi completamente nel prossimo plenilunio del 27 novembre in Gemelli.
Ora, questa Luna è governata da Marte che, trovandosi nel suo domicilio notturno, esorta a intraprendere una sorta di discesa agli inferi, animati dalla volontà e dal coraggio, per confrontarsi con le proprie paure, con i demoni interiori, le faccende irrisolte che risiedono nell’inconscio e con le ferite dell’anima, e tutto ciò con lo scopo di portare alla luce ciò che risiede nelle tenebre in un’ottica di auto-conoscenza.
L’energia guerriera di questo Marte è, da un lato, ispirata da Nettuno, quindi da ideali nobili, seppure più istintivi e caotici che riflessivi, e, dall’altro lato, è promossa da Urano che spinge a portare tutto allo scoperto, in modo abbastanza brusco e talvolta incauto.
Devo precisare che Marte è pianeta d’azione, quindi non si tratta tanto di pensare, elucubrare, rimuginare, ma di agire. È pur vero che siamo di fronte a un’azione più sotterranea che palese, ma pur sempre di azione si tratta e, facilmente, coinvolgerà gli altri o una collettività (trigono Marte-Nettuno). Quindi, anche in considerazione della scarsa prudenza di Urano, non si può escludere di tornare a casa con qualche livido, ma l’onorevole intento di fare chiarezza e raggiungere una maggior armonia interiore vale l’onere di doversi leccare un paio di ferite.
Consiglio, tuttavia, un pizzico di avvedutezza per evitare di ritrovarsi con le ossa rotte. Qualche graffio è lecito, ma è meglio non compromettere il proprio futuro a causa dell’incapacità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni (opposizione Luna-Urano). Qui un aiuto giunge dal sestile Mercurio-Venere, che ammorbidisce i toni e mira a un dialogo che ha come scopo la comprensione reciproca. Ammetto che la quadratura Mercurio-Saturno può creare qualche ostacolo nel far collimare la percezione con la logica, di contro però tende a indurre un blocco operativo quando si ha la sensazione che le facoltà intellettive non siano al top.
Complessivamente, in queste due settimane, escluderei il pericolo di grossi danni e ritengo che l’azione di portare alla luce ciò che è sepolto sia un’opera che può essere coronata da successo. L’emersione del sommerso è infatti indispensabile, se teniamo conto che con la Luna Piena del 27 novembre servirà grande lucidità per far fronte all’attrito promosso da Saturno (in aspetto di quadratura con la Luna da un lato e con il Sole e Marte dall’altro).
Un altro elemento molto favorevole è la congiunzione della Luna Nuova con la stella fissa di Zuben Elschemali. Una stella di natura venusiana e gioviale, quindi benefica e favorevole alle inclinazioni spirituali e alla ricerca di equilibrio interiore.
Sul piano mondiale vediamo la stessa necessità di un tuffo nelle tenebre per far emergere ciò che è nascosto e, purtroppo, anche le guerre possono ascriversi a tale scopo. Qui, l’onda d’urto Marte-Urano sull’asse Scorpione-Toro fa eruttare i crateri e tremare la terra in tutti i sensi, ma fa anche uscire allo scoperto il male sotterraneo. E lo possiamo vedere, per esempio, nelle guerre in Ucraina e a Gaza, che ormai rendono palesi e inconfutabili i giochi occulti di potere che hanno tenuto in scacco gli equilibri mondiali per decenni.
Questo lavoro di emersione si compie con ferrea volontà e con coraggio e, quasi sicuramente, prevede la creazione di alleanze e accordi segreti tra potenze (il 15 novembre il Sole e Marte formano un sestile con Plutone). E ciò anche a beneficio della collettività (Sole e Marte in trigono a Nettuno; sestile Nettuno-Plutone).
Vedremo verso fine mese, con la Luna Piena del 27 novembre, i primi risultati del lavoro che Marte sta compiendo con il favore delle tenebre, ma credo proprio che riuscirà a scoperchiare qualche pentolone.
Buona vita e buon novilunio!
Person of interest a Trento?
“Person of Interest” è una serie televisiva statunitense di fantascienza distopica del 2011-2016, dove viene presentata un’Intelligenza Artificiale che osserva illegalmente tutto ciò che accade nel mondo attraverso impianti di sorveglianza pubblici e privati dotati di telecamere e microfoni.
Un’IA capace di prevedere (!) i crimini.
Ovviamente si tratta di un progetto antiterroristico, nato per pronosticare crimini rilevanti ai fini della sicurezza nazionale. Siamo nel campo della predizione, perché questa IA è stata addestrata a decifrare comportamenti e frasi al fine di predire le intenzioni delle persone e quindi i crimini potenziali.
Nella serie, in modo molto rassicurante, viene detto che al governo non interessano i “crimini comuni”, ma soltanto i “crimini rilevanti” per sicurezza nazionale.
Così l’inventore-genio-miliardario e un ex ufficiale della forze speciali statunitensi si occupano di proteggere le “persone comuni” prima che il fattaccio avvenga.
Insomma, una moderna e implementata versione di Batman.
Fin qui tutto bene, siamo nel campo della cinematografia.
Un’Intelligenza Artificiale del genere, secondo me, non esiste ancora, almeno non in Occidente e non come viene presentata nella serie.
Ma come si potrebbe provare a creare un’IA di questo tipo?
Servirebbe un’esperimento su scala mondiale, di vastissime proporzioni e protratto nel tempo per creare algoritmi, addestrare e allenare le macchine a rilevare, riconoscere e catalogare i comportamenti e i discorsi della gente, nonché collegare le persone con i loro telefonini, i profili social, i siti web, ecc.
Ora, cosa sta succedendo a Trento (e sia chiaro, non solo a Trento)?
A Trento sono stati inaugurati due progetti: MARVEL e PROTECTOR, entrambi finanziati dall’Europa, il primo della durata di tre anni (2021-2023) e il secondo biennale, che fanno parte del proseguimento e dell’estensione dell’esperimento pilota, iniziato con il progetto europeo eSecurity (ISEC – DG Home Affairs, 2013/2016), con lo scopo dichiarato di ottimizzare il sistema di gestione della sicurezza pubblica.
I progetti, finanziati dall’Unione europea, prevedono la sperimentazione di una piattaforma tecnologica distribuita che raccoglie, attraverso le telecamere del sistema di video-sorveglianza e microfoni, materiale audio e video per elaborare modelli matematici in grado di riconoscere una situazione potenzialmente pericolosa.
Cosa che, a mio avviso, conferma il fatto che una simile tecnologia non è ancora pronta né operativa, ma che la stiano creando sulla pelle delle persone.
Il Comune di Trento, in accordo con la Fondazione Bruno Kessler, ha deciso quindi di applicare l’intelligenza artificiale, tramite videocamere e microfoni sparsi per la città (parchi, piazze, incroci, sottopassaggi, ecc), per monitorare in tempo reale la vita della città.
L’obiettivo, scrive il Comune, è “quello di riconoscere automaticamente la presenza/assenza di persone e discriminare situazioni potenzialmente problematiche (adunanze non pacifiche di persone, risse, attività illegali come ad es. spaccio) o problemi di traffico (congestione, incidenti, …). Tutto questo con l’obiettivo di analizzare l’andamento dei fenomeni nel tempo con sistemi di analytics e riuscire ad inviare in tempo reale un avviso alla Centrale operativa della Polizia locale in caso di situazioni potenzialmente pericolose”.
Sempre sul sito del Comune di Trento leggiamo: “in PROTECTOR si svilupperà un set di componenti tecnologiche avanzate in grado di analizzare fonti eterogenee di dati (telecamere di sorveglianza, siti web, social networks, etc.) e li combinerà attraverso il supporto di strumenti ICT basati su tecniche di intelligenza artificiale”.
È notizia recente che il Garante per la protezione dei dati personali ha contestato l’attività del Comune, volta ad allenare gli algoritmi a distinguere le situazioni di pericolo dal normale svolgimento della vita cittadina, giudicando insufficiente la tecnica utilizzata per rendere anonime le persone.
Il Comune di Trento ha ritenuto di adempiere alle richieste del Garante, mentre produrrà la documentazione per superare le criticità evidenziate.
Per concludere, mi piacerebbe sapere quanti si sentirebbero più sicuri e felici a vivere in un mondo sorvegliato da un’Intelligenza Artificiale che, osservando e ascoltando comportamenti, frequentazioni, spostamenti, azioni e discorsi, su base algoritmica, sia autorizzata a giudicare cosa può essere o diventare pericoloso, criminale, illecito, terroristico o quant’altro.
Un tale progetto non dovrebbe essere quantomeno oggetto di un referendum popolare?