Antica saggezza pagana

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Se si comprende correttamente l’antica cultura pagana, si vede dappertutto che contiene grandi e sublimi saggezze, che scandagliano a fondo la natura delle cose […] questa antica saggezza pagana era qualcosa che dava veramente all’uomo la sensazione di essere pienamente inserito nel cosmo. L’uomo che si trovava allora sulla Terra non si sentiva composto soltanto dalle sostanze e dalle forze che esistono al di fuori di lui nella vita terrena, nel regno minerale, in quello animale e vegetale. L’uomo sentiva agire dentro di sé anche le forze che orbitavano nelle stelle, nei soli, ecc. L’uomo si sentiva membro dell’intero universo, non sentiva solo in astratto di essere un’immagine del cosmo, ma dalle sue scuole misteriche riceveva le indicazioni su come doveva procedere nell’agire, nel suo modo di comportarsi, in armonia con il corso delle stelle. L’antica saggezza degli astri non era affatto quell’astrologia di puro calcolo di cui si vantano gli uomini d’oggi, ma era invece qualcosa che i capi degli antichi misteri pagani concepivano in modo che da questi misteri potessero emanare veri impulsi per l’agire, per il comportamento del singolo individuo.

Rudolf Steiner, dalla conferenza a Dornach, 1 novembre 1919

Felice equinozio d’autunno

Ora che nulla più matura, perché tutto è già maturato, ci apprestiamo a entrare nella stagione che porta dalla terra al cielo, dal godere sensoriale al sottile piacere del pensiero, dalla materia allo spirito.

Oggi, in bilico tra luce e tenebra, respiriamo il principio universale del continuo divenire, il senso dell’alternanza e dell’equilibrio, consapevoli che questa è la strada dell’armonia.

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Nuova Era e Nuovo Ordine Mondiale

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Che sia in atto un cambio epocale è fuori discussione, che sia in lavorazione da decenni un nuovo ordine mondiale anche. Che la gente lo riesca a capire nelle debite proporzione è un po’ meno fuori di discussione.

Tra chi crede a tutto ciò che propina il mainstream (senza farsi domande e senza peraltro capire nulla o quasi) e chi crede di avere capito tutto (e ha smesso di farsi domande e insieme di nutrire speranze), ci sono molte sfumature, ma tutte mi appaiono molto confuse e poco veritiere.

Credere che tutti (nazioni, leader, progetti) siano uguali e che stiano procedendo verso un unico obiettivo è irrealistico, ma lo è anche credere che ci siano buoni e cattivi, demoni e salvatori.

Non c’è un’unica meta mondiale come non c’è una parte che vuole sterminare l’umanità e un’altra che la vuole salvare.

C’è, e questo è vero, uno sviluppo tecnologico (esteso su più fronti) che pone nuovi strumenti nelle mani di chi comanda, e ci sono diverse possibilità di usare questo sviluppo.

C’è, e anche questo è vero, un importante sviluppo socioeconomico in alcune aree del mondo che richiede di prenderne atto e di trovare nuovi assetti internazionali.

Semplificando al massimo, questi due fattori creano un ventaglio di problematiche e di opportunità che stanno mettendo in crisi le vecchie strutture.

Se cambiamo nome alle insegne della propaganda occidentale, come per esempio il “cambiamento climatico”, la “transizione green”, le varie “autonomie energetiche”, eccetera, scopriamo che c’è del vero nella necessità di diversificare le fonti energetiche e il loro approvvigionamento.

Il mondo diviso in un piccolo occidente collettivo, ricco e dispendioso, e un sud esteso, povero e sfruttato, non esiste più. Gli equilibri stanno cambiando rapidamente e impongono nuove strutture organizzative.

Quando tutto il mondo, o quasi, sarà benestante, in crescita, in evoluzione, elettrificato, riscaldato e refrigerato artificialmente, industrializzato e permeato da strutture e reti informatiche avanzate (compresa l’impropriamente chiamata intelligenza artificiale), l’umanità sarà enormemente più energivora e questo impone un ripensamento su larga scala. Il problema è che mentono spudoratamente al posto che raccontarci questa ricerca di nuovi assetti.

Non vado oltre, per non fare un post-rotolone-regina, ma vedo tanta confusione, troppe illusioni, poca verità e pochissime lucide speranze costruttive (di cui ci sarebbe un gran bisogno) e mi piacerebbe che ogni tanto si spegnesse la voce e si accendesse il pensiero. Un pensiero calmo, silenzioso, cosciente, ricettivo. Per vedere al di là delle apparenze e, magari, iniziare a scorgere le connessioni metafisiche di questa straordinaria epoca.

Sì, straordinaria. Davvero più di quanto si possa immaginare.

Ne riparleremo…

Samantha Fumagalli

Plutone torna in Capricorno

Dal 2 settembre Plutone retrogrado torna in Capricorno per soggiornarvi fino al 19 novembre.

Sono possibili colpi di coda dei poteri forti, specialmente quelli dietro le quinte, che sono rappresentati appunto dal pianeta in questo segno. Il sestile a Nettuno e il trigono a Urano mettono in relazione tali colpi di coda con le masse e la tecnologia, quindi occorre prudenza nel giudicare alcuni fatti o dichiarazioni che riguardano la collettività, come le proteste, le sommosse, le elezioni, eccetera, e le notizie o le azioni relative all’informatica, ai social, alle moderne tecnologie e ai personaggi che vi gravitano attorno. Non tutto potrebbe essere come sembra, perché questo Plutone tende a muoversi nell’ombra e a far apparire le cose diverse da ciò che sono in realtà, come abbiamo visto nel recente passato. Tuttavia, Plutone qui è abbastanza orbo verso il malcontento che bolle in pentola a livello sociale e può muoversi goffamente o in modo imprudente in vista del prossimo futuro, che riserverà sorprese.

Sotto il profilo personale, è un buon momento per riconsiderare il proprio potere, piccolo o grande e di qualsiasi natura si tratti (potere e libertà di agire, autorevolezza, ascendenza sugli altri) per mettere a punto come usarlo, anche in chiave sociale, e per focalizzare i propri progetti e le alleanze.
In pratica, farsi domande e trovare risposte. Cosa posso fare? Dove posso agire? Come posso essere fedele a me stesso e contemporaneamente affermarmi? Dove posso influire significativamente anche in relazione a un gruppo, a una collettività? Quanto e dove sono davvero autorevole e quanto e dove, invece, sono soltanto autoritario? Cosa mi serve per realizzare il mio obiettivo? Con chi posso unire le forze? Come posso essere utile agli altri e allo sviluppo dell’umanità?