Autore: wp_2681616
Il senso della vita
Nessuno è nato per vivere sulla ruota del criceto.
Nemmeno il criceto.
E l’essere umano non ha come unici compiti quello di produrre e consumare.
Se non si capisce questo, non si è capito nulla del senso della vita.
La vera evoluzione umana
Mi preoccupa un po’ una nuova tendenza new age che veicola un approssimativo messaggio di “ascensione” molto rassicurante, ma che a mio parere potrebbe celare non pochi riferimenti alla realtà virtuale e al metaverso oltre ad avere un effetto narcotizzante sulla coscienza. Questo si aggiunge a fantomatici “risvegli” di massa, alla “luce” che sta arrivando e annullerà ogni tenebra e altre affermazioni di siffatta natura.
Questa è veramente l’epoca del Sé spirituale, che proseguirà per parecchi secoli, durante la quale l’umanità può (e sottolineo può perché non è un processo scontato che avviene da solo o ad opera di luminose presenze angeliche) superare la dimensione egoica e passare dall’Io al Sè spirituale, facendo ritorno alla percezione dei mondi spirituali, ma in modo cosciente e consapevole.
E ci sono davvero potenti forze spirituali che stanno favorendo questo processo, riversandosi sulla Terra, ma non svolgono da sole tutto il lavoro. È indispensabile un duro lavoro da parte del singolo, perché si tratta di un’evoluzione individuale.
Pochissimi colgono e usano queste forse che, tra l’altro, vengono spesso carpite anche da forze ostacolatrici.
Per fare realmente un percorso ispirato alla resurrezione spirituale, occorrono un serio atteggiamento etico (che non sia motivato soltando da esigenze materiali) e il distacco dalla mentalità dominante.Il tutto e subito, il pressapochismo, la faciloneria, le spinte anestezzanti, la dabbenaggine, i giudizi affrettati… sono tutti elementi di disturbo e fallimento.
Impegno, etica e autentica conoscenza spirituale sono gli unici capisaldi per chi vuole davvero cavalcare la nuova epoca. Tutto il resto, a mio avviso, sono chiacchiere, distrazione, intrattenimento.
Flavio Gandini
Felicità
“Le persone più felici non sono
necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che
traggono il meglio da ciò che hanno.”
Khalil Gibran
Luna Piena in Pesci
Il 31 Agosto 2023 alle ore 01:35
avremo la Luna piena
al grado 7°24’ dei Pesci.
La Luna piena identifica sempre l’apice delle forze di manifestazione, forze che inizieranno a diminuire con la Luna calante, portando a una fase di rilascio e tranquillità maggiore.
Questa Luna porta luce nella notte e invita a fare chiarezza nei propri propositi, in quanto non è da escludere che possa accompagnare una nuova nascita, una creazione splendente, un nuovo ciclo creativo nell’esistenza individuale. Una nuova creazione che possiamo ipotizzare fortunata, se consideriamo la congiunzione della Luna con la Stella fissa Gamma Aquarii, conosciuta nell’antichità come Sadachbia e il cui nome, di origine araba, evoca la “fortuna nelle case”.
Una curiosità: si tratta di una Stella dalle caratteristiche simili alla brillante Vega, che oltre 23 anni fa ha ispirato il nome dell’Associazione Vega, fondata per divulgare la Dermoriflessologia, gli studi del professor Calligaris e molto altro.
Ma torniamo a noi.
La Luna Piena in Pesci, congiunta a Saturno, è uno sprone a sottoporre alla prova della fattività i propri progetti, liberandosi di false illusioni e anche di pesi inutili che ostacolerebbero l’incedere verso la meta. Saturno ha sempre un influsso restrittivo, ma qui possiamo interpretarlo come una spinta a rinunciare al superfluo in un’ottica di realizzazione materiale.
Per capirci meglio, il sognare in grande va bene nella fase iniziale, quando le idee devono dilatarsi al massimo, gli orizzonti espandersi e il materiale arricchirsi. Nella seconda fase, però, occorre scremare, per far sì che il progetto sia davvero realizzabile e non resti nel mondo delle idee o, peggio, non finisca nel famigerato cassetto.
Questa Luna è quindi particolarmente proficua per pianificare al meglio la nostra direzione pratica e operativa.
Anche sotto il profilo psicologico e spirituale vi è lo stimolo a purificarsi dalle illusioni, a liberarsi dagli abbagli, dalla credulità, dalle superstizioni, dalla faciloneria new age, dalle ansie insensate, per fare spazio alla disciplina spirituale e alla chiarezza di pensiero.
Buona Vita e felice Luna piena!
Samantha Fumagalli
L’umiltà
L’umiltà del guerriero non è soltanto quella di non piegare il capo di fronte a nessuno e di non chiedere a nessuno di farlo di fronte a sé. L’umiltà del guerriero è anche quella di saper accettare la propria vita, la propria parte, la propria missione, senza piegarsi e senza recriminare, e cercando di fare del proprio meglio sempre. Con umiltà, perché consapevole di ciò che è e delle forze superiori che lo circondano, ma anche determinato a sfidare se stesso ogni giorno.
Il guerriero, in senso esoterico, non è un guerrafondaio né uno che ingaggia liti sterili con gli altri, ma è un essere umano che accoglie la vita come una sfida a crescere, evolvere e acquisire potere su se stesso.
Samantha Fumagalli
L’altro da me
Astrologicamente, l’IO è indicato dalla I casa e l’ALTRO dalla VII casa.
L’Ascendente: l’Io
Il Discendente: l’Io che incontra l’Altro
La I casa (Ascendente) corrisponde al segno dell’Ariete, per il quale l’Altro è visto tendenzialmente come un potenziale pericolo e quindi come un “nemico” da affrontare.
La VII casa (Discendente) corrisponde alla Bilancia, segno per eccellenza della mediazione tra gli esseri umani, della cooperazione e della ricerca di equilibrio.
Curiosamente, alla Bilancia-casa VII corrisponde anche la legge, così le relazioni risultano regolate e disciplinate da leggi (vedi il matrimonio, le associazioni, le società, eccetera), quasi che non ci sia modo migliore o più sicuro per “incontrare l’altro”.
Questa base relazionale si sviluppa poi nelle case e nei segni cosiddetti sociali, ma sempre troviamo dei bizzarri risvolti della medaglia. Per esempio, nella casa 9-Sagittario abbiamo lo slancio di andare oltre il proprio entourage, di scoprire nuove culture, di avvicinarsi allo “straniero”, ma l’altra faccia della medaglia è il colonialismo di cui è pregno questo settore dello Zodiaco. C’è sicuramente apertura, ma anche desiderio di indottrinamento e di “dominio”.
Proseguendo nel cerchio dello Zodiaco, vediamo che nella casa 11, corrispondente al segno dell’Acquario, nasce una nuova relazione con l’altro: l’Amicizia. Ma anche qui, sappiamo che l’Amicizia presuppone affinità, ossia un’intesa superiore caratterizzata da ideali comuni, da simpatia, da congenialità, e non si rivolge a tutti indiscriminatamente.
Insomma, sembra che “l’altro da te” sia sempre una questione spinosa da affrontare. Che si tratti del diverso per sesso, razza, cultura, mentalità, aspetto, capacità, che sia alieno o straniero, l’Altro appare come un territorio minato su cui camminare.
E lo vediamo nella Storia, nei millenni che ci riportano narrazioni di guerre, conquiste, sottomissioni, lotte per la supremazia, schiavitù, contrasti sociali, ideologici e politici, liti familiari, fratricidi, discriminazioni, ghettizzazioni, patriarcato contro matriarcato, eccetera.
E lo vediamo, ancora oggi, nel goffo e avvilente tentativo di sbandierare false ideologie di inclusione e di uguaglianza sociale, politica, economica. Niente di più ipocrita, visto che l’Altro, inteso come “diverso”, viene censito, appellato e schedato proprio allo scopo di non farlo più essere “diverso”. E niente di più simulato, visto che l’Altro, inteso come “straniero”, deve venire soggiogato al potere di chi propaganda il totalitarismo proprio allo scopo di non farlo più essere “straniero” per tradizioni, società, politica, economia.
Eppure l’astrologia ci mostra uno Zodiaco circolare, un inizio e una fine che coincidono e formano un tutt’uno. Ciò invita a creare una vera armonia interiore, che includa tutti i segni, tutti i settori, la luce e l’oscurità, e per estensione l’umanità intera. Anche perché il cerchio zodiacale è uno schema da trascendere, non una gabbia di cui essere prigionieri. Ma questo è un processo individuale, che porta anche ad accogliere l’Altro in sé, per ciò che è e non per ciò che vorremmo che fosse. Quindi senza costrizioni o storpiature, senza violenza o forzatura, e senza etichette.
Quando ogni essere umano sarà capace di accettare il proprio essere ricco e sfaccettato, fluido e in trasformazione, meraviglioso e sorprendente, e saprà accettare che anche l’altro è un essere ricco e sfaccettato, fluido e in trasformazione, meraviglioso e sorprendente, allora smetterà di giudicare, di apporre etichette e di forzare un’inclusione fasulla. Allora ognuno potrà brillare come le stelle nel firmamento e sarà uno spettacolo grandioso.
P.S. Ovviamente ho semplificato le nozioni di astrologia, che hanno molti altri significati ma che richiederebbero un libro intero per essere sviscerate e ancora non basterebbe.
Samantha Fumagalli
L’umiltà del guerriero
«L’umiltà del guerriero non è l’umiltà del mendicante. Il guerriero non abbassa la testa dinanzi a nessuno, ma nello stesso tempo non permette a nessuno di abbassare la testa dinanzi a lui. Il mendicante, invece, si butta in ginocchio e si umilia davanti a chiunque giudichi superiore, ma nello stesso tempo pretende che chiunque gli sia inferiore si umili davanti a lui.
Per questo ti ho detto prima che non posso sapere quel che sembra bene a un maestro. Io conosco soltanto l’umiltà del guerriero, e questa non mi permetterà mai di schiavizzare qualcuno».
Queste parole di Castaneda hanno risuonato in me già nel lontano 1990, quando ho letto “L’isola del tonal” per la prima volta. Non solo le condivido in pieno, ma le sento profondamente affini e vere per me, da sempre. Le voglio condividere oggi, perché credo che il tempo dei guru, dei maestri, dei leader, persino dei personaggi di spicco delle élite che plagiano il pensiero altrui e degli influencer, sia finito o quanto meno stia volgendo al termine. Non so dire se questi ruoli spariranno del tutto, ma di sicuro l’evoluzione umana è giunta al punto di in cui deve sviluppare l’anima cosciente, in preparazione del Sé spirituale, e questo è un processo che non può essere imboccato sulla scia di nessuno e a chiunque cammini su questo percorso verrà spontaneo non fare più affidamento su guru, maestri e imbonitori di folle. Ciò non esclude l’aiuto reciproco, la collaborazione e l’insegnamento, ma sempre con umiltà, l’umiltà del guerriero che non si inchina e non chiede a nessuno di inchinarsi.
Samantha Fumagalli
Chi vuole essere il Signore dell’Anello “intelligente”?
Ieri sera in TV hanno paragonato lo smart ring, ossia l’anello “intelligente” che legge i parametri vitali, che assiste nello sport e nel sonno, che interagisce con il telefono, il comunter e con la casa domotica, all’anello del libro di Tolkien “Il Signore degli anelli” da cui è stato tratto anche il famoso film. Lo Smart Ring sarebbe, a detta del giornalista, un Anello del Potere.
Un parallelo che mi è risultato grottesco nonché frutto di genuina ignoranza, dato che il celebre anello non ha portato bene a nessuno.
Era un anello che corrompeva l’animo di chiunque lo possedesse, un anello che simboleggiava il potere, ma che non dava altro che miseria, tormento, attaccamento. In una parola, dava mostruosità.
Gollum ha tenuto l’anello per molto tempo, eppure non ne ha tratto alcun potere.
Nel romanzo, l’anello (e tutto ciò che rappresenta) deve essere distrutto e, alla fine, verrà inghiottito dal fuoco del Monte Fato.
Fato.
Destino.
Vi dice qualcosa?
Quindi, che senso ha questo paragone? Di sicuro è frutto di stupidità, ma siccome credo che il caso non esista, mentre esiste il Fato, credo anche che un’energia superiore abbia guidato le parole dello stolto conduttore verso un paragone davvero intelligente (sicuramente più intelligente di lui).
Ergo, non tutto è come sembra. Bisogna guardare oltre, sempre.
Flavio Gandini
L’aquilone dei BRICS
Dal 21 al 26 agosto 2023 nel cielo si forma un aquilone (nella foto, evidenziato in giallo) che intercetta tre pianeti lenti, Plutone, Nettuno, Urano, e uno veloce, Marte. Si tratta di una configurazione abbastanza rara e che dura soltanto pochi giorni.
L’Aquilone comprende un Grande Trigono, un’opposizione e due sestili. Il Grande Trigono è una configurazione potente, ma essendo “stabilmente armonica” rischia di essere poco dinamica sul piano operativo. Il flusso di energia che viene emanato dall’opposizione pungola e ravviva il Grande Trigono, offrendo grandi possibilità realizzative. Diventa così una configurazione astrale ancora più potente, che invita e sostiene nel fare, nel concretizzare, nel combattere e non arrendersi, nell’andare oltre.
Si tratta di potenziale enorme da sfruttare e credo che i giorni del summit non siano stati scelti a caso.
Il gruppo dei Brics non è sprovveduto e questa scelta denota anche conoscenze esoteriche, che vengono sfruttate con intelligenza e abilità.Con questa scelta i Brics si sono accaparrati un Aquilone governato da un vento estremamente favorevole, un Aquilone che saprà fronteggiare ogni situazione contraria, traendone spunto per fare sempre meglio e diventare sempre più forte.
È una configurazione astrale che, oltre a indicare una nuova via, permette a chi la cavalca di mettersi in discussione, salvaguardando un giusto e attento giudice interno per non cadere in pericolosi estremismi. Niente di più distante dall’egemonia che siamo abituati a vedere nel “libero e democratico Occidente”.
Purtroppo non ho tempo per esaminare qui, minuziosamente, le energie e i pianeti coinvolti, ma basti sapere che la punta di questo Aquilone, ovvero la direzione da seguire, è costituita da un grande Sogno, un grande Ideale.