Dopo aver “disgregato” il convenzionale concetto di tempo, devo presentare la posizione e il funzionamento del pannello di controllo dei ricordi, elaborato grazie alla Dermoriflessologia (di Gandini/Fumagalli) partendo dalle meravigliose scoperte di Giuseppe Calligaris, grandioso scienziato dei primi del Novecento.
Calligaris, medico specializzato in neuropsichiatria, si cimentò in un’approfondita ricerca sulla sensibilità cutanea in risposta a veri o presunti danni neurologici o cerebrali e si imbatté in una fitta maglia di corrispondenze riflessologiche.
Scoprì i riflessi cutanei corrispondenti al funzionamento degli organi fisici, ma soprattutto ai sentimenti, alle emozioni, ai pensieri, ai ricordi e alle facoltà comunemente dette paranormali.
Approdò in un continente ancora tutto da esplorare che catturò il suo interesse e la sua passione al punto da dedicarvi l’intera esistenza.
Tra le moltissime zone cutanee dotate di una corrispondenza mnemonica che riuscì a rintracciare, vi erano 100 punti riflessi sui quali Calligaris era convinto che si potesse leggere l’età di un soggetto. In pratica, ogni area circolare (chiamata Placca cutanea) corrisponde a un anno e, in funzione di quale punto si mostrava ipersensibile, Calligaris indovinava l’età della persona.
A distanza di molti anni, riprendendo in mano queste ricerche, ci siamo imbattuti in una strepitosa scoperta: le 100 Placche delle età non sono unicamente gli indicatori dell’età anagrafica, ma sono veri e propri riflessi delle aree di memoria, porte d’accesso ai ricordi consci e inconsci.
In altre parole, a ogni Placca corrisponde un anno di vita vissuto e attraverso la stimolazione cutanea di questi punti è possibile fare affiorare i ricordi di un tempo passato, ricapitolare la propria esistenza, recuperare eventi dimenticati, ma soprattutto l’intensità e la totalità del metodo di regressione permettono di rivivere e rielaborare episodi dolorosi che non sono stati adeguatamente compresi e metabolizzati. Il tutto senza ricorrere a ipnosi, bensì mantenendo lo stato lucido o al più di spontanea percezione alterata. L’alterazione della coscienza può essere indotta artificialmente, ricercata attraverso la meditazione, oppure possiamo imparare a sfruttare quel naturale e meraviglioso stato di coscienza alterata che sono i sogni!
Un ulteriore elemento davvero innovativo è la possibilità di accedere non soltanto al patrimonio mnemonico mentale cosciente, ma anche a quello fisico, genetico, inconscio e ancestrale.
Attraverso l’approccio corporeo si interagisce con la cristallizzazione a livello somatico delle memorie emozionali e psichiche e si può dialogare con l’inconscio in maniera profonda e proficua.
Corpo e la psiche non sono due personaggi che si incontrano distrattamente sul palcoscenico o dietro le quinte del teatro dell’esistenza. Corpo e psiche sono parti costituenti dell’essere e pertanto sono correlati in modo indissolubile! Ecco perché qualsiasi manifestazione materiale ha una controparte emozionale e viceversa i moti dell’animo si rispecchiano nel fisico.
Se andiamo a esaminare (tramite metodiche collaudate) i contenuti delle memorie temporali presenti nelle Placche cutanee, riportiamo tali informazioni nel tempo presente, o ancora meglio: è possibile rivisitare il tempo della memoria.
Il ricordo, indelebilmente impresso nelle apposite zone di memoria, riaffiora accompagnato dalle emozioni e dai sintomi fisici. E quando riviviamo le emozioni-causa abbiamo l’opportunità di riconoscere i dolori-effetto, metabolizzarli e sganciarli dal contesto attuale.
Concettualmente anche le somatizzazioni possono essere risolte, seppure questa operazione non si esaurisca in un semplice tocco di bacchetta magica, ma richieda un percorso le cui tappe sono:
- individuazione dell’età in cui si è stati sottoposti a un evento traumatico o doloroso;
- stimolazione della Placca cutanea corrispondente all’età identificata;
- viaggio nel tempo per ricapitolare l’episodio (che corrisponde al recupero delle memorie emozionali e fisiche);
- ricostruzione del tempo presente;
- conseguente abbandono delle ripercussioni e dei condizionamenti psico-somatici.
Questa procedura si avvale, oltre che della Riflessologia della Memoria (la speciale crono-riflessologia che fornisce le coordinate spazio/tempo per il nostro viaggio) anche di una speciale Dinamica del Ricordo, che permette effettuare una vera e propria ricapitolazione, per elaborare e trasformare le esperienze difficili.
Come?
Recuperando frammenti di sé imprigionati in un tempo/spazio diverso da quello presente e abbandonando il superfluo (paure, emozioni, atteggiamenti, abitudini, ecc.) che non ci appartengono.
Nello svolgimento di questo lavoro di ricapitolazione del proprio vissuto e di trasformazione di sé, riveste un ruolo fondamentale il sogno.
Sognare è un’attività speciale che libera l’anima dai vincoli della materia e le permette di compiere veri viaggi nel tempo. La Riflessologia delle Memoria opera una potente polarizzazione onirica su tematiche che esigono una soluzione: è uno strumento capace di focalizzare il lavoro inconscio e animico durante le ore di sonno.
Quando il corpo fisico riposa, l’anima salpa alla ricerca di risposte a quesiti rimasti finora disattesi e, molto spesso, ritorna con ottime soluzioni!!!
Per approfondire:
Riflessologia della Memoria
Samantha Fumagalli e Flavio Gandini
Edizioni Il Punto d’Incontro
Dove si può acquistare?
– In tutte le librerie.
– Negli store online.
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