Perdonare ha un doppio effetto:
– da un lato, libera l’offeso dal rancore e dal desiderio di vendetta;
– dall’altro libera l’offensore dal peso della colpa.
Ma come conciliare il perdono con la necessita di trarre saggezza dall’esperienza?
Dimenticare, perdonando, può comportare di tornare a subire lo stesso torto dalla stessa persona. Così il buon senso porta a dire: “perdono, ma non dimentico”, “perdono, ma non mi fido più”.
E questo è un comportamento saggio, perché si impara senza accumulare rabbia. Ma, così facendo, il perdono svolge solo metà della sua funzione: libera l’offeso dal rancore e dal desiderio di vendetta, ma non libera l’offensore dal peso della colpa.
E qui mi viene in mente una frase di Dostoevskij, che uso volutamente in modo provocatorio: “Potrei perdonare Dio solo se mi presentasse le sue scuse”.
In effetti, come possiamo liberare qualcuno dal “peso della colpa” se lui per primo non riconosce l’errore?
Se l’offensore non ammette di aver sbagliato, sarà pronto a ripetere lo stesso errore e, quindi, all’offeso non resta che perdonare soltanto a metà, ovvero senza abbassare il livello di guardia.
Persino Gesù, secondo il Vangelo di Luca, diceva: “Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.”
Se il riconoscimento dell’errore e il pentimento sono sinceri, allora sarà l’offensore stesso a vigilare per non peccare più. E l’offeso potrà elargire un perdono totale e liberare l’altro dal “peso della colpa”. Questa seconda liberazione permette di tornare a basare la relazione sulla fiducia.
Dopo questa piccola riflessione, proviamo a pensare a quanti piccoli e grandi torti abbiamo fatto a noi stessi, a quante volte ci siamo trattati male, con durezza e severità, a quando abbiamo tradito noi stessi, i nostri sogni, i nostri talenti…
Siamo pronti a chiederci scusa?
Siamo pronti a perdonarci?
Siamo pronti a fidarci di nuovo di noi stessi e a concederci di provarci di nuovo?
Ricordiamoci che QUELLA CON NOI STESSI È L’UNICA RELAZIONE CHE DURA TUTTA LA VITA.
E la fiducia è importante.
Buona Vita!
Samantha
P. S. In Dermoriflessologia possiamo contare sull’aiuto della specifica Placca cutanea del Perdono