Percezione e illusioni

Nella visione sciamanica, gli esseri viventi sono campi di energia tenuti insieme da una forza che presiede all’unità dell’essere, alla sua forma e alla sua percezione. Gli esseri subiscono la pressione delle emanazioni che costituiscono il mondo cui appartengono e si allineano a queste emanazioni. L’allineamento è visibile nel campo energetico come una parte di filamenti più luminosi, chiamata “punto d’unione”. Il punto d’unione permette la percezione e l’interpretazione del proprio mondo e la consapevolezza e la descrizione di se stessi.
La posizione del punto d’unione non è naturale, ma indotta, e si stabilizza tramite un processo formativo/educativo socialmente condiviso, che ha lo scopo pratico di unificare la percezione da parte delle persone che vivono nello stesso mondo.
L’attività percettiva si fonda su un particolareggiato sistema di codifica, che in parte ci viene trasmesso a livello genetico e in parte ci viene insegnato dopo la nascita. Un sistema che raggruppa le informazioni secondo un ordine di catalogazione sistematico, permette di riconoscere noi stessi e ciò che ci circonda sotto l’aspetto di forme e concetti ben definiti, e influenza il nostro sistema psico-emotivo. Questo principio di identificazione non è molto dissimile da quello presente nei dizionari: a ogni termine è abbinato un significato convenzionalmente riconosciuto.
Il gioco delle illusioni percettive consiste nell’interrompere la descrizione ordinaria del mondo per introdurne una più ampia e possibilista, si prende coscienza di essere molto di più di ciò che si crede e poi si estende questa conoscenza a tutto quello che ci circonda.

Samantha Fumagalli e Flavio Gandini

DERMOALCHIMIA