I mudra sono i gesti delle mani e, infatti, in sanscrito questa parola significa letteralmente “gesto” o “sigillo”.
I mudra sono praticati da oltre cinquemila anni per la ricerca dell’equilibrio tra mente, corpo e spirito. Secondo la filosofia dello yoga, i mudra agiscono stabilendo un collegamento diretto tra il corpo fisico e quelli sottili.
La pratica dei mudra ha lo scopo di contenere l’energia e di canalizzarla, evitandone la dispersione.
Dal punto di vista scientifico, nelle mani e nelle dita sono presenti numerose terminazioni nervose e ogni mudra stimola alcuni punti riflessi, creando una connessione con parti del cervello e del sistema nervoso.
Facciamo un esempio, con il gesto chiamato Mudra del desiderio.
Questo mudra si fa, piegando il mignolo e l’anulare verso la parte centrale della mano e unendo la punta del dito medio, dell’indice e del pollice.
Secondo la Dermoriflessologia, mentre le due dita ripiegate sul palmo svolgono una leggera stimolazione cutanea, le tre dita unite (pollice, indice e medio) incanalano tre tipi precisi di energia: l’amore, la coscienza e l’associazione mentale.
Così facendo si crea un meraviglioso cocktail di forza amorevole e concentrazione, che incanala le energie verso una positiva realizzazione.
Una volta assunta la posizione di questo mudra, si chiudono gli occhi e si formula il proprio desiderio, con chiarezza e scegliendo parola positive. Il mudra si può tenere per qualche secondo fino ad alcuni minuti, poi si scioglie e si deve evitare di rimuginare sul desiderio.
Buona Vita!