Medicina per tutti non significa medicina di gregge

Permettere a tutte le persone di accedere alle cure migliori è una scelta di giustizia ed equità e un’azione socialmente lodevole. Imporre cure, farmaci e vaccini a tutti e indiscriminatamente è tutt’altra cosa.

Ogni persona è un caso a sé e va valutato singolarmente tenendo conto di rischi e benefici.
Per ogni cura, farmaco o vaccino, vanno valutati tutta una serie di fattori: le condizioni di salute dell’individuo, il suo stile di vita, eventuali cure già in atto, i principi, i valori, le scelte personali, eccetera. Soltanto così la medicina può essere una buona medicina.
Questo per chiarire che determinati farmaci, vaccini, interventi, così come qualsiasi tipo di cura, non si possono considerare universalmente validi sempre e per tutti, e quindi non è giusto imporli a tutti.
La somministrazione di gregge è una pratica usata in veterinaria negli allevamenti intensivi (contro natura) e ha già dimostrato di essere fallimentare, aumentando la resistenza dei soggetti e la formazione di batteri sempre più forti e resistenti.

Se non si cambia approccio, la scienza è destinata a fare sempre più danni.

In medio stat virtus.

Samantha e Flavio

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