Qualche giorno fa mi è capitata sotto gli occhi una frase interessante, che recitava più o meno così:
“Se doveste mangiare le vostre parole, la vostra anima ne verrebbe nutrita o avvelenata?”.
Non ho più trovato quell’immagine e quindi la ripropongo a modo mio (per quel che ricordo), perché mi sembra una buona domanda da porsi.
Pensandoci, mi ha fatto venire in mente un verso del Vangelo, in cui Gesù dice:
“Non quello che entra nella bocca rende impuro l’uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l’uomo”.
Ne sono sempre stato convinto, perché ciò che mangiamo viene assimilato (letteralmente “reso simile” al nostro organismo) dal processo digestivo, ma le parole… le parole sono il frutto di ciò che siamo, sono emanazioni del nostro essere e dei nostri sentimenti, e non occorre doverle “mangiare” per scoprire se nutrono o avvelenano la nostra anima. Ma la domanda è buona per prendere coscienza dei sentimenti che nutriamo.
Buona vita!