Uscire dalla logica dello schieramento sì, ma con coerenza

Che sia in atto una gigantesca azione di divisione è sotto gli occhi di tutti, ma, osservando ciò che sta accadendo, quello che mi sembra meno visibile è come sottrarsi a questa spinta a schierarsi su uno dei due fronti opposti e farlo in maniera coerente con la propria coscienza, il proprio sentire, il proprio volere.

Accettare le scelte di tutti, non può tradursi nell’adeguarsi a tali scelte.

Chi diffida della narrazione ufficiale e rifiuta la discriminazione, non può chiamarsi fuori dal contrasto, adeguandosi alle imposizioni del sistema imperante. Non può, per fare un esempio, aderire al pass (in modo personale o chiedendolo agli altri) e sostenere di essere neutrale, perché, dando la propria adesione, ha già effettuato una scelta pratica di parte.

In questa situazione, è importante sottoporre ogni nostra decisione a un’attenta valutazione di coerenza con la nostra parte profonda, per aderire sempre ai dettami della coscienza e dello spirito e non dell’ego e dell’autoinganno.

Pensando e agendo coerentemente, possiamo sottrarci all’imposizione dello schieramento, e rimanere liberi dalla rabbia, dalla desolazione, dalla paura, dal giudizio.

Ora come ora, secondo me, è importante adottare uno stato d’animo interno e un atteggiamento esterno imperturbabili. E ciò è possibile soltanto se sappiamo veramente chi siamo, cosa vogliamo e cosa sta accadendo nel mondo a livello materico e a livello spirituale.

Una volta chiarite le forze in gioco, visibili e invisibili, possiamo davvero “chiamarci fuori” dallo schieramento, perché impariamo a lavorare su noi stessi, sull’evoluzione personale che il momento storico ci sta offrendo.

Forgiare la nostra anima e il nostro spirito è l’unica azione sensata, insieme a riconoscere le anime affini con cui condividere questo percorso evolutivo.

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